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Esami avvocati con le vecchie regole e voto più basso Soddisfazione dell'Aiga per il parere favorevole agli emendamenti del Milleproroghe riguardanti gli esami avvocati 2024

esami avvocati

Emendamenti Milleproroghe

Esami avvocati con le vecchie regole e passaggio a un voto minimo più basso. Queste le novità del decreto Milleproroghe in dirittura d’arrivo al Senato, accolte dal plauso dell’AIGA. L’Associazione Italiana Giovani Avvocati, in una nota, infatti, “accoglie con profonda soddisfazione il parere favorevole espresso dalla commissione Affari Costituzionali del Senato agli emendamenti del “Decreto Milleproroghe” riguardanti l’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense, fortemente voluti dalla nostra Associazione”.

Proroga regime transitorio

“Con gli emendamenti – prosegue nella nota AIGA – si prevede la proroga del regime transitorio delle modalità di svolgimento dell’esame di abilitazione alla professione forense anche per l’anno 2025, confermando quelle adottate per le sessioni 2023 e 2024 e mantenendo la modalità speciale di svolgimento dell’esame che prevede una prova scritta (atto giudiziario) e un orale trifasico, già sperimentata con successo nella scorsa sessione.

Voto minimo

Positivo anche il cambiamento del voto minimo per la prova orale, che passa da 105 a 90, come richiesto dall’Associazione.

Stabilità delle modalità d’esame

“Si tratta di una conquista fondamentale per i giovani praticanti avvocati – afferma il presidente nazionale AIGA, Carlo Foglieni –. La stabilità delle modalità d’esame garantirà continuità, certezza e uniformità di trattamento tra i candidati delle diverse sessioni. Questo rappresenta un passo concreto verso la riforma dell’esame di abilitazione attualmente in discussione alla costituente dell’avvocatura istituita presso il Consiglio Nazionale Forense. Un sistema di accesso alla professione chiaro ed equo è essenziale per la crescita della nostra categoria”.

Per il presidente dei Giovani Avvocati, la proroga delle modalità dell’esame di abilitazione e il passaggio del voto minimo da 105 a 90 è un “risultato significativo, frutto di un impegno costante e della determinazione con cui AIGA ha portato avanti le istanze della giovane avvocatura, garantendo un futuro più solido e giusto per chi si affaccia alla professione legale”.

 

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