Cosa sono i fringe benefit
I fringe benefit rappresentano un insieme di utilità e beni corrisposti dal datore di lavoro al dipendente in aggiunta alla retribuzione ordinaria. Si tratta di una componente importante del welfare aziendale, finalizzata a migliorare il benessere dei lavoratori e a incentivare la produttività.
Il termine fringe benefit indica letteralmente i “benefici accessori” concessi ai lavoratori. Rientrano in questa categoria, a titolo esemplificativo:
- l’uso promiscuo dell’autovettura aziendale (anche per fini personali);
- i buoni acquisto e i buoni carburante;
- i dispositivi tecnologici aziendali utilizzabili fuori dall’orario di lavoro;
- la concessione di alloggi;
- i prestiti agevolati;
- l’assistenza sanitaria integrativa.
Il trattamento fiscale di questi benefici è disciplinato principalmente dall’art. 51 del D.P.R. n. 917/1986 (TUIR), che stabilisce i criteri di valutazione e tassazione.
Normativa vigente
Ai sensi dell’art. 51, comma 3, TUIR, i fringe benefit concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente per il valore normale dei beni o servizi erogati, con alcune soglie di esenzione che variano in base alla normativa di volta in volta emanata.
In via ordinaria, il limite di esenzione è pari a 258,23 euro annui per ciascun dipendente; tuttavia, normative emergenziali e leggi di bilancio hanno spesso innalzato temporaneamente tale soglia. Ad esempio, la Legge di Bilancio 2024 e i successivi interventi normativi hanno previsto limiti maggiorati per i lavoratori con figli a carico.
Per determinare il valore dei fringe benefit:
- si utilizza il criterio del valore normale ai sensi dell’art. 9 TUIR;
- per l’uso dell’auto aziendale (veicoli immatricolati dal 1à luglio 2020 fino al 31.12.2024) concessa ad uso promiscuo si applicano criteri forfetari in funzione delle emissioni di CO₂ e delle tabelle ACI pubblicate annualmente (vedi il sito dell’ACI: aci.it).
A chi spettano i fringe benefit
I fringe benefit possono essere riconosciuti a:
- lavoratori subordinati;
- collaboratori coordinati e continuativi, se previsto dal contratto;
- dirigenti, quadri e personale direttivo.
La concessione non è obbligatoria, ma costituisce una facoltà del datore di lavoro, spesso regolata da contratti collettivi, contratti individuali o piani di welfare aziendale. I benefici devono comunque avere una finalità retributiva o di incentivazione e devono risultare da apposita documentazione aziendale.
Come si ottengono
L’erogazione dei fringe benefit avviene attraverso diverse modalità:
- consegna diretta del bene o servizio (ad es. auto aziendale),
- accredito di buoni spesa o voucher,
- pagamento di servizi per conto del dipendente (ad esempio le bollette o le rette scolastiche, ove previsto).
Il datore di lavoro deve tenere idonea documentazione per dimostrare la natura e il valore dei benefit erogati, ai fini fiscali e contributivi. La valorizzazione viene indicata nella certificazione unica (CU) rilasciata annualmente al lavoratore.
Regole e novità 2025
La legge di bilancio 2025 ha introdotto e confermato alcune novità in materia di Fringe benefit.
Modificato dal 1° gennaio 2025, il fringe benefit per le auto aziendali in uso promiscuo. Il valore imponibile si calcola sul 50% del costo chilometrico ACI per 15.000 km annui, meno eventuali trattenute al dipendente. Questa percentuale è però ridotta: al 10% per i veicoli completamente elettrici e al 20% per gli ibridi plug-in. L’obiettivo è incentivare l’adozione di veicoli a basse emissioni, penalizzando le auto tradizionali con una tassazione sul fringe benefit più elevata rispetto al passato. Le tabelle ACI continueranno a essere il riferimento per i costi chilometrici.
Nuova agevolazione valida solo per il 2025: i datori di lavoro possono erogare o rimborsare fino a 5.000 euro annui per i canoni di locazione e le spese di manutenzione di immobili affittati da nuovi dipendenti a tempo indeterminato. Per beneficiare di questa esenzione fiscale, i dipendenti devono essere assunti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, avere un reddito 2024 non superiore a 35.000 euro e trasferirsi in una nuova residenza distante oltre 100 km dalla precedente. Queste somme, esenti fiscalmente, saranno considerate ai fini ISEE e per l’accesso a prestazioni previdenziali e assistenziali.
La legge di bilancio 2025 proroga fino al 2027 due diverse soglie di esenzione fiscale:
- per i dipendenti con figli a carico: il limite esente è 2.000 euro annui;
- per i dipendenti senza figli a carico: il limite è di 1.000 euro annui (rispetto al precedente limite ordinario di 258,23 euro).
Vantaggi dei fringe benefit
I fringe benefit offrono numerosi vantaggi sia per il lavoratore sia per il datore di lavoro:
- incremento del potere d’acquisto del dipendente;
- maggiore motivazione e fidelizzazione;
- risparmi fiscali e contributivi, nei limiti di legge;
- miglioramento del clima aziendale.
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