ddl intelligenza artificiale

Intelligenza artificiale: cosa prevede la nuova legge Il 20 marzo 2025 il Senato ha approvato in via definitiva il ddl in materia di intelligenza artificiale, tra le novità il pacchetto giustizia e le disposizioni penali

Intelligenza artificiale: è legge

Il Senato ha approvato il 20 marzo 2025, in via definitiva, il ddl di iniziativa del Governo in materia di Intelligenza Artificiale, prevedendo un giro di vite e introducendo fattispecie di reato, oltre all’obbligo dei professionisti di informare i clienti sull’utilizzo dei sistemi di IA.

Cinque gli ambiti in cui il ddl, recante “Disposizioni e deleghe al governo in materia di intelligenza artificiale”, mira ad intervenire. Nel testo è compresa una delega al governo per l’adeguamento al Regolamento UE sull’alfabetizzazione dei cittadini sull’IA e la formazione degli ordini professionali per professionisti e operatori, oltre all’adeguamento, sul fronte penale, di reati e sanzioni per l’uso illecito dell’IA.

I cinque ambiti di intervento

Il testo individua criteri regolatori capaci di riequilibrare il rapporto tra le opportunità che offrono le nuove tecnologie e i rischi legati al loro uso improprio, al loro sottoutilizzo o al loro impiego dannoso. Inoltre, introduce norme di principio e disposizioni di settore che, da un lato, promuovano l’utilizzo delle nuove tecnologie per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e della coesione sociale e, dall’altro, forniscano soluzioni per la gestione del rischio fondate su una visione antropocentrica.

Il testo contiene disposizioni di principio e di settore, si occupa della strategia nazionale per l’intelligenza artificiale, delinea le funzioni delle Autorità nazionali per l’IA e dedica la parte conclusiva alle disposizioni penali introducendo reati e sanzioni.

Strategia nazionale

Si introduce la Strategia nazionale per l’intelligenza artificiale, il documento che garantisce la collaborazione tra pubblico e privato, coordinando le azioni della PA in materia e le misure e gli incentivi economici rivolti allo sviluppo imprenditoriale ed industriale.

I risultati del monitoraggio vengono trasmessi annualmente alle Camere.

Autorità nazionali per l’intelligenza artificiale

Si istituiscono le Autorità nazionali per l’intelligenza artificiale, disponendo l’affidamento all’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) del compito di garantire l’applicazione e l’attuazione della normativa nazionale e UE in materia di AI.
AgID e ACN, ciascuna per quanto di rispettiva competenza, assicurano l’istituzione e la gestione congiunta di spazi di sperimentazione finalizzati alla realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale conformi alla normativa nazionale e UE.

Misure di sostegno ai giovani sull’IA

Tra i requisiti per beneficiare del regime agevolativo a favore dei lavoratori rimpatriati rientrerà l’aver svolto un’attività di ricerca nell’ambito delle tecnologie di intelligenza artificiale.
Nel piano didattico personalizzato (PDP) delle scuole superiori per le studentesse e gli studenti ad alto potenziale cognitivo potranno essere inserite attività volte all’acquisizione di ulteriori competenze attraverso esperienze di apprendimento presso le istituzioni della formazione superiore.

Professioni intellettuali, giustizia e diritto d’autore

L’uso di sistemi di intelligenza artificiale è consentito nelle professioni per attività strumentali e di supporto, con prevalenza del lavoro intellettuale. E’ obbligatoria la comunicazione chiara e completa al cliente sull’uso di tali sistemi, per tutelare il rapporto fiduciario.

L’uso dell’IA nel settore giustizia deve essere limitato all’organizzazione del lavoro giudiziario e alla ricerca giurisprudenziale e dottrinale. Ai magistrati è riservata l’interpretazione della legge, la valutazione di fatti e prove, e l’adozione di provvedimenti.

Le opere create con l’intelligenza artificiale sono protette dal diritto d’autore, a patto che la loro creazione derivi dal lavoro intellettuale.

Disciplina penale

Il testo prevede un aumento della pena per i reati commessi mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale, quando gli stessi, per natura o modalità di utilizzo, “abbiano costituito mezzo insidioso, o quando il loro impiego abbia comunque ostacolato la pubblica o la privata difesa o aggravato le conseguenze del reato”.

