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Riforma degli ordinamenti professionali Riforma degli ordinamenti professionali per perimetrare le competenze, rivedere la formazione e le società tra professionisti

Riforma degli ordinamenti professionali

Delega per la riforma degli ordinamenti professionali

Il 4 settembre 2025 il Governo italiano ha approvato una delega per la riforma degli ordinamenti professionali. L’obiettivo è di riordinare e modernizzare le normative esistenti e renderle più aderenti agli standard europei. Il provvedimento, che riguarda 14 professioni tra cui architetti, ingegneri e geometri, esclude avvocati, commercialisti e professioni sanitarie, per i quali sono previste riforme separate. L’obiettivo primario è fare chiarezza nel “labirinto” di competenze che si sono sovrapposte e stratificate negli ultimi anni, stabilendo confini più netti tra le varie categorie.

I punti chiave della riforma 

La delega, che l’Esecutivo attuerà con successivi decreti entro 24 mesi, si concentra su diversi aspetti fondamentali.

Il disegno di legge intende fare chiarezza sulle attività riservate a ciascuna categoria professionale. L’obiettivo non è attribuire nuove competenze, ma perimetrare quelle esistenti per risolvere sovrapposizioni e incertezze. In questo modo si garantisce maggiore certezza sia ai professionisti che ai cittadini.

La riforma prevede una revisione della formazione continua e del tirocinio per renderli più efficienti e in linea con le esigenze del mercato del lavoro. Verranno introdotte ore obbligatorie dedicate alla conoscenza dei nuovi strumenti digitali e dell’intelligenza artificiale, cruciali per la professione moderna.

Sarà rivista la disciplina delle Società tra Professionisti per semplificare le procedure di iscrizione agli albi professionali e al registro delle imprese, facilitando così nuove forme di esercizio della professione e promuovendo modelli di collaborazione più agili.

La delega attribuisce ai Consigli nazionali la competenza esclusiva sull’aggiornamento dei codici deontologici. Questi dovranno includere norme specifiche sull’uso delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale per tutelare i consumatori, garantendo che la prestazione sia sempre frutto della competenza dell’iscritto.

Il provvedimento promuove il ricambio generazionale e introduce misure per garantire trasparenza, meritocrazia e parità di genere negli organi professionali. Esso incentiva inoltre le specializzazioni e l’uso degli strumenti digitali come parte integrante dell’attività professionale.

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