Riforma Codice della Strada 2024: novità e sfide La riforma Codice della Strada 2024 vuole realizzare una cultura della sicurezza stradale per ridurre le vittime di incidenti stradali
Riforma Codice della Strada 2024
L’Italia ha adottato il 20 novembre 2024 la riforma significativa del Codice della Strada, con l’obiettivo di affrontare le sfide emergenti in materia di sicurezza e regolamentazione. Promossa dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, questa riforma, dal 19 novembre in aula al Senato per la discussione e definitivamente approvata il 20 novembre, mira a ridurre il numero di incidenti stradali, migliorare la convivenza tra i vari mezzi di trasporto e aggiornare le normative in linea con le esigenze della mobilità moderna.
Monopattini elettrici: casco, targa e assicurazione
Negli ultimi anni, i monopattini elettrici hanno conosciuto una diffusione esponenziale nelle città italiane. Questo mezzo di trasporto, apprezzato per la sua praticità ed eco-sostenibilità, ha tuttavia sollevato preoccupazioni significative in termini di sicurezza stradale. Secondo i dati dell’ACI (Automobile Club d’Italia), nel 2022 si sono verificati oltre 2.000 incidenti che hanno coinvolto monopattini, con un aumento del 30% rispetto all’anno precedente.
Le nuove misure
Il nuovo Codice della Strada introduce l’obbligo di:
- Casco obbligatorio: per tutti gli utenti di monopattini elettrici, indipendentemente dall’età.
- Targa identificativa: per consentire l’identificazione immediata del veicolo.
- Assicurazione RC obbligatoria: per coprire eventuali danni a terzi.
- Frecce si segnalazione obbligatorie
Queste misure si applicano sia ai monopattini in sharing che a quelli di proprietà privata. L’obiettivo è responsabilizzare gli utenti e ridurre il numero di incidenti.
Il modello parigino: critiche
Salvini ha citato l’esempio di Parigi, dove i monopattini in sharing sono stati vietati a seguito di un referendum cittadino nel 2023, con il 89% dei votanti favorevoli al divieto. Tuttavia, a differenza della capitale francese, l’Italia ha scelto una strada meno drastica, optando per una regolamentazione più stringente anziché un divieto totale.
Non mancano le critiche da parte delle associazioni di categoria. Andrea Giaretta, rappresentante di Assosharing, ha espresso preoccupazioni riguardo al possibile impatto economico e occupazionale. Secondo Giaretta, l’introduzione di obblighi come targa e assicurazione potrebbe disincentivare l’uso dei monopattini in sharing, spingendo gli utenti verso l’acquisto privato e potenzialmente aumentando il rischio di incidenti a causa di una minore manutenzione dei veicoli privati.
In altri paesi europei, come la Germania e la Spagna, sono già in vigore regolamentazioni simili. In Germania, ad esempio, i monopattini elettrici devono essere assicurati e dotati di targa, e l’uso del casco è fortemente raccomandato.
Inasprimento sanzioni per la guida irresponsabile
Una delle principali cause di incidenti stradali gravi è la guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti o alcoliche. Secondo l’ISTAT, nel 2022, il 24% degli incidenti mortali è stato attribuito a questa causa. Il nuovo Codice della Strada prevede:
- Revoca della patente: per chi viene sorpreso alla guida sotto l’effetto di droghe o con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti.
- Sanzioni amministrative elevate: con multe che possono superare i 6.000 euro.
- Confisca del veicolo: in caso di recidiva.
Uso del cellulare alla guida
L’utilizzo del cellulare durante la guida è un fenomeno in crescita, nonostante le campagne di sensibilizzazione. Le nuove disposizioni prevedono:
- Multe più salate: con importi che possono arrivare a 1.700 euro.
- Decurtazione di punti dalla patente
- Sospensione della patente da 7 a 30 giorni
Recidivi e patente a punti
Per coloro che commettono ripetutamente infrazioni gravi, il Codice introduce:
- Ritiro temporaneo della patente: che può variare da 1 a 3 mesi.
- Obbligo di frequentare corsi di recupero punti: presso autoscuole autorizzate.
- Esami di revisione: per verificare l’idoneità alla guida.
Impatto atteso
L’inasprimento delle sanzioni mira a creare un effetto deterrente. Studi condotti in paesi come la Svezia e il Regno Unito hanno dimostrato che sanzioni più severe possono ridurre significativamente le infrazioni legate alla guida pericolosa.
