Bonus mamme 2025 Bonus mamme 2025: dall’esonero contributivo parziale della legge di bilancio ai 40 euro mensili erogati dall’INPS del decreto omnibus
Bonus mamme 2025: sgravio contributivo nella legge di bilancio
La legge di bilancio 2025 n. 207/2024 ai commi 219 e 220 ha introdotto un bonus mamme 2025 che siano anche lavoratrici. Il bonus, in base a questa normativa, consiste in un esonero parziale contributivo relativo ai contributi previdenziali a carico delle lavoratrici per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti.
Dal bonus sono esclusi i rapporti di lavoro domestico. Beneficiano del bonus invece:
- le lavoratrici dipendenti;
- le lavoratrici autonome che percepiscono uno dei seguenti redditi: da lavoro autonomo; d’impresa in contabilità ordinaria e semplificata; da partecipazione e che non hanno optato per il regime forfettario.
Per queste lavoratrici autonome iscritte all’assicurazione generale obbligatoria INPS e alla Gestione separata INPS l’esonero è parametro al valore del livello minimo di reddito previsto dall’art. 1, co. 3, della legge n. 233/1990.
Per beneficiare di questo bonus le lavoratrici devono essere mamme di due o più figli. L’esonero contributivo spetta fino al compimento del decimo anno di età del figlio minore.
Dal 2027 il bonus spetta alle lavoratrici madri di tre o più figli fino al compimento del 18°anno di età del figlio minore.
Per il 2025 e il 2026 le mamme lavoratrici che beneficiano di questo bonus sono escluse dal bonus che prevede l’esonero contributivo totale previsto dalla legge di bilancio 2024 n. 213/2023.
Il contributo è condizionato alla titolarità di un reddito o di una retribuzione annua non superiore a 40.000 euro.
Cosa cambia con il decreto omnibus
L’articolo 6 del decreto omnibus n. 95 del 30 giugno 2025, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 149 ha modificato il funzionamento del bonus mamme 2025.
Il bonus, nella sua nuova formulazione, è previsto in favore:
- delle lavoratrici madri dipendenti (esclusi i rapporti di lavoro domestico) e autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie autonome, comprese le casse di previdenza professionali e la gestione separata con due figli e fino al mese del compimento del decimo anno da parte del secondo figlio;
- delle madri lavoratrici dipendenti a tempo non indeterminato (esclusi i rapporti di lavoro domestico) e autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie autonome, comprese le casse di previdenza professionali e la gestione separata con più di due figli e fino al mese di compimento del diciottesimo anno del figlio minore.
Il reddito e la retribuzione annua delle beneficiarie non devono superare i 40.000 euro.
Questo bonus mamme 2025 non prevede alcuno sgravio contributivo, come previsto dalla legge di bilancio, ma il riconoscimento di un importo mensile di 40 euro (a partire dal 1° gennaio 2025) e per ogni mese lavorato che verrà riconosciuto dall’INPS in una soluzione unica di 480 euro.
Le mensilità spettanti a partire dal 1° gennaio 2025 fino alla mensilità di novembre, sono corrisposte a dicembre, in unica soluzione, in sede di liquidazione della mensilità di dicembre 2025. Queste somme non rilevano ai fini della determinazione dell’ISEE.
Il decreto ha modificato anche la decorrenza della sgravio contributivo parziale previsto dal comma 219 della legge di bilancio 2025 n. 207/2024 a partire dal 2026 in favore delle mamme lavoratrici in possesso dei requisiti previsti dalla stessa disposizione.
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