Lavoro

Ammortizzatori sociali e sostegni al reddito e alle famiglie 2025 Ammortizzatori sociali e misure di sostegno per il reddito e le famiglie dopo il Collegato Lavoro e la manovra 2025: il punto dell'INPS 

ammortizzatori sociali

INPS: sintesi novità manovra 2025 e Collegato lavoro

A seguito del Collegato Lavoro 2024, Legge n. 199/2024 e della Legge di Bilancio 2025), sono state introdotte modifiche significative in materia di ammortizzatori sociali e sostegno al reddito. Di seguito un riepilogo delle principali disposizioni. E’ l’INPS a fare il punto con la circolare n. 3 del 15 gennaio 2025.

Ammortizzatori sociali

  • Compatibilità dei trattamenti con attività lavorativa: il Collegato Lavoro 2024 ha modificato l’articolo 8 del D.Lgs. n. 148/2015, prevedendo che i lavoratori che svolgono attività subordinata o autonoma durante il periodo di integrazione salariale perdano il trattamento per le giornate lavorative svolte. È richiesta una comunicazione preventiva all’INPS per evitare la decadenza dal beneficio.
  • Fondi di solidarietà bilaterali: viene introdotta la possibilità per i fondi costituiti dopo il 1° maggio 2023 di accedere a risorse del Fondo di integrazione salariale.
  • Risoluzione del rapporto di lavoro: in caso di assenza ingiustificata protratta oltre i termini contrattuali (o 15 giorni in assenza di specifiche), il rapporto di lavoro si considera risolto per volontà del lavoratore, salvo cause di forza maggiore.

Misure di sostegno al reddito e alle famiglie

La legge n. 199/2024 estende la prestazione del Fondo di solidarietà bilaterale a lavoratori di settori specifici (tessile, abbigliamento, calzaturiero, conciario e pelletteria). La misura copre fino a 12 settimane nel 2024 e inizio 2025, con un budget incrementato.

Ulteriori dettagli operativi verranno forniti con circolari future. Le novità mirano a rafforzare il sostegno a lavoratori e famiglie, garantendo una maggiore tutela in ambito occupazionale.

La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti disposizioni in materia di ammortizzatori sociali e sostegno al reddito.

Tra i principali interventi, 70 milioni di euro vengono destinati ai lavoratori di imprese in aree di crisi industriale complessa, per completare piani di recupero occupazionale.

È prevista la proroga e l’ampliamento della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per cessazione di attività.

Misure specifiche riguardano i dipendenti del gruppo ILVA, come l’integrazione salariale per attività di formazione e bonifica e il settore dei call center.

Le imprese strategiche nazionali potranno beneficiare di un ulteriore periodo di CIGS per piani di riorganizzazione complessi.

È prorogato il sostegno al reddito per lavoratori di aziende sequestrate o confiscate. Inoltre, continuano le misure straordinarie per transizioni occupazionali post-crisi aziendale.

Per i lavoratori disoccupati, vengono introdotti nuovi requisiti contributivi per accedere alla NASpI.

Si rafforza, infine, il congedo parentale, con indennità elevata all’80% per tre mesi entro i primi sei anni del bambino (o dall’ingresso in famiglia se il bambino è adottato o in affidamento), a beneficio dei lavoratori dipendenti.