Si punisce l’illecita diffusione di contenuti generati o manipolati con sistemi di IA, atti a indurre in inganno sulla loro genuinità, con la pena da uno a cinque anni di reclusione se dal fatto deriva un danno ingiusto.
Si introducono circostanze aggravanti speciali per alcuni reati nei quali l’utilizzo di sistemi di IA abbia una straordinaria capacità di propagazione dell’offesa.

 

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rottamazione quinquies

Rottamazione quinquies: la nuova sanatoria 2025 Rottamazione quinquies: come funziona la sanatoria che nel 2025 consentirà ai contribuenti di pagare i debiti arretrati con il fisco

Rottamazione quinquies: le novità del ddl

E’ stato già soprannominato rottamazione quinques” il disegno di legge 1375 che dal 25 febbraio è in corso di esame presso la Commissione permanente Finanze e Tesoro del Senato.

Il disegno di legge composto di due corposi  articoli prevede significativi elementi di novità.

  1. Il contribuente avrà la possibilità di suddividere il debito con il fisco in 120 rate mensili (la prima con scadenza 31 luglio 2025) per la durata complessiva di 10 anni, un tempo mai previsto dalle precedenti rottamazioni.
  2. Il contribuente, diversamente da quanto previsto da alcune definizioni agevolate precedenti, non dovrà versare rate iniziali di importo elevato.
  3. Il contribuente andrà incontro alla perdita del diritto alla rateizzazione solo se non riuscirà a pagare otto rate mensili del piano di rientro, che possono essere anche non consecutive. Un approccio meno rigido quindi, in linea con la volontà di andare incontro alle difficoltà economiche che possono colpire chiunque nel corso della vita e che rendono più difficile fare fronte agli impegni economici.

Debiti fiscali rientranti nella rottamazione

Al momento il testo prevede l’estinzione dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2023, senza dover corrispondere sanzioni, interessi, interessi di mora, aggi e somme ulteriori. Il contribuente si libera dal debito pagando solo il capitale e rimborsando le spese di notifica della cartella di pagamento e quelle per le procedure esecutive avviate.

Estensione rottamazione quinquies a regioni ed enti

L’articolo 2 del disegno di legge prevede che entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge anche gli enti territoriali potranno prevedere definizioni agevolate per il recupero delle somme non corrisposte dai contribuenti. Entro 30 giorni decorrenti dall’adozione del provvedimento per la definizione agevolata ne devono dare notizia mediante pubblicazione sul propri sito istituzione.

Come fare per aderire

Il disegno di legge prevede diversi passaggi per la rottamazione quinquies.

  • L’agente della riscossione nell’area riservata indica al contribuente i carichi che possono essere definiti.
  • Il debitore, entro il 30 aprile 2025 manifesta (o integra con i dati mancanti) la volontà di definire la propria posizione debitoria, compilando apposita dichiarazione in cui dichiara anche di rinunciare ai giudizi eventualmente pendenti. La presentazione della dichiarazione produce tutta una serie di effetti come la sospensione dei termini di prescrizione e di decadenza, l’impossibilità di avviare nuove procedure esecutive, la sospensione degli obblighi che derivano da dilazioni precedenti, l’impossibilità di procedere all’iscrizione di nuovi fermi amministrativi e ipoteche.
  • Entro il 30 giugno 2025 l’agente della riscossione comunica ai debitori che hanno fatto richiesta l’importo totale delle somme dovute per la definizione agevolata.
  • Il pagamento delle rate può essere effettuato con domiciliazione bancaria, con modelli di pagamento precompilati o presso l’agente della riscossione.
  • Concluso il pagamento delle somme agevolate l’agente è discaricato dal residuo e comunica entro il 31 dicembre 2030 a ciascun ente interessato, l’elenco dei debitori che si sono avvalsi della definizione e dei codici tributo per consentire ai creditori l’aggiornamento delle scritture.

Ratio della rottamazione quinquies

La gestione del contenzioso tributario e il recupero crediti dell’Agenzia delle Entrate sono fondamentali per il bilancio pubblico e il rapporto con i contribuenti. Le definizioni agevolate, soprattutto la  rottamazione quater, hanno favorito la regolarizzazione dei debiti fiscali, aumentando le entrate straordinarie e riducendo i procedimenti pendenti.

Occorre tenere presente che molti cittadini e imprese non evadono volutamente, ma affrontano difficoltà economiche aggravate da crisi e inflazione. L’accumulo di interessi e sanzioni rende il debito insostenibile, penalizzando chi vuole pagare, scoraggiando la regolarizzazione, e danneggiando i contribuenti e l’amministrazione finanziaria.

