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DURC: il documento unico di regolarità contributiva DURC: una breve guida al documento unico che attesta la regolarità contributiva nei confronti di INPS, INAIL e Casse Edili

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Cos’è il DURC

Il DURC, acronimo di Documento Unico di Regolarità Contributiva, è un certificato che attesta la conformità di un’azienda ai requisiti contributivi e previdenziali previsti dalla legge. Il documento infatti viene rilasciato previa verifica della regolarità dei pagamenti verso INPS, INAIL e verso le Casse Edili. In questo modo si garantisce il corretto adempimento contributivo da parte delle aziende.

Quando è obbligatorio presentare il DURC

Il DURC è un documento obbligatorio in diversi contesti. Vediamo i più importanti.

  • Quando si partecipa a un appalto pubblico il DURC deve essere presentato in tutte le fasi: dalla partecipazione alla gara fino al pagamento finale, compresi i pagamenti per gli stati di avanzamento lavori (SAL), per i certificati di collaudo e per la verifica di conformità.
  • Se si effettuano opere di edilizia privata il DURC è necessario per ottenere il permesso di costruire e presentare la SCIA. Esso deve essere fornito dalle imprese appaltatrici e dai subappaltatori prima dell’inizio dei lavori.
  • Il DURC serve anche per ottenere la certificazione di qualificazione per partecipare agli appalti pubblici.
  • Esso serve anche nel caso in cui ci si voglia iscrivere all’albo fornitori e quando si desidera accedere all’erogazione di sovvenzioni, contributi e vantaggi economici.
  • Dal 2024 il DURC è necessario anche per richiedere la patente a crediti.

Che cosa contiene il DURC?

Il DURC contiene diverse  informazioni essenziali come:

  • la denominazione e la sede legale dell’azienda verificata;
  • il codice fiscale e l’iscrizione all’INPS, all’INAIL e alle Casse Edili;
  • la dichiarazione di regolarità contributiva.
  • il numero identificativo, la data di verifica e quella di scadenza del documento (validità di 120 giorni). 

Il documento deve essere richiesto mediante il servizio online “Durc online”presente sul sito dell’INPS a cui si accede con le credenziali SPID, CIE o CNS.  Il documento viene emesso in formato PDF e non può essere modificato.

Nel caso in cui la risposta non avvenga in tempo reale il documento viene inviato alle sedi territoriali degli enti che eseguiranno un’istruttoria. L’esito della verifica viene quindi inviato all’interessato o al delegato con invito a regolarizzare la posizione nel termine di 15 giorni.

Come richiedere il documento unico

Dal 1° luglio 2015, il DURC può essere richiesto solo online. Le amministrazioni pubbliche, le società di attestazione (SOA) e gli altri soggetti interessati possono accedere tramite il portale INPS o INAIL.

I lavoratori autonomi e le aziende invece possono delegare la richiesta del DURC a consulenti del lavoro o altri soggetti abilitati. La delega deve essere formalizzata e comunicata agli enti coinvolti.

Piattaforma VeRA

Dal giugno 2024 l’INPS ha introdotto nuove funzionalità sulla piattaforma VeRA per migliorare la gestione delle irregolarità contributive. E’ infatti possibile verificare anticipatamente la situazione contributiva, inviando notifiche all’azienda tramite PEC, email o SMS fino a 30 giorni prima della scadenza del DURC. In questo modo le aziende possono intervenire tempestivamente, sanare eventuali posizioni irregolari e prevenire esiti negativi.

Questa funzione “pre-DURC” semplifica il processo, garantisce un servizio più efficace e favorisce la collaborazione tra l’INPS, le aziende e gli intermediari. L’implementazione di VeRA mira a migliorare la trasparenza e la continuità della regolarità contributiva, riducendo il rischio di sanzioni o esclusioni dalle gare d’appalto.

Messaggio INPS: VeRA/Simulazione DURC

Il messaggio INPS n. 3662/2024 informa che nell’ambito della piattaforma unica per la verifica della regolarità contributiva è ora disponibile la procedura VeRA/Simulazione DURC per consentire a chi è in possesso della Delega master (titolare, legale rappresentante dell’azienda o intermediario) di consultare le varie segnalazioni che richiedono un intervento di regolarizzazione.

Irregolarità e sanzioni

La mancata regolarità contributiva può comportare infatti diverse sanzioni, tra cui:

  • l’esclusione dalle gare d’appalto;
  • la non aggiudicazione del contratto o la mancata stipula del contratto in caso di irregolarità;
  • la comunicazione all’Autorità in caso di scoperture significative, con invito all’impresa a sanare la posizione entro 15 giorni.

In caso di scoperture minori (fino al 5% del dovuto o inferiori a 100 euro), il DURC viene comunque rilasciato, ma l’azienda deve sanare il debito entro 30 giorni. Se l’impresa non regolarizza la propria posizione, l’irregolarità viene indicata nei DURC emessi per le successive fasi dell’appalto.

Nel settore dell’edilizia privata, la mancanza del DURC regolare può comportare invece la sospensione del permesso di costruire o dei lavori in corso. La presentazione di un DURC regolare però consente di riprendere l’attività.

 

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