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Testo Unico Riscossione dal 2026 Testo Unico sulla riscossione dei tributi pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 1° gennaio 2026

testo unico

Riscossione dei tributi: il Testo Unico

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 marzo 2025 il D.Lgs. n. 36/2025, Testo Unico in materia di riscossione dei tributi. Il documento approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il 13 marzo 2025 è frutto dell’iniziativa del Ministro Giorgetti, al fine di attuare la delega governativa per la riforma fiscale.

Questo Testo Unico, collegato al decreto riscossione n. 110/2024 insieme a quelli relativi alla giustizia tributaria, ai tributi erariali minori e alle sanzioni tributarie tende al perseguimento degli obiettivi governativi della semplificazione e razionalizzazione del sistema fiscale nel suo complesso.

Leggi a questo proposito Riforma tributaria: testi unici entro il 31 dicembre 2025

Riscossione dei tributi: struttura del Testo Unico

Il Testo Unico dedicato alla fase della riscossione, che sarà in vigore al 1° gennaio 2026, riunisce al suo interno le disposizioni vigenti sparse nei vari testi normativi in un unico contenitore. La sua struttura segue un preciso iter logico, che è quello che viene seguito in via ordinaria per l’acquisizione delle entrate. Composto da 243 articoli complessivi il testo risulta suddiviso il 3 parti, la I intitolata “Disposizioni in materia di versamenti e riscossione” comprende i seguenti titoli:

  1. Disposizioni i materia di riscossione spontanea;
  2. Riscossione imposte sul reddito;
  3. Rimborsi;
  4. Riscossione mediante ruoli;
  5. Estensione delle disposizioni sulla riscossione mediante ruolo;
  6. Riscossione coattiva;
  7. Mutua assistenza per il recupero dei crediti sorti nel territorio nazionale o in uno Stato membro UE (Direttiva 2010/24/UE);

La Parte II intitolata “Funzionamento del servizio nazione della riscossione” risulta composta invece dal seguenti titolo:

  1. Funzionamento del servizio nazione della riscossione.

La Parte III infine contiene nel titolo I

  1. Disposizioni varie, transitorie e finali.

A tutto questo si aggiungono 2 allegati:

  1. Allegato A: art. 53, comma 4 lettera a;
  2. Allegato B: art. 53, comma 4.

Favorita la riscossione spontanea

Il Testo Unico rende più efficienti le procedure di riscossione spontanea e individua nel modello F24 come lo strumento principale per procedere ai versamenti. Il Modello F23 viene conservato, ma solo per il versamento di tributi particolari.

Favorita la digitalizzazione anche grazie all’integrazione tra i dati delle banche, dell’Amministrazione finanziaria e delle piattaforme che permettono di procedere con i pagamenti. In questo modo si riducono gli errori materiali e i rimborsi in presenza di versamenti di importo superiore al dovuto.

Soglie di riscossione aggiornate

Non si procede più all’accertamento, all’iscrizione a ruolo e alla successiva riscossione se l’importo di ogni credito (comprese sanzioni e interessi) risulta inferiore a 30 euro.

Grazie alla riduzione del numero di iscrizioni a ruolo le operazioni amministrative subiscono così un positivo snellimento.

Riscossione dei tributi: fino a 10 anni per saldare le cartelle 

Il nuovo meccanismo di dilazione di pagamento consentirà ai contribuenti di estinguere i loro debiti con più calma. I piani di pagamento potranno prevedere fino a un massimo di 120 rate a cadenza mensile, per la durata quindi di 10 anni per importi superiori ai 120.000,00 euro in presenza di difficoltà economiche dimostrate.

Discarico automatico

Il testo prevede anche il discarico automatico delle cartelle che non sono state riscosse entro il termine di 5 anni dall’affidamento. L’Ente creditore conserva però il diritto di avviare azioni di recupero o di riaffidare il credito ad ADER se emergono nuovi e significativi elementi reddituali.