Le società consortili Cosa sono le società consortili regolate dall’art. 2615-ter del Codice civile: scopo, finalità, costituzione, vantaggi e svantaggi
Cosa sono le società consortili
Le società consortili sono forme giuridiche previste dall’ordinamento italiano che combinano le caratteristiche delle società tradizionali con gli scopi mutualistici dei consorzi. Regolate dall’articolo 2615-ter del Codice Civile, queste società mirano a coordinare determinate fasi delle attività economiche dei soci, mantenendo al contempo la loro autonomia imprenditoriale.
Definizione e normativa di Riferimento
Secondo l’articolo 2615-ter del Codice Civile, le società disciplinate nei capi III e seguenti del titolo V possono avere come oggetto sociale gli scopi indicati nell’articolo 2602. In questo contesto, l’atto costitutivo può prevedere l’obbligo per i soci di versare contributi in denaro. Questo significa che le società consortili possono essere costituite in diverse forme societarie purché perseguano finalità consortili:
- società di capitali: società a responsabilità limitata (S.r.l.); società per azioni (S.p.a.), società in accomandita per azioni (S.a.p.a);
- Società di persone: società in nome collettivo (S.n.c) e società in accomandita semplice (S.a.s) con i necessari adattamenti.
Scopo e finalità
L’obiettivo principale di una società consortile è creare un’organizzazione comune per disciplinare o svolgere determinate fasi delle attività economiche dei soci. Questo può tradursi in vantaggi come la riduzione dei costi di produzione attraverso l’acquisto collettivo di materie prime o l’accesso a servizi a condizioni più vantaggiose. Pur potendo svolgere attività con terzi e generare utili, l’attività lucrativa deve rimanere secondaria rispetto alla funzione mutualistica.
Costituzione della società consortile
La costituzione di una società consortile avviene attraverso un atto costitutivo redatto per atto pubblico, che deve contenere:
- Denominazione sociale: indicante la forma giuridica scelta e la natura consortile;
- Oggetto sociale: descrizione dettagliata delle attività consortili da svolgere;
- Conferimenti dei soci: indicazione dei contributi in denaro o in natura apportati dai soci;
- Regole di funzionamento: norme relative all’amministrazione, alla distribuzione degli utili e all’eventuale ripartizione delle perdite.
Una volta redatto, l’atto costitutivo deve essere iscritto nel Registro delle Imprese competente.
Vantaggi e svantaggi delle società consortili
Vantaggi:
- efficienza operativa: coordinamento delle attività comuni con conseguente riduzione dei costi;
- forza contrattuale: maggiore potere negoziale nei confronti di fornitori e clienti.
- condivisione delle risorse: ottimizzazione nell’uso di risorse e competenze tra i soci.
Svantaggi:
- gestione complessa: necessità di coordinare le decisioni tra più soci con possibili divergenze di opinioni.
- responsabilità condivisa: i soci potrebbero essere solidalmente responsabili per le obbligazioni assunte dalla società, a seconda della forma giuridica adottata.
Aspetti fiscali
Dal punto di vista fiscale, le società consortili sono soggette al regime previsto per la forma societaria scelta (S.r.l., S.p.A., ecc.). Tuttavia, data la natura mutualistica, possono beneficiare di specifiche agevolazioni fiscali, soprattutto se l’attività con i terzi è limitata e prevale lo scopo consortile. È fondamentale consultare un esperto fiscale per valutare le implicazioni specifiche e le eventuali agevolazioni applicabili.
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