La previsione di una nuova rottamazione rappresenta un passo ulteriore dell’opera riformatrice finalizzata a creare un clima di collaborazione tra ente impositore e contribuente. I dati rivelano il successo delle precedenti rottamazioni, che hanno consentito a imprese e cittadini di ripianare i debiti fiscali beneficiando delle agevolazioni previste di volta in volta.

L’approccio che intende seguire lo Stato è quello fondato sulla solidarietà, l’equità e una visione a lungo termine per costruire un rapporto basato sulla trasparenza e sulla fiducia.

 

 

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Allegati

milleproroghe 2025

Milleproroghe 2025: tutte le misure Milleproroghe 2025: in vigore dal 25 febbraio 2025 la legge che proroga i termini in materia di istruzione, economia e giustizia

Milleproroghe 2025

Nella seduta di giovedì 20 febbraio, la Camera ha approvato definitivamente il ddl di conversione del Milleproroghe 2025, nel testo licenziato da palazzo Madama.

La nuova legge n. 15/2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 25 febbraio 2025, introduce misure urgenti per estendere termini normativi, tra l’altro, nei settori chiave della PA, della giustizia, della sicurezza e della sanità.

Di seguito le disposizioni più rilevanti della legge di conversione del decreto legge n. 202/2024 come modificato durante l’iter parlamentare.

Qui il testo coordinato del dl 202/2024 con la legge n. 15/2025

Rottamazione quater

In materia fiscale prevista la proroga della rottamazione quater. La disposizione prevede nel dettaglio che “Limitatamente ai debiti compresi nelle dichiarazioni precedentemente effettuate per l’adesione alla rottamazione quater, i debitori che al 31 dicembre 2024 sono decaduti dal beneficio possono essere riammessi rendendo la dichiarazione di riammissione entro il 30 aprile 2025.”  Sulle somme dovute dovranno essere calcolati gli interessi del 2% annuo a partire dal 1° novembre e il pagamento potrà avvenire in una soluzione unica entro il 31 luglio 2025 o in dieci rate al massimo dello stesso importo. I dettagli in ogni caso saranno comunicati in seguito da un provvedimento ad hoc dell’Agenzia delle Entrate.

Pubblica Amministrazione

Razionalizzate le assunzioni nella pubblica amministrazione. Le procedure di reclutamento delle amministrazioni statali, delle agenzie e degli enti pubblici, da autorizzare con apposito DPCM, dovranno concludersi entro tre anni. Alla scadenza i termini non saranno più prorogabili.

Dal 2025 le facoltà assunzionali autorizzate per le università statali hanno validità per tre anni, ma non sono previste proroghe ulteriori.

Vengono estesi fino a tutto il 2025 i termini di sospensione delle prescrizioni per i contributi previdenziali e assistenziali dei dipendenti pubblici e dei titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa con le pubbliche amministrazioni.

Fino al 31.12.2025 l’avvocatura di Stato potrà avvalersi del personale non dirigenziale senza il nullaosta della pubblica amministrazione di appartenenza e in deroga all’attuale limite del 25%.

Sicurezza e interno: concorsi e carriere

Prorogata al 31.12.2025 la validità delle graduatorie approvate nel 2023 dei concorsi per accedere al Corpo dei Vigili del Fuoco con la qualifica di vigile del fuoco direttore tecnico scientifico in determinati ambiti (chimica e biologia).

Il provvedimento proroga fino al 4 marzo 2026 la possibilità di rinnovare i permessi di soggiorno per i cittadini ucraini beneficiari di protezione temporanea. Per questi ultimi, si introduce anche la possibilità di conversione in permessi per motivi di lavoro.

Economia e finanze

L’annotazione nel registro nazionale degli aiuti di Stato delle misure straordinarie adottate per contrastare il COVID-19, con riferimento all’IMU dovrà essere effettuata entro il 30 novembre 2025.

Viene estesa anche la sospensione delle responsabilità legate alla mancata registrazione di misure straordinarie relative all’IMU fino al 31 dicembre 2025.

Enti locali e regioni potranno richiedere il trasferimento gratuito di immobili pubblici per progetti di riqualificazione finanziati con le risorse del PNRR fino alla fine del 2025.

Si prevede una sospensione di 24 mesi dei procedimenti di revoca dell’autorizzazione all’iscrizione dei confidi nell’albo degli intermediari se vengono meno certi requisiti dimensionali.

