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Indennità di malattia ai pensionati lavoratori Indennità di malattia: l'INPS con la circolare n. 57/2025 cambia orientamento e riconosce l'indennità di malattia ai pensionati lavoratori

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Indennità di malattia ai pensionati: indicazioni INPS

L’INPS cambia orientamento e riconosce l’indennità di malattia anche ai pensionati che avviano un nuovo rapporto di lavoro dipendente. La novità è contenuta nella circolare n. 57/2025, che chiarisce la compatibilità tra il trattamento pensionistico e la prestazione economica che viene riconosciuta in caso di malattia, in risposta alla disposizioni vigenti che permettono ai pensionati di iniziare un nuovo rapporto lavorativo dipendente, anche se con dei limiti, come vedremo.

Cosa cambia per i pensionati lavoratori

In precedenza, l’INPS negava il riconoscimento dell’indennità ai lavoratori dipendenti già pensionati, ritenendo che la pensione costituisse una fonte di reddito alternativa. Tuttavia, il nuovo orientamento considera il trattamento pensionistico e l’indennità di malattia due prestazioni autonome e quindi cumulabili. Il riconoscimento di questa tutela previdenziale risponde all’esigenza di compensare la perdita di reddito legata alla malattia, perché incide anche sui pensionati che lavorano.

Indennità di malattia: eccezioni

Non tutti i pensionati lavoratori però possono beneficiare dell’indennità. Restano esclusi coloro che percepiscono una pensione di inabilità, in quanto incompatibile con il lavoro, e gli iscritti alla gestione separata, per i quali la legge non prevede tale diritto.

Operai agricoli e limiti temporali

Per gli operai agricoli a tempo determinato (OTD), il diritto all’indennità di malattia si estingue con la scadenza degli elenchi INPS che attestano il diritto alla prestazione, ovvero il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di riferimento. Se l’operaio agricolo è pensionato e non trova un nuovo impiego, perde il diritto all’indennità anche se ancora iscritto negli elenchi.

Un passo verso una maggiore tutela

Con questa revisione, l’INPS garantisce una maggiore tutela ai pensionati che continuano a lavorare. L’indennità di malattia non si configura più come un diritto limitato ai soli lavoratori attivi, ma come una misura di protezione del reddito per tutti i dipendenti, indipendentemente dal loro status pensionistico. Questo adeguamento risponde all’evoluzione del mercato del lavoro, in cui sempre più pensionati scelgono di proseguire l’attività lavorativa.

 

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