La messa in mora Messa in mora: cos’è, quali sono i suoi requisiti, normativa di riferimento, procedura di messa in mora e fac-simile
Cos’è la messa in mora del debitore
La messa in mora è un atto formale con cui il creditore sollecita il debitore ad adempiere a un’obbligazione. Questo atto è disciplinato dall’art. 1219 del Codice Civile e rappresenta un passaggio fondamentale prima di avviare azioni legali per il recupero del credito.
Si tratta in sostanza di una diffida scritta che il creditore invia al debitore per richiedere il pagamento di una somma dovuta o l’adempimento di una prestazione.
Lo scopo della messa in mora
Essa ha lo scopo di:
- costituire formalmente in mora il debitore;
- interrompere la prescrizione del credito;
- creare le basi per il risarcimento dei danni derivanti dal ritardo.
La Corte di Cassazione nella sentenza n. 18631/2021 ha stabilito che, per interrompere la prescrizione tramite la costituzione in mora (art. 1219 c.c.), è sufficiente una comunicazione scritta che manifesti chiaramente la volontà del creditore di ottenere il pagamento, senza necessità di formule o adempimenti specifici. Tale comunicazione deve identificare il debitore e contenere una richiesta esplicita di adempimento. La Corte ha inoltre sottolineato che i giudici di merito devono verificare se la frase “Attendo pertanto il pagamento di quanto sopra accertato” costituisca una semplice sollecitazione o una vera e propria intimazione di pagamento.
Di recente, sempre in relazione alla forma e ai requisiti della lettera messa in mora la Corte di Cassazione con la sentenza n. 2335/2024 ha chiarito che la sottoscrizione è un requisito imprescindibile per l’atto di costituzione in mora, poiché ne determina la validità e l’efficacia interruttiva della prescrizione. Essendo un atto giuridico unilaterale recettizio, a contenuto dichiarativo, richiede la forma scritta “ad validitatem”, e la firma del creditore attesta la paternità della dichiarazione. La mancanza di sottoscrizione rende l’atto inidoneo a produrre gli effetti giuridici previsti dall’art. 2943, comma 4, c.c., e tale carenza non può essere sanata successivamente con condotte che tentino di attribuire efficacia retroattiva all’atto.
Requisiti
Affinché la messa in mora sia valida, deve contenere i seguenti elementi:
- dati delle parti (creditore e debitore);
- descrizione chiara dell’obbligazione (importo del debito o prestazione dovuta);
- termine per l’adempimento (generalmente 15 giorni);
- avviso delle conseguenze legali in caso di mancato pagamento;
- firma del creditore o del suo rappresentante legale.
Normativa di riferimento
L’art. 1219 c.c. stabilisce che la messa in mora è necessaria per rendere esigibile il credito, salvo i casi in cui:
- l’obbligazione derivi da un fatto illecito;
- il debito sia già scaduto e il debitore abbia dichiarato di non voler pagare;
- il termine di pagamento sia essenziale per il contratto.
Procedura
La procedura prevede i seguenti passaggi:
- redazione della lettera completa di tutti gli elementi essenziali sopra indicati;
- invio della lettera al debitore tramite raccomandata A/R o PEC (Posta Elettronica Certificata);
- attesa della risposta: il debitore ha un termine per adempiere (generalmente 15 giorni). Trascorso questo periodo senza pagamento, il creditore può:
- intraprendere un’azione legale nelle forme ordinarie;
- richiedere un decreto ingiuntivo, in presenza dei presupposti richiesti dalla legge per il procedimento monitorio.
Se il debitore non paga dopo la messa in mora
Se il debitore non provvede al pagamento, il creditore può agire legalmente attraverso:
- la procedura per decreto ingiuntivo per ottenere il pagamento velocemente;
- il pignoramento di beni mobili, immobili o conti correnti;
- l’azione di risarcimento danni causati dal ritardo nell’adempimento.
Fac-simile di lettera di messa in mora
Oggetto: Messa in mora per mancato pagamento
Spett.le [Nome del debitore], Con la presente, la sottoscritta [Nome e cognome del creditore], residente in [Indirizzo], la invita formalmente a provvedere al pagamento della somma di [Importo dovuto] entro e non oltre [Termine per il pagamento].
Il debito deriva da [Descrizione del motivo del credito, es. fattura n. XYZ del XX/XX/XXXX].
Decorso inutilmente il termine, mi vedrò costretto ad agire per il recupero del credito, con aggravio di spese legali a suo carico.
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