Enti sanitari e aziende pubbliche calabresi avranno tempo fino al 31 marzo 2025 per approvare i bilanci pregressi all’anno 2022.

Sanità: i differimenti del Milleproroghe 2025

Fino al 31 dicembre 2027 i professionisti medici ucraini residenti in ucraina prima del 24.02.2024 potranno esercitare temporaneamente sul territorio italiano le professioni sanitarie con la qualifica di OSS.

Per tutto il 2025 per fronteggiare le carenze di personale le aziende e gli enti del SSN potranno conferire incarichi di lavoro autonomo e a tempo determinato a specializzandi, professionisti del settore sanitario, operatori socio sanitari, laureati in medicina e chirurgia abilitati e iscritti, anche privi di specializzazione.

Prorogata di un anno la disciplina transitoria che limita la punibilità per gli esercenti delle professioni sanitarie in caso di omicidio colposo e lesioni colpose.

Per ridurre le liste di attesa le Regioni e le province autonome per tutto il 2025 potranno incrementare la tariffa oraria per prestazioni aggiuntive del personale dirigente medico e del personale sanitario. Prorogata per tutto il 2025 la possibilità di conferire incarichi di collaborazione a dirigenti medici, veterinari collocati in quiescenza.

Autorizzata la spesa per il 2025 e il 2026 per avviare progetti finalizzati a rafforzare la prevenzione del tumore al seno.

Per completare l’Ospedale di Siracusa ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2025, per tutto questo periodo e prorogato di conseguenza l’incarico del Commissario straordinario.

Scuola, cultura ed editoria

Nel settore scolastico il provvedimento rimanda al 2025 il possesso dei nuovi requisiti di accesso al concorso per reclutare gli insegnanti. Prorogato al 31 dicembre 2025, il termine di chiusura dei contratti a tempo determinato dei dirigenti tecnici del Ministero dell’istruzione e del merito. Prorogata per l’anno scolastico 2025/2026 la previsione che incarica il Ministero dell’istruzione e del merito di individuare le equipe formative territoriali composte da 20 docenti da porre in posizione di comando e da 100 docenti da porre in esonero dall’esercizio delle attività didattiche.

Differito al 3 dicembre 2027 il termine per adeguare gli edifici scolastici alle normative antincendio.

Per il settore museale, le Direzioni Regionali Musei avranno tempo fino al 2025 per completare i progetti con le risorse già allocate.

Per il settore dell’editoria si prorogano le misure Covid-19: per il 2025-2026, si abbassa la soglia minima di copie vendute.

Infrastrutture e trasporti

Fino al 31 agosto 2026 il Commissario incaricato potrà assumere le determinazioni necessarie per avviare e proseguire i lavori del tunnel sub portuale di Genova.

Per fronteggiare nel 2025 i maggiori oneri relativi alla realizzazione degli interventi finanziati anche dal P NRR e affidati al contraente generale dalle società del gruppo ferrovie dello Stato è rinviato al 31 dicembre 2025 il termine relativo alle lavorazioni eseguite o contabilizzate “per le quali sono riconosciute al contraente generale, anche in deroga a specifiche clausole contrattuali, maggiori somme a titolo di revisione dei prezzi.”

Turismo, ambiente e sport

Gli operatori turistici potranno accedere a i crediti fiscali e ai contributi a fondo perduto fino al 2025 per migliorare le loro strutture.

In relazione al maggior flusso turistico ricollegabili al Giubileo della Chiesa cattolica del 2025 per sostenere l’accoglienza dei pellegrini è rifinanziata l’autorizzazione di spesa per il Comune di Pietralcina.

La normativa proroga al 31 dicembre 2027 l’obbligo per le società sportive professionistiche di prevedere, nei propri atti costitutivi, un organo consultivo con pareri obbligatori ma non vincolanti per tutelare gli interessi dei tifosi.

Si estende poi al 31 dicembre 2027 la possibilità per l’Agenzia del Demanio di utilizzare la procedura negoziata, senza bando di gara, per affidare progettazione ed esecuzione dei lavori di riqualificazione dell’area destinata alla «Città dello sport».

Giustizia e sicurezza

La riduzione a 12 mesi del periodo di tirocinio richiesto per i magistrati ordinari è prorogata fino al 2025.