Autovelox e dispositivi di controllo della velocità
La normativa italiana ha mostrato incertezze nella regolamentazione degli autovelox, con una distinzione poco chiara tra “omologazione” e “approvazione”. Questo ha portato a numerose contestazioni legali e all’annullamento di molte sanzioni.
Il nuovo Codice della Strada prevede:
- Standardizzazione dei dispositivi: con specifiche tecniche uniformi a livello nazionale.
- Regolamento di esecuzione: che definisce le procedure per l’installazione e l’uso degli autovelox.
- Formazione del personale: con corsi obbligatori per gli operatori che gestiscono i dispositivi.
Massimiliano Mancini, segretario dell’Unione Polizia Locale, ha evidenziato l’importanza di un regolamento chiaro per evitare ricorsi e garantire l’efficacia dei controlli. Senza norme tecniche precise, si rischia di continuare con una situazione in cui le multe vengono facilmente annullate, vanificando gli sforzi per migliorare la sicurezza stradale.
In Francia, l’introduzione di autovelox con standard tecnici elevati ha portato a una riduzione del 50% degli incidenti mortali nelle aree controllate. Questo evidenzia come una corretta implementazione possa avere effetti positivi significativi.
Obiettivo ridurre le vittime della strada
Con oltre 3.000 vittime all’anno, l’Italia registra uno dei tassi più alti di mortalità stradale in Europa. Le cause principali includono:
- Eccesso di velocità
- Guida in stato di ebbrezza
- Distrazione al volante
- Mancato rispetto delle precedenze
Strategie di intervento
Il nuovo Codice della Strada fa parte di una strategia più ampia che comprende:
- Campagne di sensibilizzazione: rivolte soprattutto ai giovani, attraverso media tradizionali e social network.
- Educazione stradale nelle scuole: per formare una cultura della sicurezza fin dall’infanzia.
- Miglioramento delle infrastrutture: con investimenti in segnaletica, illuminazione e manutenzione delle strade.
Collaborazione con le Forze dell’Ordine
Un aumento dei controlli su strada è previsto, con l’utilizzo di tecnologie avanzate come:
- Etilometri portatili di ultima generazione
- Sistemi di rilevamento automatico delle infrazioni
- Droni per il monitoraggio del traffico
Prospettive Future del Nuovo Codice
La mobilità sta cambiando rapidamente, con l’introduzione di veicoli elettrici, servizi di car sharing e nuove forme di micromobilità. Il Codice della Strada deve quindi evolvere per:
- Regolare i nuovi mezzi: come e-bike, hoverboard e scooter elettrici.
- Promuovere la mobilità sostenibile: incentivando l’uso di veicoli a basso impatto ambientale.
- Garantire l’inclusività: prevedendo norme per la sicurezza di pedoni, ciclisti e persone con disabilità.
L’implementazione di sistemi intelligenti di trasporto (ITS) può contribuire a migliorare la sicurezza e l’efficienza del traffico. Questo include:
- Semafori intelligenti: che si adattano ai flussi di traffico in tempo reale.
- Veicoli connessi: che comunicano tra loro e con le infrastrutture stradali.
- Applicazioni mobili: per informare gli utenti su condizioni del traffico, incidenti e tempi di percorrenza.
Nonostante le buone intenzioni, la riforma presenta alcune sfide:
- Applicazione uniforme: assicurare che le nuove norme siano applicate in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale.
- Risorse finanziarie: reperire i fondi necessari per l’aggiornamento delle infrastrutture e la formazione del personale.
- Resistenza al cambiamento: superare le possibili resistenze da parte di cittadini e categorie professionali interessate dalle nuove regolamentazioni.
Verso una cultura della sicurezza stradale
La Riforma del Codice della Strada 2024 rappresenta un passaggio cruciale per l’Italia nella promozione di una cultura della sicurezza stradale. Affrontando temi chiave come la regolamentazione dei monopattini elettrici, l’inasprimento delle sanzioni per la guida irresponsabile e la standardizzazione dei dispositivi di controllo della velocità, la riforma mira a ridurre significativamente il numero di incidenti e vittime sulle strade italiane.
Il successo di queste misure dipenderà dalla collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine, associazioni di categoria e cittadini. Solo attraverso un impegno condiviso sarà possibile creare un ambiente stradale più sicuro e sostenibile per tutti.
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