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Separazione delle carriere: primo sì alla Camera Approvato in Commissione il disegno di legge sulla riforma della Giustizia sulla divisione delle carriere della magistratura requirente e giudicante

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Ok della Commissione Affari Costituzionali

Il disegno di legge sulla separazione delle carriere il 3 dicembre 2024 è stato approvato dalla Commissione affari costituzionali della Camera, che ha concluso l’esame degli emendamenti presentati, respingendoli tutti.

Il disegno di legge costituzionale di riforma che contiene le “Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare” è quindi quello approvato dal Cdm il 29 maggio 2024.

Il testo del ddl, composto da otto articoli, interviene sugli articoli 87, 102, 104, 105, 106, 107 e 110 della Costituzione disponendo la separazione delle carriere dei magistrati, introducendo un sistema di sorteggio per la componente laica del CSM e istituendo l’Alta Corte per giudicare gli errori dei magistrati.

La riforma verrà discussa in Aula alla fine della prima settimana di dicembre.

Separazione delle carriere

Il primo punto della riforma, che la magistratura non ha accolto con favore, dispone la separazione delle carriere. La modifica prevede che i magistrati requirenti non possano passare al ruolo della magistratura giudicante e viceversa.

Indipendenza della magistratura requirente

La separazione delle carriere mira anche a garantire la piena indipendenza della magistratura requirente da qualsiasi tipo di influenza e di interferenza da parte del Governo e da parte di altri poteri, al pari della magistratura giudicante.

Cambia la composizione del CSM

La riforma interviene anche sulla composizione del Consiglio Superiore della Magistratura. Il CSM  verrà diviso in due sezioni, una dedicata ai magistrati requirenti e una ai magistrati giudicanti, presiedute entrambe dal Presidente della Repubblica.

Nomina della componente laica del CSM

La componente laica del CMS, costituita attualmente dai membri eletti dal Parlamento, verrà nominata per sorteggio, sempre con la finalità di garantire la piena indipendenza e imparzialità del Consiglio Superiore della Magistratura.

Istituita l’Alta Corte

Per giudicare gli illeciti disciplinari dei magistrati viene istituita l’Alta Corte, che si va a sostituire in questo modo al Consiglio Superiore della Magistratura.

Critiche e plausi

All’indomani dell’approvazione non mancano critiche, ma anche manifestazioni di approvazione per il testo della riforma.

Il M5S critica duramente l’approvazione della separazione delle carriere in Commissione Affari Costituzionali, definendola un piano orchestrato dal centrodestra per indebolire la magistratura e sottrarre autonomia ai pubblici ministeri. Secondo i parlamentari pentastellati, il ministro Nordio persegue un modello simile a quello inglese, dove la Polizia non dipende dai magistrati, rendendola invece soggetta ai ministeri competenti. Temono che la riforma porti alla subordinazione della giustizia alla politica, con il rischio di retrocessioni e trasferimenti per dirigenti scomodi. Il Movimento infine accusa il governo Meloni di smascherare un piano di contro-riforma costituzionale che mina l’indipendenza della magistratura e il coordinamento delle indagini.

Diverso invece il pensiero del centro destra. I deputati Tommaso Calderone e Paolo Emilio Russo, sottolineando l’importanza di questo traguardo, evidenziano come l’approvazione della separazione delle carriere, segni un passo storico verso una giustizia più efficiente e imparziale. La riforma, sostenuta da Forza Italia sin dalla sua nascita e inserita tra le priorità del programma elettorale del centrodestra, è stata realizzata senza intenti punitivi e con massimo rispetto per il lavoro della magistratura. Dopo oltre un anno di confronti e audizioni, il risultato testimonia l’impegno a consegnare a fine legislatura un’Italia profondamente rinnovata.

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