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Cumulo della pensione Cumulo della pensione: cos'è, come funziona, requisiti, quando conviene, come fare domanda e giurisprudenza  

cumulo della pensione

Cos’è il cumulo della pensione?

Il cumulo pensionistico è un meccanismo che consente ai lavoratori di sommare i contributi versati in diverse gestioni previdenziali senza dover effettuare la ricongiunzione onerosa. Questo strumento è stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2013 (Legge n. 228/2012) e successivamente modificato dalla Legge n. 232/2016. Il decreto legislativo n. 4/2019 inoltre ha esteso il beneficio del cumulo pensionistico anche a chi desidera andare in pensione con quota 100.

Grazie al cumulo, i lavoratori che hanno contribuito a più enti previdenziali possono ottenere un’unica pensione, evitando di perdere i periodi contributivi maturati in diverse casse previdenziali.

Come funziona il cumulo della pensione?

Il cumulo dei periodi assicurativi permette di raggiungere i requisiti per la pensione considerando i contributi versati in diverse gestioni, tra cui:

  • INPS (Fondo pensione lavoratori dipendenti e gestione separata);
  • Casse previdenziali dei liberi professionisti (come INARCASSA, CNPADC, ENPAM, ENASARCO);
  • Ex-INPDAP, Ex-ENPALS.

Il calcolo della pensione avviene con il sistema pro-rata, ossia ogni ente eroga la quota di pensione relativa ai contributi versati nella propria gestione, applicando il sistema di calcolo vigente (retributivo, misto o contributivo).

Quali sono i requisiti per il cumulo?

I principali requisiti per accedere al cumulo pensionistico sono:

  • per la pensione di vecchiaia: 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi
  • per la pensione anticipata: 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne.
  • per la pensione dei lavoratori che hanno svolto attività usuranti: regole specifiche per alcune categorie di lavoratori con attività gravose.

Quando conviene il cumulo pensionistico?

Il cumulo pensionistico è vantaggioso quando:

  • si hanno contributi in diverse gestioni previdenziali e si vuole evitare la ricongiunzione onerosa;
  • si desidera accedere alla pensione anticipata considerando tutti i contributi accumulati;
  • si vuole ottenere un trattamento pensionistico più favorevole rispetto al calcolo con singole gestioni.

Tuttavia, potrebbe non essere conveniente se:

  • una gestione previdenziale offre condizioni migliori di calcolo rispetto ad altre;
  • l’importo finale risulta penalizzante rispetto a un’altra opzione disponibile (come il riscatto o la totalizzazione).

Come presentare domanda di cumulo pensionistico?

Per richiedere il cumulo dei periodi assicurativi, il lavoratore deve:

  1. Accedere al sito INPS con SPID, CIE o CNS e compilare la richiesta online.
  2. Rivolgersi a un patronato o CAF, che fornisce assistenza gratuita nella presentazione della domanda.
  3. Contattare direttamente la cassa previdenziale di appartenenza, nel caso di contributi versati a enti diversi dall’Inps.

Giurisprudenza rilevante sul cumulo pensionistico

Diverse sentenze hanno chiarito aspetti importanti dell’istituto del cumulo pensionistico:

Cassazione n. 15329/2024: Per la pensione di vecchiaia nella gestione separata, se l’assicurato sceglie di includere anche i contributi versati nell’assicurazione generale obbligatoria, ricorrendo all’istituto del cumulo dei contributi, il trattamento pensionistico non decorre dal primo giorno del mese successivo al raggiungimento dell’età pensionabile, ma dalla data di presentazione della domanda di opzione, come previsto dall’art. 3 del D.M. n. 282/1996 e dall’art. 6 della L. n. 155/1981, poiché solo da quel momento tali contributi possono essere considerati per il calcolo della pensione.

Cassazione n. 3635/2023:  La legge non prevede alcun divieto per un professionista iscritto a un ente di previdenza che desideri ricongiungere i contributi versati alla propria cassa con quelli accreditati nella Gestione Separata dell’INPS.

 

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