In fase di conversione è stato proposto e poi approvato l’emendamento finalizzato alla proroga del termine della disciplina transitoria relativa alle modalità di svolgimento dell’esame di abilitazione alla professione forense. Anche nel 2025 l’esame consisterà in una prova scritta (atto giudiziario) e un orale in tre fasi.

Proroga anche per gli avvocati cassazionisti che potranno iscriversi all’albo delle giurisdizioni superiori con le vecchie regole.

Si estendono, inoltre, i termini di operatività per le sezioni distaccate di tribunali in aree insulari e per le intercettazioni centralizzate.

Prorogata al 30 giugno 2025 l’estensione delle condotte scriminabili, l’uso di identità di copertura e la qualifica di pubblica sicurezza al personale  e alle strutture dei servizi di informazione per la sicurezza. Confermata la possibilità per i Servizi di informazione di colloqui con detenuti per prevenire terrorismo.

 

 

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compravendite immobiliari

Compravendite immobiliari: compenso del mediatore fuori dal rogito Compravendite immobiliari: il collegato lavoro, diventato legge, elimina l'obbligo di indicare nel rogito l'importo sostenuto per la mediazione

Compravendite immobiliari: novità del collegato lavoro

Le compravendite immobiliari stanno per subire una piccola rivoluzione, in virtù di una modifica del ddl lavoro n. 1264, approvato definitivamente dal Senato l’11 dicembre 2024.

Il testo del “collegato lavoro”, diventato legge dello Stato, tra le tante novità, prevede infatti una modifica sul contenuto del rogito all’articolo 22.

L’unico comma della norma prevede infatti che: “1. All’articolo 35, comma 22, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, la lettera d) è sostituita dalla seguente: «d) lammontare della spesa sostenuta per tale attività o, in alternativa, il numero della fattura emessa dal mediatore e la corrispondenza tra limporto fatturato e la spesa effettivamente sostenuta nonché, in ogni caso, le analitiche modalità di pagamento della stessa.»

Contesto normativo della modifica

La norma, così isolata non appare molto chiara nel suo significato. Occorre infatti analizzare il contesto in cui è inserita. La nuova disposizione va infatti a modificare il comma 22 dell’art. 35 della legge n. 223/2006 contenente le Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale.”

Ed è proprio nel capo dedicato al contrasto all’evasione fiscale che si inserisce l’articolo 35 della legge, che nella prima parte del comma 22 dispone All’atto della cessione dell’immobile, anche se assoggettata ad IVA, le parti hanno l’obbligo di rendere apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà recante l’indicazione analitica delle modalità di pagamento del corrispettivo. Con le medesime modalità, ciascuna delle parti ha l’obbligo di dichiarare:

  1. se si è avvalsa di un mediatore e, nell’ipotesi affermativa, di fornire i dati identificativi del titolare, se persona fisica, o la denominazione, la ragione sociale ed i dati identificativi del legale rappresentante, se soggetto diverso da persona fisica, ovvero del mediatore non legale rappresentante che ha operato per la stessa società;
  2. il codice fiscale o la partita I.V.A.;
  3. il numero di iscrizione al ruolo degli agenti di affari in mediazione e della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di riferimento per il titolare ovvero per il legale rappresentante o mediatore che ha operato per la stessa società;
  4. l’ammontare della spesa sostenuta per tale attività e le analitiche modalità di pagamento della stessa.”

Ratio della modifica per le compravendite immobiliari

L’articolo 22 interviene sulla disciplina che riguarda la dichiarazione dei dati dell’attività di mediazione, che viene svolta quando si verifica la cessione di beni immobili. Nella sua formulazione originaria ciascuna delle parti deve dichiarare, come previsto dalla lettera d) la spesa sostenuta per l’attività di mediazione e le analitiche modalità di pagamento.

La nuova formulazione della lettera d) permette invece alle parti di dichiarare la somma sostenuta per l’attività di mediazione indicando solo il numero della fattura emessa dal mediatore e la corrispondenza tra l’importo fatturato e la spesa sostenuta effettivamente. Resta solo l’obbligo di indicare nel dettaglio le modalità di pagamento.

La modifica, apparentemente di poco conto, soddisfa le richieste dei mediatori di vedere tutelata la loro privacy e quella del cliente. Il venir meno dell’obbligo di indicare nel rogito l’importo della provvigione del mediatore tutela in effetti la libera contrattazione tra cliente e mediatore. La controparte in questo modo non può conoscere questo dato, che in effetti non lo riguarda. Il mediatore deve essere infatti libero di applicare importi diversificati ai clienti. La sola indicazione del numero della fattura relativa all’attività di mediazione inoltre azzera praticamente il rischio di evasione, soprattutto dopo l’introduzione della fattura elettronica.

