Ecobonus auto: come ottenerlo Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che prevede i nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti nel 2024
Ecobonus auto basse emissioni: decreto in GU
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 121 del 25 maggio 2024 è stato pubblicato il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 20 maggio, che ha provveduto alla rimodulazione degli incentivi per l’acquisto dei veicoli a basse emissioni inquinanti.
Ecobonus veicoli: a chi spetta
Dalla fase di entrata in vigore del decreto ed entro il 31 dicembre 2024 gli incentivi vengono riconosciuti ai seguenti soggetti e alle seguenti condizioni:
- alle persone fisiche e giuridiche al di fuori di coloro che esercitano attività con codice ATECO 45.10.0 che acquistano, anche con contratto di locazione finanziaria, e immatricolano in Italia veicoli di categoria M1 nuovi e omologati in una classe non inferiore a Euro 6 con immissioni comprese nella fascia 0-20 g/km di CO2 al prezzo pari o inferiore a 35.000 euro, Iva esclusa, l’incentivo è pari a 6000 euro. Spettano ulteriori 5000 euro se contestualmente viene rottamato un veicolo omologato in una classe da euro 0 a euro 2, ulteriori 4000 eur se viene rottamato un veicolo omologato nella classe euro 3, ulteriori euro 3000 se viene rottamato un veicolo omologato nella classe euro 4;
- alle persone fisiche e giuridiche, escluse quelle che esercitano attività con codice ATECO 11.0, che acquistano, anche con contratto di leasing e immatricolano in Italia veicoli di categoria M1 nuovi e omologati in una classe non inferiore a Euro 6, con emissioni comprese tra 21-60 g/km di CO2, con prezzo pari o inferiore a 45.000 euro IVA esclusa, l’incentivo è di euro 4.000 a cui si sommano ulteriori euro 4.000 se contestualmente viene rottamato un veicolo omologato in una classe da Euro 0 a Euro 2, o ulteriori euro 2.000 se il veicolo rottamato è omologato nella classe Euro 3, o di ulteriori euro 1.500 se il veicolo rottamato è omologato nella classe Euro 4;
- alle persone fisiche che acquistano, anche in leasing e immatricolano in Italia veicoli di categoria M1 nuovi e omologati in una classe non inferiore a Euro 6, con emissioni comprese nei valori 61-135 g/km di CO2, al prezzo di listino pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa, il contributo è di euro 3.000 se contestualmente viene rottamato un veicolo omologato in una classe da Euro 0 a Euro 2, o di euro 2.000 se viene rottamato un veicolo omologato nella classe Euro 3 o di euro 1.500 se viene rottamato un veicolo omologato nella classe Euro 4;
- alle persone fisiche e giuridiche, escluse quelle che svolgono attività con codice ATECO 40.1, che acquistano, anche in leasing e immatricolano in Italia veicoli elettrici nuovi appartenenti alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e il contributo è pari al 30% del prezzo di acquisto, fino a euro 3.000. Il contributo e’ invece del 40% del prezzo di acquisto, fino 4.000 euro, qualora venga consegnato per la rottamazione un veicolo di categoria euro 0, 1, 2 o 3 di cui il beneficiario e’ proprietario o intestatario da almeno 12 mesi o di cui sia intestatario o proprietario, da almeno dodici mesi, un familiare convivente;
- alle piccole e medie imprese che svolgono attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi che acquistano, anche in leasing, e immatricolano in Italia veicoli commerciali di categoria N1 e N2 nuovi, spetta un contributo differenziato in base alla massa totale a terra e all’alimentazione del veicolo, secondo la tabella allegata. Per i veicoli commerciali di categoria N1 e N2 ad alimentazioni alternative (CNG-GPL mono e bifuel, Ibrido) e tradizionali, il riconoscimento del contributo e’ subordinato rottamazione contestuale di un veicolo della stessa categoria omologato in una classe fino a Euro 4. Il 25% delle risorse dedicate a questi veicoliè destinato all’acquisto di veicoli esclusivamente elettrici;
- alle persone fisiche che acquistano, anche in leasing, veicoli usati di categoria M1, di prima immatricolazione in Italia, che non hanno beneficiato degli incentivi previsti dalla legge n. 145/2018, dalla legge n. 178/2020 e dal DpCm del 6 aprile 2022, omologati in una classe non inferiore a Euro 6, con emissioni fino a 160 g/km di CO2, con prezzo non superiore a 25.000 euro, il contributo è di euro 000 se contestualmente viene rottamato un veicolo della stessa categoria, omologato in una classe fino a Euro 4, di cui l’acquirente o un familiare convivente siano proprietari o intestatari da almeno 12 mesi;
- alle persone fisiche con contratto di noleggio a lungo termine per la locazione di durata non inferiore a 3 anni di uno dei veicoli di cui ai primi tre punti è riconosciuto un contributo, nei limiti degli stanziamenti Un decreto del Ministero delle imprese e del made in Italy, che verrà adottato entro 120 giorni dalla entrata in vigore del presente decreto, individuerà l’entità del contributo, i criteri e le modalità per beneficiarne;
- per i veicoli di categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e, nuovi, che non beneficiano della incentivazione prevista al punto 4, omologati in una classe non inferiore a Euro 5, ma che godono di uno sconto pari almeno al 5% del prezzo di acquisto, il contributo è pari al del 40% del prezzo d’acquisto, fino euro 2.500 se contestualmente viene rottamato un veicolo di categoria euro 0, 1, 2 o 3 o che sia stato oggetto di ritargatura obbligatoria come previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 2 febbraio 2011.
Maggiorazioni: veicoli MI, licenze taxi e noleggio
L’articolo 3 del decreto prevede per i soggetti di cui ai punti A e B dell’articolo 2 un aumento del 25% del contributo se l’acquirente è una persona fisica con un ISEE inferiore a 30.000 euro. Detto contributo è riconosciuto anche quando la persona fisica contestualmente rottami un veicolo omologato nella classe euro 5. Il contributo per l’ipotesi di cui al punto A è pari a 8000 euro, per l’ipotesi di cui al punto B è di euro 5000.
L’articolo quattro prevede invece una maggiorazione del contributo per l’acquisto di veicoli di categoria M1 da parte di soggetti che siano titolari di licenze di taxi e di soggetti autorizzati al servizio di noleggio con conducente. Contributi particolari vengono riconosciuti a chi installa impianti a GPL e metano per autotrazione su veicoli appartenenti alla categoria M1.