notifiche non perfezionate

Notifiche non perfezionate: aggiornato il PCT Notifiche non perfezionate: il Ministero della Giustizia con una circolare indirizzata al CNF comunica le novità del portale PCT

Notifiche non perfezionate

Per la gestione delle notifiche non perfezionate per cause attribuibili al destinatario sono state pensate nuove funzionalità. Il Ministero della Giustizia le ha introdotte nel portale dedicato agli avvocati, accessibile tramite il sito del Processo Civile Telematico (PCT).

Le modifiche sono state comunicate il 14 novembre 2024 attraverso una circolare della Direzione Generale per i Servizi Informativi Automatizzati (DGSIA) indirizzata al Consiglio Nazionale Forense (CNF).

In particolare, gli avvocati potranno consultare, caricare e ottenere certificazioni relative a queste notifiche.

Il Ministero della Giustizia ha chiesto ai Consigli dell’Ordine degli Avvocati di diffondere queste informazioni in modo capillare, così da garantire che tutti i professionisti possano usufruire delle nuove funzionalità offerte dal portale.

Consultazione delle notifiche non perfezionate

Nella sezione denominata “Notifiche non perfezionate“, gli utenti possono prendere visione ditutte le notifiche incomplete a loro indirizzate. Il sistema consente di effettuare ricerche utilizzando i dati di inserimento e, opzionalmente, il codice fiscale del mittente.
I risultati della ricerca includono:

  • numero identificativo della notifica;
  • dati relativi all’inserimento;
  • codice fiscale del mittente;
  • oggetto della notifica.

È anche possibile scaricare l’atto da notificare e i relativi allegati.

Inserimento di notifiche non consegnate

La sezione “Predisponi notifica” permette invece agli avvocati di inserire notifiche non consegnate a causa di problematiche legate al destinatario. In questa area è necessario fornire alcune informazioni essenziali:

  • codice fiscale del destinatario;
  • oggetto della notifica;
  • documentazione necessaria, tra cui:
    • atto da notificare (in formato PDF o EML);
    • relazione di notifica (in formato PDF);
    • ricevuta di mancata notifica (in formato EML);
    • altri eventuali documenti (massimo tre file, ciascuno fino a 10 MB).

Generazione e consultazione delle certificazioni

Una volta inserita la notifica, il sistema genera automaticamente una certificazione firmata digitalmente, disponibile per il download entro 10 giorni. Questa certificazione costituisce prova della notifica effettuata ed è utilizzabile per il deposito telematico degli atti.

Le notifiche inserite e le relative certificazioni possono essere consultate nella sezione “Notifiche predisposte e certificazioni”. Qui è possibile:

  • cercare le notifiche tramite diversi parametri (data di inserimento, codice fiscale del destinatario, numero di protocollo, oggetto);
  • scaricare i documenti e la certificazione firmata.

Accesso e modalità di autenticazione

L’utilizzo del portale è riservato a specifiche categorie professionali registrate nel Registro Generale degli Indirizzi Elettronici (REGINDE), tra cui Avvocati, Avvocati Enti Pubblici e Cassazionisti.

L’accesso avviene tramite le seguenti modalità di autenticazione:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica);
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
  • ADN (Autenticazione Digitale Nazionale).

 

Leggi anche: Riforma processo civile: ecco i nuovi correttivi

processo civile telematico

Processo civile telematico: nuove regole dal 30 settembre Il processo civile telematico si aggiorna: deposito libero di file, pignoramenti via pec, più spazio per la busta telematica. Le nuove regole in un provvedimento del Mingiustizia

Cambiano le regole del Processo civile telematico

Nuove regole per il processo civile telematico. Il Dipartimento per l’innovazione tecnologica – Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati presso il  Ministero della Giustizia il 7 agosto 2024 ha emanato nuove specifiche tecniche che riguardano il processo civile telematico e che entreranno in vigore da lunedì 30 settembre 2024.

Specifiche processo civile telematico: fonte

Le nuove specifiche tecniche del processo civile telematico attuano le previsioni contenute nell’articolo 34, comma 1 del decreto del Ministro della giustizia n. 44 del 21 febbraio 2011 contenente il regolamento delle regole tecniche per l’adozione, anche nel processo civile, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Depositi telematici di audio e video

Da fine settembre i soggetti autorizzati potranno allegare agli atti depositati telematicamente anche i documenti informatici in formato:

  • audio (.mp3; .flac, .raw; .wav; .aiff; .aife);
  • video (.mp4;. .m4v; .mov; .mpg; .mpeg; .avi);
  • testo (.pdf; .rtf; txt);
  • ipertesto (.xml; .html);
  • posta elettronica (.eml; msg);
  • compresso (.zip; .rar; .arj);
  • immagini (.jpg; .jpeg; .tif; .gif;.dcm).

Busta telematica più grande

La busta telematica raddoppia le dimensioni. Da 30 Mb si passerà quindi a 6o Mb. In questo modo si eviteranno i depositi multipli spesso necessari a causa delle dimensioni dei file.