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assistenza sanitaria

Assistenza sanitaria per i senzatetto Assistenza sanitaria per i senzatetto a partire dal 1° gennaio 2025, lo prevede la legge n. 176/2024 in vigore dal 14 dicembre 2024

Assistenza sanitaria per i senza dimora dal 2025

Dal 2025 verrà garantita l’assistenza sanitaria anche ai soggetti senza fissa dimora. Lo prevede la legge n. 176/2024 approvata definitivamente e all’unanimità dal Senato il 7 novembre 2024 e approdata in Gazzetta ufficiale il 29 novembre per entrare in vigore il 14 dicembre 2024.

La nuova legge, che si compone di soli 3 articoli, vuole trasmettere un messaggio molto importante di civiltà e di attenzione nei  confronti degli “invisibili” della società.

Senzatetto delle città metropolitane

L’articolo 1 prevede lo stanziamento di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, per finanziare un programma sperimentale. Le risorse verranno destinate primariamente alle Città metropolitane. Il progetto verrà poi esteso a tutto il territorio italiano per garantire a tutti i soggetti senza fissa dimora, di poter accedere all’assistenza sanitaria.

Dal nuovo anno i soggetti privi di una residenza anagrafica, presenti nel territorio italiano o all’estero, che soggiornano regolarmente sul nostro territorio, potranno iscriversi alle liste delle aziende sanitarie locali per ricevere assistenza medica. In questo modo anche i senza fissa dimora potranno scegliere il proprio medico curante o il pediatra e accedere alle prestazioni che rientrano nei LEA.

Ripartizione del fondo: decreto e pareri

Le risorse a disposizione per l’attuazione di questo progetto saranno divise tra le varie Regioni in base alla popolazione residente. Le operazioni di riparto verranno stabile con un decreto del Ministero dell’economia e delle Finanze, che verrà adottato entro 90 giorni dalla entrata in vigore della legge, dopo aver raggiunto l’intesa in sede di Conferenza permanente per “per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentite le associazioni di volontariato e di assistenza sociale maggiormente rappresentative operanti in favore delle persone senza dimora.”

Questo decreto stabilirà  inoltre i criteri di accesso al programma sperimentale, la sua attuazione e le modalità di verifica della spesa complessiva sostenuta.

Lo schema del decreto dovrà essere trasmesso alle Camere per consentire alle Commissioni di esprimere i propri pareri in relazione alla materia e agli aspetti finanziari. Le Commissioni avranno a disposizione 20 giorni per dire la loro, decorso questo termine il decreto si intenderà comunque approvato.

Assistenza sanitaria: relazione entro il 30 giugno

A partire dall’anno successivo a quello di entrata in vigore della legge entro ogni 30 giugno, il Governo dovrà relazionare alle Camere lo stato di attuazione della legge.

Nella relazione il Governo dovrà indicare:

  • le persone che si sono iscritte agli elenchi delle aziende sanitarie di ogni regione;
  • il numero e il tipo di prestazioni erogate in favore di questi soggetti;
  • le criticità eventualmente emerse;
  • il denaro speso.

 

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Giornata contro la violenza

Giornata contro la violenza sulle donne: le iniziative in Parlamento Palazzo Madama e Montecitorio oggi si illuminano di arancione per la campagna Onu “Orange the world” e organizzano varie iniziative

In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, sia il Senato della Repubblica che la Camera dei deputati aderiscono alla campagna dell’Onu “Orange the World: End Violence against Women Now!”. Pertanto, la facciata di palazzo Madama e di Montecitorio saranno illuminate con il colore arancione, simbolo dell’iniziativa dal tramonto di oggi all’alba di domani 26 novembre.

“Credi davvero che sia sincero”

Alla Camera, inoltre, presso la Sala della Regina di Montecitorio si svolgerà la rappresentazione teatrale “Credi davvero che sia sincero“, tratta dal romanzo di Roberto Ottonelli, liberamente ispirato al femminicidio di Monica Ravizza. Regia e adattamento di Alice Grati, in scena Lorena Ranieri e Nino Faranna.

