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La totalizzazione dei contributi Totalizzazione dei contributi: cos’è, come funziona e quando conviene

totalizzazione dei contributi

Cos’è la totalizzazione dei contributi

La totalizzazione dei contributi è un istituto previdenziale che consente ai lavoratori di sommare gratuitamente i contributi versati in diverse gestioni previdenziali al fine di ottenere un’unica pensione. È particolarmente utile per chi ha avuto carriere lavorative discontinue o ha versato contributi in più enti previdenziali, senza aver maturato autonomamente il diritto alla pensione in ciascuna gestione.

Normativa

La totalizzazione è un meccanismo che permette di cumulare gratuitamente i contributi versati in più casse previdenziali pubbliche o private per ottenere una pensione unitaria. È regolata dal decreto legislativo n. 42/2006, successivamente modificato dalla legge n. 247/2007, dal decreto legge n. 78/2010; il decreto legge n. 201/2011; dal decreto del Presidente della Repubblica n. 157/2013.

Caratteristiche della totalizzazione dei contributi

L’istituto della totalizzazione presenta le seguenti caratteristiche distintive:

  • gratuità: a differenza della ricongiunzione, non prevede costi per il lavoratore;
  • obbligo di calcolo contributivo: la pensione viene calcolata interamente con il sistema contributivo, anche per i periodi antecedenti il 1996 (se presenti),
  • versamento di contributi in almeno due gestioni previdenziali;
  • minimo di 20 anni complessivi per ottenere la pensione di vecchiaia.

Quando conviene la totalizzazione dei contributi

La totalizzazione è conveniente nei seguenti casi:

  • carriere discontinue: utile per chi ha cambiato più lavori e ha versato contributi in enti diversi senza raggiungere il minimo richiesto in ogni gestione;
  • assenza di un diritto autonomo alla pensione: se un lavoratore non ha maturato la pensione in una singola gestione, può cumulare i contributi per ottenerne una unica;
  • evitare i costi della ricongiunzione: la totalizzazione è gratuita, mentre la ricongiunzione è spesso onerosa;
  • avere diritto a una pensione di anzianità: con la totalizzazione si può accedere alla pensione di anzianità con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica.

Tuttavia, la totalizzazione potrebbe non essere conveniente per chi ha maturato contributi prima del 1996 con il sistema retributivo (se non ha maturato un diritto autonomo alla pensione in nessuna delle gestioni interessate) poiché il calcolo contributivo può ridurre l’importo della pensione rispetto a quello ottenibile con una ricongiunzione.

Differenza tra totalizzazione e ricongiunzione

Molti lavoratori si chiedono se sia meglio ricorrere alla totalizzazione o alla ricongiunzione.

Vediamo le principali differenze:

Caratteristica Totalizzazione Ricongiunzione
Costo Gratuita A pagamento (spesso elevato)
Calcolo pensione Contributivo Mantiene il sistema originario (retributivo o contributivo)
Anzianità minima Nessuna Nessun minimo richiesto
Pensione autonoma Unica pensione INPS La posizione viene accentrata in un solo ente
Età pensionabile 66 anni e 7 mesi (vecchiaia), 41 anni di contributi (anzianità) Dipende dall’ente previdenziale di destinazione

In generale, la ricongiunzione è conveniente per chi ha molti contributi retributivi e vuole mantenere un calcolo più favorevole, mentre la totalizzazione è indicata per chi cerca una soluzione gratuita per ottenere una pensione.

Quale pensione si ottiene con la totalizzazione

Chi utilizza la totalizzazione può accedere a diversi tipi di pensione, in base ai contributi maturati:

Pensione di vecchiaia

Richiede 66 anni 

Almeno 20 anni di contributi totali

Almeno 2 gestioni previdenziale coinvolte

Pensione di anzianità

Possibile con 41 anni di contributi a prescindere dall’età

Utile per chi ha avuto carriere lunghe ma frammentate in diverse gestioni

Pensione di inabilità

Spetta a chi ha invalidità totale e permanente

Requisiti contributivi differenti a seconda delle gestioni coinvolte

Pensione ai superstiti

Se il lavoratore deceduto aveva diritto alla totalizzazione, il coniuge o i familiari possono richiedere la pensione di reversibilità

Procedura per la totalizzazione dei contributi

La procedura per totalizzare i contributi è gestita dall’INPS ed è relativamente semplice e si snoda attraverso i seguenti step:

1. presentazione della domanda:il lavoratore deve inviare una richiesta all’INPS per l’applicazione della totalizzazione;

2. verifica dei contributi: l’INPS raccoglie i dati dai diversi enti previdenziali e verifica se il lavoratore ha i requisiti per la totalizzazione;

3. calcolo della pensione: ogni gestione calcola la quota di pensione spettante secondo il sistema contributivo. L’INPS somma le quote per determinare l’importo finale della pensione.

4. erogazione della pensione: la pensione viene erogata direttamente dall’INPS, anche se i contributi erano stati versati ad altri enti.

Considerazioni finali

La totalizzazione dei contributi è una soluzione utile per chi ha lavorato in più settori e ha versato contributi in enti previdenziali differenti. Permette di ottenere una pensione unitaria senza costi aggiuntivi, ma è importante considerare che la pensione verrà calcolata con il sistema contributivo, che potrebbe essere meno vantaggioso per chi ha periodi di lavoro antecedenti al 1996. Prima di scegliere la totalizzazione, è consigliabile valutare attentamente la propria posizione contributiva ed eventualmente confrontarla con la ricongiunzione per capire quale opzione garantisce la pensione più favorevole.