Cedolino pensione settembre 2024
Novità per il cedolino della pensione relativo al mese di settembre 2024. Con un comunicato del 19 agosto 2024 l’INPS fornisce importanti informazioni sulle date di pagamento, sulle trattenute fiscali e sui conguagli.
Cos’è il cedolino pensione
Il cedolino della pensione è il documento che permette di controllare l’importo mensile che l’INPS eroga a titolo di pensione e le ragioni per le quali può subire delle modifiche.
Pagamento 2 settembre 2024
l’INPS pagherà la pensione del mese di settembre 2024 con la valuta del 2 settembre. La pensione va in pagamento infatti il primo giorno bancabile del mese, fatta eccezione per il mese di gennaio. Il 1° settembre 2024 cade di domenica, per cui il primo giorno bancabile, utile per il pagamento, è lunedì 2 settembre 2024.
Trattenute fiscali: conguaglio 2023 e 2024
Alla fine del 2023 l’INPS ha effettuato il controllo di tutte le ritenute fiscali che sono state applicate alle pensioni nel 2023. Attraverso questo controllo l’INPS ha verificato se è stata trattenuta la giusta quantità di tasse.
Nel caso in cui siano state trattenute poche tasse, ossia se le tasse dovute dopo i controlli sono risultate inferiori a quelle dovute, l’INPS procede con la richiesta della differenza.
Se nel 2023 le ritenute applicate su base mensile sono risultate inferiori al quantum dovuto annualmente, l’INPS ha provveduto al recupero, applicando le trattenute sulla pensione a partire dai mesi di gennaio e febbraio 2024. Se non è stato possibile recuperare tutto l’importo nei primi due mesi, perché i ratei pensionistici di questi mesi sono risultati insufficienti per procedere al recupero, le trattenute continueranno fino al saldo definitivo del debito.
Eccezioni alla regola
Questa regola però subisce delle eccezioni, nei seguenti casi:
- Se la pensione annuale è bassa, ovvero non supera i 18.000 euro e il debito dopo il conguaglio ammonta a più di 100 euro di tasse, si potrà pagare in rate più comode fino al mese di novembre.
- Altre tasse, come le addizionali regionali e comunali vengono recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre dell’anno successivo.
- Alcune pensioni, infine, come quelle per l’invalidità civile o gli assegni sociali, sono esenti da tasse.
Mancata dichiarazione dei redditi
Chi ha una pensione legata al reddito e non ha ancora comunicato i redditi del 2020, rischia di perdere parte della pensione o di dover restituire quanto percepito in più.
I pensionati che non hanno ancora comunicato i propri dati reddituali del 2020 subiranno una trattenuta del 5% sui ratei della pensione di agosto e settembre, in base all’importo di quella percepita nel mese di luglio 2024. Questi soggetti devono comunicare i propri dati reddituali entro il 15 settembre 2024.
In caso di mancato invio dei dati richiesti l’INPS provvederà a revocare gli importi pensionistici dovuti e legati ai redditi del 2020.
Nel caso in cui le pensioni siano quelle dovute ai superstiti l’INPS procederà ad applicare la soglia massima di abbattimento dell’importo pensionistico dovuto (art. 1 comma 41 legge n. 335/1995). Fatta questa operazione l’INPS procederà al calcolo e al recupero degli importi non dovuti.
Assistenza fiscale: conguagli
Cosa succede a settembre con il modello 730? A settembre l’INPS controllerà tutti i dati delle dichiarazioni dei redditi (modello 730) di tutti i pensionati che lo hanno scelto per gestire il conguaglio fiscale, se i flussi sono arrivati dall’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno.
- A chi ha pagato più tasse del dovuto, l’INPS procederà al rimborso sulla pensione di settembre.
- A chi invece risulta a debito per il pagamento delle tasse, l’INPS applicherà la relativa trattenuta sulla pensione di settembre.
Scopri che cos’è il Certificato di pensione INPS (ObisM)