Cos’è l’Ape social
L’Ape social consiste in una indennità che viene erogata dall’INPS e pagata dallo Stato, a cui possono accedere solo determinate categorie di lavoratori che si trovano in situazioni meritevoli di particolare tutela per accompagnarli alla pensione di vecchiaia.
La misura ha subito alcune restrizioni in virtù della legge di bilancio n. 213/2023 per il 2024, anche se al momento l’Esecutivo sta pensando di riproporre la misura anche per il 2025 ed estenderne l’applicazione.
Ape sociale: i destinatari della misura
Il primo requisito che la legge richiede per poter accedere alla misura è quello anagrafico. Per beneficiare dell’Ape social 2024 il richiedente deve aver compiuto 63 anni e 5 mesi.
I richiedenti devono appartenere inoltre alle seguenti categorie di lavoratori:
- invalidi civili con una percentuale minima di invalidità del 74%;
- lavoratori subordinati, che da almeno 7 anni, nel corso degli ultimi 10, o che negli ultimi 6 durante gli ultimi 7, svolgono attività definite “gravose”;
- i caregiver che negli ultimi 6 mesi e al momento della richiesta si occupano dell’assistenza del coniuge o di un parente di primo grado che presenti un handicap “grave” o che si prendono cura di un parente di secondo grado che abbia i genitori o il coniuge di età superiore a 70 anni o che siano invalidi o deceduti;
- soggetti disoccupati a seguito di licenziamento, dimissioni, risoluzione consensuale del contratto, scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato purché abbiano lavorato almeno 18 mesi negli ultimi 3 anni e non beneficino più dell’indennità di disoccupazione.
A questi requisiti si deve accompagnare quello contributivo che è di 36 anni per la categoria dei lavoratori impiegati in attività “gravose”, mentre per gli altri è di 30 anni. Il requisito contributivo per le madri lavoratrici viene ridotto almeno di 12 mesi per ogni figlio, fino a uno sconto massimo di 2 anni.
Compatibilità con redditi da lavoro
Nel 2024 l’Ape social può essere riconosciuto anche a coloro che percepiscano redditi da lavoro autonomo purché svolto in modalità occasionale e purché l’importo non superi i 5000 euro annui.
La misura invece è del tutto incompatibile con la titolarità della pensione diretta.
Domanda Ape social 2024
Per quanto riguarda la domanda è bene ricordare che chi è in possesso dei requisiti richiesti deve presentarla entro e non oltre la scadenza del 15 luglio 2024 o entro il termine ulteriore del 30 novembre 2024, anche se in questo caso l’accoglimento dell’istanza dipende dalla disponibilità delle risorse.
Occorre inoltre precisare che la domanda per ottenere l’Ape social deve essere effettuata in due tempi distinti.
La prima domanda è quella necessaria al riconoscimento del diritto all’Ape social da parte dell’INPS. Se la risposta è positiva l’Istituto provvede a comunicare la decorrenza o il rinvio della decorrenza della misura se risulta che i fondi non sono sufficienti a finanziare la misura, fornendo in ogni caso le necessarie motivazioni.
In caso di risposta negativa l’INPS fornisce comunque le adeguate motivazioni del rigetto.
La seconda domanda viene inoltrata invece se l’INPS ha fornito un riscontro positivo al riconoscimento della misura. Questa domanda, relativa alla liquidazione, può essere presentata anche contestualmente alla prima se il richiedente possiede tutti i requisiti richiesti dalla legge.
Erogazione Ape social
Una volta presentata la domanda la misura, che non può comunque superare l’importo massimo di 1.500,00 euro, viene erogata, in genere, a partire dal mese successivo. E’ bene precisare altresì che l’Ape social non prevede il riconoscimento di tredicesima o rivalutazione dell’importo, la stessa inoltre fa reddito, per cui è sottoposta a imposizione fiscale, infine nel periodo in cui la stessa viene fruita non vengono accreditati contributi.