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Accertamento tecnico preventivo: come cambia Accertamento tecnico preventivo invalidità civile art. 445 c.p.c.: il Dl giustizia estate lo rende più celere

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Dl Giustizia estate: intervento sull’art. 445 c.p.c. 

Il Dl giustizia estate n. 117/2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 agosto 2025, e ancora in fase di conversione alla Camera (Atto C. 2570) tra le varie novità, contempla modifiche all’istituto dell’accertamento tecnico preventivo per invalidità civile previsto dall’articolo 445 c.p.c.

Accertamento tecnico preventivo invalidità civile più celere

L’articolo 7 del dl mira a rendere più efficienti i procedimenti di accertamento tecnico preventivo per l’invalidità civile, spesso caratterizzati da tempi lunghi. L’obiettivo è di agevolare il lavoro dei giudici e diminuire il tempo necessario per concludere un procedimento (disposition time).

La prima modifica consiste in un adeguamento tecnico del testo, rimuovendo riferimenti superflui. Più rilevante è la modifica al quarto comma. Viene stabilito che la cancelleria del tribunale comunicherà il deposito della consulenza tecnica d’ufficio (CTU).

Da quel momento, le parti avranno un termine perentorio di 30 giorni per contestare le conclusioni del consulente. In questo modo si elimina la necessità che sia il giudice a fissare il termine volta per volta.

L’altra modifica cruciale introduce la sospensione automatica del procedimento dal momento del conferimento dell’incarico al consulente tecnico o dal suo giuramento. La sospensione è prevista fino alla scadenza dei 30 giorni concessi per le contestazioni. Questo meccanismo, ispirato a quello già previsto per altre sospensioni processuali, elimina la necessità di un’istanza di riassunzione del processo. La sospensione si giustifica perchè durante le operazioni peritali l’attività giudiziaria non si svolge, inoltre si vuole favorire la conciliazione tra le parti. È inoltre specificato che la sospensione non impedisce lo svolgimento della consulenza stessa.

Prevista infine una disposizione transitoria che estende l’applicazione delle nuove norme anche ai procedimenti già in corso, a condizione che non sia stato ancora conferito l’incarico al consulente tecnico d’ufficio. L’obiettivo è allineare il più rapidamente possibile i procedimenti pendenti alla nuova disciplina, favorendo una gestione più snella ed efficace.

 

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