Decreto Fiscale 2025: quali novità
Pubblicato sulla G.U. del 17 giugno 2025 il decreto fiscale n. 84/2025, in vigore dal giorno successivo 18 giugno 2025. Il provvedimento introduce diverse novità in vari settori. Vediamo le più importanti.
Le modifiche principali
Il decreto fiscale 2025 prevede le seguenti modifiche:
- Saranno deducibili le spese per vitto, alloggio e trasporto purché sostenute nel territorio italiano con mezzi di pagamento tracciabili. Le spese sostenute all’estero invece non richiederanno pagamenti tracciabili perla deducibilità.
- I rimborsi delle spese sostenute in Italia per, vitto alloggio, trasporto e viaggio saranno inclusi invece nel reddito imponibile da lavoro autonomo se non sono saranno sostenuti con mezzi di pagamento tracciabili.
- Gli interessi e i proventi derivanti dall’esercizio di arti e professioni non saranno considerati redditi di lavoro autonomo, ma di capitale.
- Il decreto ha eliminato il riferimento alle società collegate nel calcolo della deduzione fiscale per le nuovi assunzioni, al fine di determinare il reddito di impresa.
- Per i soggetti Isa che aderiscono al regime di vantaggio e per i forfettari previsto lo spostamento del primo acconto 2025 e del saldo 2024 al 21 luglio e al 20 agosto 2025.
- Ampliato il regime del reverse charge alle imprese che si occupano di logistica e di trasporto, previa approvazione UE.
- Nuove regole per la determinazione del reddito in caso di partecipazioni in associazioni e società artistiche o professionali.
- Semplificata la riduzione delle perdite riportabili, basandosi ora su un criterio più diretto: il doppio della somma dei conferimenti e versamenti effettuati negli ultimi 24 mesi, eliminando il riferimento al patrimonio netto. Questa nuova logica si applica anche alle fusioni, dove la riduzione delle perdite riportabili seguirà lo stesso criterio.
- Le società conferitarie applicheranno regole simili a quelle delle beneficiarie di scissioni, basandosi sul patrimonio netto dell’ultimo bilancio. Sono state inoltre eliminate restrizioni legate ai conferimenti d’azienda, semplificando i trasferimenti di partecipazioni.
- La disciplina fiscale delle società estere controllate (CFC) viene allineata agli standard internazionali di tassazione minima globale. A partire dal 1° luglio 2025, lo split payment non si applicherà più alle società quotate FTSE-MIB per le operazioni fatturate.
- Più tempo per le aliquote Imu 2025. Entro il 15 settembre 2025, i Comuni potranno approvare le delibere con il prospetto delle aliquote, anche se in ritardo rispetto alla scadenza del 28 febbraio 2025 o se non avevano elaborato il prospetto tramite l’applicazione informatica.
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