Decreto giustizia: tutte le novità Decreto giustizia n. 178/2024: tutte le novità sulle misure per la giustizia, sulla tutela delle vittime, e sulle riforme della magistratura
Decreto giustizia: in Gazzetta il DL n. 178/2024
Il Decreto giustizia n. 178/2024, contenente “Misure urgenti in materia di giustizia”, approda sulla Gazzetta Ufficiale n. 280 del 29 novembre 2024 ed entra in vigore il 30 novembre. Questo provvedimento, composto da 11 articoli, introduce diverse disposizioni per rafforzare il sistema giudiziario. Il testo dedica anche particolare attenzione alla tutela delle vittime di violenza di genere, alla gestione delle misure cautelari e all’organizzazione interna della magistratura.
Vittime di violenza: novità sul braccialetto elettronico
Il decreto giustizia potenzia gli strumenti a disposizione dell’autorità giudiziaria per proteggere le vittime di violenza di genere e atti persecutori. In particolare, vengono perfezionate le norme sulle modalità di utilizzo del braccialetto elettronico. La polizia giudiziaria, prima che il giudice decida la misura cautelare, deve verificare la fattibilità tecnica e operativa dello strumento.
Questo controllo tiene conto dei seguenti aspetti:
- caratteristiche dei luoghi coinvolti;
- distanze e copertura della rete;
- qualità del collegamento e tempi di invio dei segnali;
- capacità gestionale dello strumento.
Un rapporto dettagliato su queste verifiche deve essere trasmesso all’autorità giudiziaria entro 48 ore. Se il braccialetto non è tecnicamente od operativamente idoneo, il giudice può adottare misure più severe, anche in combinazione con quelle già in atto.
In caso di violazioni gravi o reiterate delle prescrizioni imposte, il giudice ha la facoltà di revocare gli arresti domiciliari e optare per la custodia cautelare in carcere.
Proroga elezioni giudiziarie e misure per la magistratura
Un’altra importante disposizione del decreto giustizia riguarda la proroga delle elezioni per i Consigli giudiziari e il Consiglio direttivo della Corte di Cassazione, ora fissate per aprile 2025. Questa decisione permette di riallineare le date elettorali alle recenti modifiche normative e assicurare una gestione più fluida delle procedure di rinnovo.
Il decreto modifica inoltre i criteri per il conferimento degli incarichi direttivi di legittimità, riservandoli ai magistrati che garantiranno almeno due anni di servizio prima del collocamento a riposo, anziché quattro.
In vista della piena operatività del nuovo Tribunale per le persone, i minorenni e la famiglia, si introduce una deroga temporanea ai limiti di permanenza nell’incarico per i magistrati già assegnati a procedimenti familiari. Questa misura intende incentivare l’integrazione dei magistrati esperti nella nuova struttura.
Formazione e impiego dei giudici onorari
Per accelerare i conferimenti di incarichi direttivi e semidirettivi, l’obbligo di frequenza dei corsi di formazione viene posticipato all’avvenuto conferimento dell’incarico, da completare entro sei mesi. Tale modifica riduce i tempi burocratici, agevolando una più rapida assegnazione delle responsabilità.
Il periodo di assegnazione dei giudici onorari di pace all’ufficio del processo è ridotto da due anni a uno. Questa decisione punta a rendere più efficiente l’impiego delle risorse selezionate, velocizzando il loro contributo concreto all’attività giudiziaria.
Emergenza carceraria ed edilizia penitenziaria
Tra le misure adottate spiccano le modifiche alla disciplina del Commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria. L’obiettivo è affrontare con maggiore efficienza la crisi del sistema carcerario, migliorando le strutture e ottimizzando l’allocazione delle risorse.
Insolvenza, INAIL e lavori di pubblica utilità
Il provvedimento chiarisce alcune disposizioni transitorie relative al Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Inoltre, si introducono misure specifiche per estendere la copertura INAIL ai soggetti impegnati in lavori di pubblica utilità. Questa previsione amplia le tutele per i lavoratori, garantendo un maggiore riconoscimento della loro attività.
Temi esclusi dal decreto giustizia
Nonostante le aspettative iniziali, il testo definitivo del decreto non include norme riguardanti gli illeciti dei magistrati. Le polemiche suscitate dalla proposta di introdurre nuove fattispecie di illeciti disciplinari hanno portato alla loro esclusione.
Allo stesso modo, non sono state inserite le norme sulla cybersicurezza, che avrebbero attribuito al procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo funzioni di impulso per reati informatici.
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