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Newsletter senza consenso? Scatta la multa La Cassazione conferma: inviare newsletter commerciali senza consenso viola il Codice Privacy. Una piccola internet company sanzionata con 10mila euro

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Invio di newsletter non autorizzate

Con l’ordinanza n. 15881/2025, la Corte di Cassazione ha confermato la sanzione di 10mila euro inflitta a una società digitale per invio illecito di comunicazioni promozionali. L’azienda, titolare di un sito di comparazione, aveva iscritto automaticamente i propri utenti a una newsletter periodica, senza aver raccolto un consenso esplicito ai sensi dell’art. 23 del Codice Privacy (d.lgs. 196/2003).

Differenza tra vendita diretta e semplice registrazione

Il titolare del trattamento può inviare email promozionali senza nuovo consenso solo se le coordinate email sono state acquisite in fase di vendita diretta di prodotti o servizi propri, e l’interessato non si sia opposto. Tuttavia, nel caso di specie, l’utente si era solo registrato alla piattaforma, senza acquistare alcun servizio. Inoltre, il sito operava come aggregatore di offerte di terzi, non come venditore diretto.

Il principio stabilito dalla Cassazione

Secondo la Suprema Corte, l’uso dell’indirizzo email in questi casi richiede sempre il consenso preventivo e specifico dell’utente. Il mancato rispetto di tale obbligo costituisce un trattamento illecito dei dati personali, sanzionabile dal Garante Privacy anche in assenza di danno concreto.

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