Cosa sono i contributi volontari?
I contributi volontari rappresentano un’opportunità per i lavoratori che hanno interrotto o cessato l’attività lavorativa. La finalità di questi contributi è di permettere di integrare i requisiti contributivi necessari per accedere alla pensione o, per chi è già in possesso dei requisiti, aumentare l’importo della futura rendita pensionistica.
Questi contributi possono essere versati per tutte le più importanti tipologie di pensione:
- dirette (vecchiaia, anzianità, assegno di invalidità e inabilità);
- indirette (reversibilità o superstiti).
Contributi volontari: chi e in quali casi vi può accedere
I contributi volontari riguardano i lavoratori che non svolgono più un’attività lavorativa, sia dipendente che autonoma, o che l’hanno interrotta. Anche gli iscritti alla Gestione Separata possono beneficiarne.
Essi servono a coprire periodi in cui il lavoratore:
- non svolge alcuna attività lavorativa;
- si trova in aspettativa non retribuita per motivi familiari o di studio;
- ha un contratto part-time e vuole integrare la contribuzione.
Chi può versare i contributi volontari
Possono fare istanza per ottenere l’autorizzazione al versamento di questi contributi diversi soggetti. Essi però non devono essere già iscritti all’INPS o ad altre forme di previdenza obbligatoria per l’attività corrente.
Tra questi vi rientrano:
- i lavoratori dipendenti e autonomi;
- lavoratori parasubordinati;
- liberi professionisti (se non iscritti alla propria Cassa o ad altra previdenza obbligatoria);
- lavoratori dei fondi speciali di previdenza (telefonici, elettrici, personale di volo, ecc.);
- titolari di assegno di invalidità o pensione indiretta (reversibilità o superstiti).
L’autorizzazione di solito viene concessa quando il rapporto di lavoro che ha generato l’obbligo assicurativo è cessato o interrotto. Una volta ottenuta, l’autorizzazione non decade mai. I versamenti quindi possono riprendere anche senza presentare una domanda nuova.
Autorizzazione versamento contributi volontari: casi particolari
È importante notare che l’autorizzazione può essere concessa anche se il rapporto di lavoro non è del tutto cessato, in casi specifici come:
- sospensioni dal lavoro assimilabili a interruzione o cessazione (es. aspettativa per motivi familiari).
- sospensioni o interruzioni previste per legge o contratto (congedi per formazione, per gravi motivi familiari, aspettative non retribuite, ecc.), in alternativa al riscatto;
- contratto di lavoro part-time per integrare i periodi a orario ridotto;
- integrazione dei versamenti per attività agricola con meno di 270 giornate di contribuzione annue.
Inoltre, possono versare questi contributi anche alcune categorie di lavoratori e pensionati iscritti a forme di previdenza diverse dall’INPS, se autorizzati prima di determinate date.
Requisiti per l’autorizzazione al versamento
Per ottenere l’autorizzazione, il lavoratore deve dimostrare di possedere uno dei seguenti requisiti contributivi:
- almeno cinque anni di contributi (260 contributi settimanali o 60 contributi mensili) in qualsiasi periodo;
- almeno tre anni di contribuzione negli ultimi cinque anni precedenti la domanda.
Questi requisiti devono essere maturati con contribuzione effettiva (obbligatoria) o confluita tramite trasferimento, ricongiunzione, riscatto e alcuni tipi di contribuzione figurativa.
La decorrenza dell’autorizzazione e l’importo della contribuzione variano in base alla categoria di appartenenza del lavoratore.
Versamento e benefici fiscali
I contributi volontari possono essere versati comodamente tramite il servizio “Versamenti volontari” sul Portale dei pagamenti INPS, scegliendo tra:
- pagamento online PagoPA;
- avviso di pagamento PagoPA.
Uno dei vantaggi più significativi dei contributi volontari è la loro deducibilità fiscale. Essi possono essere indicati come “oneri deducibili” nella dichiarazione dei redditi.
Come fare domanda
La domanda per l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari deve essere presentata in modalità telematica tramite il servizio dedicato.
In alternativa, è possibile rivolgersi :
- al Contact center INPS (numero 803 164 da rete fissa o 06 164 164 da rete mobile).
- agli enti di patronato e agli intermediari abilitati dall’INPS.
Contributi volontari e figurativi: differenze
In sintesi le principali differenze tra contributi volontari e contributi figurativi.
I contributi volontari
- vengono riconosciuti al lavoratore su domanda;
- sono a carico del lavoratore;
- servono per agevolare l’accesso alla pensione o aumentarne l’importo.
I contributi figurativi
- vengono accreditati d’ufficio o su domanda del dipendente in relazione a periodi in cui non può lavorare (Es: maternità, cassa integrazione);
- non comportano esborsi per il lavoratore e per il datore;
- evitano che il lavoratore perda la continuità contributiva e quindi sono utili per il conseguimento e la misura della pensione.
Leggi anche: Contributi figurativi