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Revoca delle dimissioni: come annullare la rinuncia al lavoro Hai dato le dimissioni e ci hai ripensato? Scopri come revocare le dimissioni, entro quanto tempo farlo, a chi comunicarlo e quali norme regolano la procedura.

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Che cos’è la revoca delle dimissioni

La revoca delle dimissioni è la possibilità riconosciuta al lavoratore di annullare la propria decisione di cessare il rapporto di lavoro, tornando quindi alla condizione originaria. Si tratta di una tutela importante, che consente di rimediare a dimissioni presentate in modo affrettato o in momenti di difficoltà.

Normativa di riferimento

La materia è disciplinata principalmente:

  •  dall’art. 26 del D.Lgs. n. 151/2015, che ha introdotto la procedura telematica obbligatoria per evitare abusi e garantire certezza alla volontà del lavoratore;
  • dalla Circolare Ministero del Lavoro n. 12/2016, che ha chiarito le modalità operative della procedura telematica.

Entro quanto tempo si possono revocare le dimissioni

La legge stabilisce un termine ben preciso: la revoca deve avvenire entro 7 giorni dalla data in cui le dimissioni sono state inviate tramite la procedura telematica.

Questo termine è perentorio: una volta decorso, il recesso diventa definitivo e non potrà più essere ritirato, salvo casi eccezionali (ad esempio dimissioni viziate da dolo o violenza).

Come si revocano le dimissioni

La revoca segue lo stesso iter delle dimissioni: deve essere effettuata esclusivamente online, utilizzando la piattaforma del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Ecco i passaggi principali:

  1. accedere al portale Cliclavoro con SPID, CIE o CNS;
  2. compilare il modulo telematico di revoca delle dimissioni;
  3. confermare e inviare la revoca.
  4. il sistema genera un documento con data e protocollo che certifica l’operazione.

Revoca delle dimissioni: a chi si comunica

La revoca telematica viene trasmessa automaticamente:

  • al datore di lavoro, che riceve notifica ufficiale;
  • alla Ispettorato territoriale del lavoro competente.

Non è quindi necessario inviare ulteriori comunicazioni cartacee o via PEC, salvo casi particolari previsti dal contratto collettivo o accordi aziendali.

Cosa succede dopo la revoca delle dimissioni

Se la revoca è presentata nei termini e in modo corretto, le dimissioni perdono efficacia e il rapporto di lavoro prosegue senza interruzioni. Il datore di lavoro non può opporsi, poiché si tratta di un diritto del lavoratore previsto dalla legge.

Attenzione: se sono già stati presi accordi per l’uscita anticipata o pagato il preavviso sostitutivo, sarà necessario regolare eventuali aspetti economici.

Consigli utili

  • Verifica sempre la data di invio delle dimissioni: i 7 giorni decorrono da quel momento.
  • Utilizza il modulo di revoca ufficiale disponibile sul sito del Ministero del Lavoro;
  • Conserva la ricevuta di avvenuta revoca come prova.
  • In caso di dubbi o problemi, è consigliabile rivolgersi a un consulente del lavoro o al sindacato di categoria.

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