Depositi telematici: accettazione automatica

Quando gli addetti provvederanno al deposito telematico si attiverà una procedura di accettazione automatizzata. Grazie ad alcuni controlli preliminari il sistema sarà in grado di segnalare la presenza di eventuali problemi suddivisi in tre distinte categorie:

  • Warn: segnalazione che non blocca la procedura;
  • Error: anomalia che blocca il deposito e che richiede l’intervento della cancelleria;
  • Fatal: anomalia che blocca il procedimento e che rappresenta un’anomalia non gestibile o  non gestita.

Sul deposito telematico leggi anche questa interessante nota alla Cassazione n. 16552/2024 “Pec non funzionante: nuovo deposito entro 20 giorni.”

Processo civile telematico: notifica UNEP

Gli avvocati potranno chiedere all’UNEP di provvedere alla notifica telematica a mezzo pec nei confronti del destinatario, semplificando così la procedura di notifica.

Notifica via pec e deposito della relativa prova

Gli avvocati che effettueranno le notifiche a mezzo pec dovranno provvedere poi al deposito dei documenti che dimostrano l’avvenuta operazione depositando l’atto, la ricevuta di consegna e quella di accettazione.

Richiesta copie di atti e documenti

I soggetti non abilitati potranno chiedere il rilascio di copia di atti e documenti per mezzo di un servizio disponibile nel punto  di accesso e sul PST. In questo modo il soggetto interessato potrà individuare il documento o l’atto, pagare e inviare infine la richiesta effettiva della copia. Sarà possibile anche richiedere copie di diverso tipo e in diversi formati alla cancelleria.

L’impossibilità di evadere la richiesta verrà comunicata al richiedente in modo automatico.

Rilascio di copie di atti e documenti

La copia informatica di atti e documenti verrà inviata al richiedente come allegato di un messaggio di posta elettronica certificata.

Attestazione di conformità su documento separato

Nei casi in cui sarà necessario attestare la conformità di una copia informatica l’attestazione andrà inserita in un documento in formato PDF che dovrà contenere la descrizione sintetica del documento e il nome del file. Il soggetto che compirà l’attestazione di conformità lo dovrà quindi firmare con firma digitale o elettronica qualifica.

Leggi anche Il processo telematico non è pronto per audio e video

piattaforma digitale unificata avvocati

PDUA: dal 18 luglio la piattaforma gratis per gli avvocati Cassa Forense mette a disposizione degli iscritti PDUA, la nuova piattaforma cloud appositamente progettata e realizzata per le esigenze degli avvocati

PDUA: la piattaforma digitale unificata degli avvocati

Dal 18 luglio sarà attivo il nuovo servizio pensato su misura degli avvocati. Si tratta della piattaforma digitale unificata (PDUA) offerta gratuitamente a tutti gli iscritti da Cassa Forense.

Cosa si può fare con PDUA

Con PDUA si può:

  • accedere ai dati e ai documenti in qualunque momento e ovunque, da qualsiasi dispositivo, anche smartphone e tablet.
  • fruire di uno spazio personale cloud storage, dove creare, consultare e scaricare i fascicoli, le anagrafiche dei clienti, delle controparti e dei difensori, effettuare ricerche rapide all’interno del sistema grazie ai filtri di ricerca avanzati.
  • gestire il PCT – processo civile telematico: consultare i registri di cancelleria e, con il redattore, compilare gli atti ed effettuarne il deposito, caricando i documenti dal tuo pc oppure dal sistema documentale in cloud.
  • firmare digitalmente, usando i dispositivi personali, leggere e spedire le PEC tramite il client di posta integrato, ricevere le notifiche telematiche e le comunicazioni delle cancellerie giudiziarie.

L’agenda

Per ottimizzare la gestione del tempo, l’agenda di PDUA può essere collegata ai calendari personali esterni e, grazie alla sincronizzazione automatica, avere la visualizzazione giornaliera, settimanale o mensile degli impegni.  L’agenda si sincronizzera’ in automatico anche con i fascicoli personali presenti in Polisweb, rendendo così possibile scadenzare anche le udienze e gli adempimenti del processo civile telematico.

Direttamente da PDUA, tramite link, si può accedere agli altri processi telematici (penale, amministrativo e tributario), ed effettuare il pagamento delle spese di giustizia civili, generando gli avvisi di pagamento agli uffici giudiziari e scaricando le ricevute telematiche.

La vetrina

La piattaforma mette a disposizione delle software house la sezione Marketplace: una vetrina di prodotti di aziende terze che potranno integrare e implementare i servizi offerti.

Info su call center Cassa Forense

A partire dal 18 luglio, data in cui sarà presentato e attivato il servizio gratuito per tutti gli iscritti, il Call center di Cassa Forense (al numero 06.51435340) offre un servizio di assistenza telefonica dedicata per qualsiasi info, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 19, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00.