Riforma test medicina
Il Parlamento italiano ha approvato definitivamente la riforma del Test di Medicina 2025, con 149 voti favorevoli e 63 contrari. La nuova legge n. 26/2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 18 marzo 2025, per entrare in vigore il 2 aprile 2025, delega il Governo a rivedere, entro dodici mesi, le modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria, e medicina veterinaria.
Il decreto attuativo
Sulla GU serie generale n. 112 del 16 maggio 2025 è stato pubblicato il decreto legislativo n. 71/2025 contenente la “Disciplina delle nuove modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettere a), b), c), d), e), i) e l) della legge 14 marzo 2025, n. 26.”
Da segnalare per il maggiore rilievo che hanno per l’attuazione della riforma l’articolo 4 che contiene le modalità di iscrizione, di erogazione dell’offerta e di svolgimento delle prove d’esame e l’articolo 6 che riguarda la graduatoria di merito nazionale e l’ammissione al secondo semestre.
Vai al Dossier della riforma del test di medicina
Addio al test d’ingresso: arriva il semestre-filtro
La riforma abolisce il tradizionale test di accesso, sostituendolo con un semestre-filtro. Gli studenti potranno iscriversi liberamente al primo semestre, durante il quale dovranno sostenere esami caratterizzanti. Solo chi supererà con successo questi esami e otterrà i crediti formativi richiesti potrà proseguire al secondo semestre.
Accesso al secondo semestre
L’articolo 6 del dlgs n. 71/2025 stabilisce che l’ammissione al secondo semestre dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico richiede il completamento di tutti i CFU del “semestre filtro” e una posizione utile nella graduatoria nazionale, basata sul punteggio degli esami del semestre filtro, con standard uniformi. Se ammesso, lo studente si immatricola in una delle sedi universitarie indicate come preferenza, o in un’altra sede disponibile. I criteri della graduatoria e le modalità di assegnazione delle sedi saranno definiti da un decreto ministeriale. Chi non rientra in graduatoria può proseguire in un altro corso di laurea (o laurea magistrale a ciclo unico) tra quelli indicati come preferenza, mantenendo i CFU delle discipline comuni. Se non si raggiungono tutti i CFU del semestre filtro, le università possono comunque riconoscere, anche parzialmente, i crediti acquisiti.
Obiettivi della riforma test medicina 2025
L’obiettivo principale della riforma è potenziare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) formando 30.000 medici in più nei prossimi sette anni. La riforma mira a garantire una selezione basata sul merito e non sulle capacità economiche, eliminando la necessità di costosi corsi di preparazione e riducendo l’emigrazione degli studenti all’estero.
I principi chiave della riforma
La riforma si fonda sui seguenti principi ispiratori:
- iscrizione libera al primo semestre: gli studenti potranno accedere liberamente ai corsi di laurea in medicina e discipline affini;
- esami caratterizzanti: Il superamento di esami specifici durante il primo semestre determinerà l’ammissione al secondo semestre;
- uniformità dei programmi: saranno stabiliti programmi formativi standardizzati a livello nazionale;
- monitoraggio delle esigenze del SSN: un sistema di controllo valuterà il fabbisogno di medici e garantirà l’allineamento tra formazione universitaria e necessità del sistema sanitario;
- tutoraggio pratico: gli studenti potranno svolgere attività pratiche sotto la guida di medici esperti nelle strutture ospedaliere.
Vantaggi per gli studenti
La riforma del test d’ingresso apporta tutta una serie di vantaggi importantissimi per gli studenti che aspirano alla carriera medica. Vediamo i più importanti
Maggiore accessibilità: l’eliminazione del test elimina la discriminazione economica legata ai corsi di preparazione privati.
Formazione di qualità: il semestre-filtro consente di valutare le reali competenze degli studenti.
Opportunità alternative: i crediti ottenuti nel primo semestre saranno validi per altri percorsi formativi in ambito biomedico, sanitario e farmaceutico.
Tempistiche e attuazione
La legge ha concesso al Governo il tempo di dodici mesi per emanare uno o più decreti legislativi che daranno attuazione alla riforma. Il decreto del 15 maggio 2025 è il primo che contiene disposizioni di attuazione, limitatamente all’art. 2 della legge n. 26/2025.
La legge prevede, comunque, anche un sistema di monitoraggio continuo per garantire l’efficacia delle nuove modalità di accesso.
Con questa riforma, l’Italia compie un passo significativo per rispondere alla carenza di personale medico e migliorare l’accesso alle facoltà sanitarie, ponendo al centro il merito e la qualità della formazione.
Leggi anche gli altri articoli dedicati alla materia