Dopo il saluto del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, introdurrà la vicepresidente, Anna Ascani. Ci sarà la testimonianza di Maria Teresa D’Abdon, fondatrice dell’associazione Difesa donne: noi ci siamo e madre di Monica. Lo spettacolo fa parte dei progetti di sensibilizzazione dell’Associazione, dedicati soprattutto ad adolescenti e giovani su tutto il territorio nazionale.

“Femminicidio e violenza di genere”

Il Senato, invece, ha provveduto alla pubblicazione dei due volumi “Femminicidio e violenza di genere” contenenti i lavori della Commissione parlamentare di inchiesta nella XVIII legislatura. Il fine è quello di rendere fruibile “anche ad un pubblico esterno e meno avvezzo alla consultazione degli atti parlamentari, un lavoro complesso e prezioso, svolto nell’arco di un quadriennio”.
Le relazioni, tutte approvate all’unanimità, hanno affrontato i molteplici profili – da quelli di carattere giuridico e sanitario a quelli più squisitamente culturali come la scuola, l’università e la comunicazione – che connotano il fenomeno della violenza maschile sulle donne.

I volumi sono corredati dalla prefazione del presidente del Senato e sono disponibili online.

legittimo impedimento avvocati

Legittimo impedimento avvocati, CNF: “Passo avanti sui diritti” Il Consiglio Nazionale Forense plaude all'approvazione del ddl sul legittimo impedimento degli avvocati da parte del Senato (ora alla Camera per la seconda lettura)

Un “Passo avanti per rispetto diritti degli avvocati“. Così il Consiglio Nazionale Forense, plaudendo all’approvazione del ddl sul legittimo impedimento degli avvocati da parte del Senato. Il testo, si ricorda, è stato licenziato il 18 settembre scorso da parte di palazzo Madama, nella versione modificata dalla Commissione Giustizia, e ora è alla Camera per la seconda lettura e l’approvazione definitiva.

Il CNF, si legge nella nota ufficiale, “esprime grande soddisfazione per l’approvazione, da parte del Senato, del disegno di legge n. 729 in tema di legittimo impedimento del difensore. Questo importante provvedimento, frutto di un costante impegno del CNF, riconosce e tutela il diritto degli avvocati a svolgere il proprio ruolo senza pregiudicare il diritto alla difesa dei cittadini”.

Con il ddl, riassume il Consiglio, si estende la possibilità di ottenere il rinvio dell’udienza penale per motivi legati alla salute dei figli o dei familiari dell’avvocato, garantendo una maggiore attenzione alle esigenze personali e familiari. Inoltre, viene introdotta la remissione in termini nel processo civile e la possibilità di rinvio delle udienze per cause di forza maggiore, malattia improvvisa, infortunio, gravidanza o per la necessità di assistenza ai figli e familiari con disabilità o affetti da gravi patologie.

“Questo risultato rappresenta un riconoscimento fondamentale per gli avvocati e, soprattutto, per i diritti dei loro assistiti. La tutela delle esigenze personali e familiari dei difensori – dichiara il Presidente del Consiglio Nazionale Forense Francesco Greco – è imprescindibile per garantire un esercizio sereno della professione forense”.

 

riforma premierato senato

Premierato: primo sì alla riforma Il Senato ha approvato la riforma del premierato per l'elezione diretta del presidente del Consiglio. Serviranno altri 3 passaggi in Parlamento per l'approvazione definitiva della riforma costituzionale

Riforma Premierato, sì del Senato

Primo via libera dal Senato alla riforma Meloni per l’elezione diretta del presidente del Consiglio: il ddl “premierato“, infatti, ha ricevuto il sì di palazzo Madama, in prima lettura, con 109 voti a favore, 77 contrari e un’astensione. Compatta la protesta delle opposizioni che scendono in piazza e promettono battaglia anche nei successivi passaggi parlamentari.

Iter del ddl

Il ddl di riforma, trattandosi di riforma costituzionale, necessita ora di altre passaggi parlamentari per l’approvazione definitiva.

Il provvedimento passa, intanto, all’esame della Camera.

I punti chiave della riforma del premierato

Tra i punti chiave della riforma, il rafforzamento della stabilità del governo e l’abolizione della nomina dei senatori a vita, ma soprattutto l’elezione diretta del premier, a suffragio universale e per cinque anni, per non più di due legislature consecutive (elevabili a tre laddove nelle precedenti abbia ricoperto l’incarico per un periodo inferiore a sette anni e sei mesi).

Per approfondimenti vai allo speciale sul Premierato