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Testo Unico Riscossione 2024 Testo Unico in arrivo sulla riscossione dei tributi dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del 17 settembre 2024

testo unico

Riscossione dei tributi: in arrivo il Testo Unico in materia

In arrivo un Testo Unico in materia di riscossione dei tributi. Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri del 17 settembre 2024 è frutto dell’iniziativa del Ministro Giorgetti, al fine di attuare la delega governativa per la riforma fiscale.

Questo Testo Unico, collegato al decreto riscossione n. 110/2024 insieme a quelli relativi alla giustizia tributaria, ai tributi erariali minori e alle sanzioni tributarie tende al perseguimento degli obiettivi governativi della semplificazione e razionalizzazione del sistema fiscale nel suo complesso.

Si ricorda che il termine per l’adozione di tutti i testi unici, fissato inizialmente per 29 agosto 2024, è slittato al 31 dicembre 2025, per garantire maggiore organicità e completezza.

Leggi a questo proposito l’articolo Riforma tributaria: testi unici entro il 31 dicembre 2025

Riscossione dei tributi: struttura del Testo Unico

Il Testo Unico dedicato alla fase della riscossione riunisce al suo interno le disposizioni vigenti sparse nei vari testi normativi in un unico contenitore.

La sua struttura segue un preciso iter logico, che è quello che viene seguito in via ordinaria per l’acquisizione delle entrate:

  • riscossione spontanea;
  • riscossione imposte sul reddito (ritenute e acconti);
  • rimborsi redditi e Iva;
  • riscossione tramite ruoli;
  • riscossione coattiva;
  • funzionamento del servizio nazionale di riscossione;
  • estensione della riscossione tramite ruolo ad alcune entrate, anche non tributarie;
  • recepimento della Direttiva 2010/24 UE sulla mutua assistenza tra Stati UE per la riscossione dei crediti erariali;
  • disposizioni transitorie e finali, che individuano le disposizioni abrogate e quelle di coordinamento.

Il Testo è corredato anche da tre allegati che riguardano:

  • le forme societarie e le imposte sui redditi dei Paesi UE;
  • i canoni pagati alle società non residenti o che hanno un’organizzazione stabile in un altro paese UE;
  • le disposizioni che contengono l’interpretazione autentica.

Favorita la riscossione spontanea

Il titolo I del Testo Unico rende più efficienti le procedure di riscossione spontanea e stabilisce limiti alle compensazioni distinguendo i maxi debiti superiori ai 100.000 euro dai debiti minori che superano i 1500 euro.

Non sono compensabili i debiti relativi a imposte erariali e accessori di importo superiore a 100.000 euro a meno che, in relazione a detti importi non siano stati disposti piani di rateizzazione non ancora decaduti.

Non si possono auto compensare debiti che risultano iscritti a ruoli definitivi se l’importo supera i 1500 euro e il termine di pagamento è giù scaduto, salvo eccezioni.

Queste regole puntano a rafforzare la riscossione e a evitare che i contribuenti ricorrano alla compensazione per commettere abusi.

Soglie di riscossione aggiornate

Non si procede più all’accertamento, all’iscrizione a ruolo e alla successiva riscossione se l’importo di ogni credito (comprese sanzioni e interessi) risulta inferiore a 30 euro, rispetto ai precedenti 16,53 euro.

Grazie alla riduzione del numero di iscrizioni a ruolo le operazioni amministrative subiscono così un positivo snellimento.

Riscossione dei tributi: fino a 10 anni per saldare le cartelle 

Il nuovo meccanismo di dilazione di pagamento che entrerà in vigore nel 2025 consentirà ai contribuenti di estinguere i loro debiti con più calma. I piani di pagamento potranno prevedere fino a un massimo di 120 rate a cadenza mensile, per la durata quindi di 10 anni.

Rateizzi elastici a garanzia della riscossione

Le rate però non avranno lo stesso importo, ma aumenteranno progressivamente in base all’entità del debito e alla documentata e temporanea situazione di difficoltà del debitore. In questo modo si evita di mettere il contribuente sotto pressione e grazie a termini di dilazione più lunghi, si limita il rischio del mancato rispetto del piano. Una novità che proietta il sistema fiscale italiano verso una concezione più moderna del fisco e del suo rapporto con il contribuente.

Riscossione coattiva in quella spontanea e tramite ruolo

La riscossione coattiva viene inserita nella sezione della riscossione spontanea e tramite ruolo. In questo modo la gestione delle varie modalità di riscossione risulta omogenea e unificata.

Questo tipo di approccio riduce il contenzioso, rende il sistema fiscale di riscossione più efficiente e trasparente e riesce a bilanciare la necessità di gestire le entrate con i diritti dei contribuenti.

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