Spese straordinarie figli, le linee guida del tribunale di Milano Il Tribunale di Milano aggiorna le regole sulle spese straordinarie dei figli in caso di separazione o divorzio. Cosa include l’assegno di mantenimento, quando serve l’accordo tra genitori e le novità per i figli con disabilità
Spese straordinarie figli: nuove regole
Il Tribunale di Milano, in collaborazione con la Corte d’appello, l’Ordine degli avvocati e l’Osservatorio sulla giustizia civile, ha aggiornato nel 2025 le linee guida per la gestione delle spese straordinarie dei figli in caso di separazione o divorzio. Le indicazioni riguardano i figli minori, i maggiorenni non economicamente autosufficienti e quelli con disabilità, e hanno lo scopo di ridurre i conflitti tra genitori, promuovendo chiarezza e uniformità.
Le nuove regole definiscono cosa è incluso nell’assegno di mantenimento e quali spese richiedono l’accordo tra genitori separati. Previsti chiarimenti per le spese relative ai figli con disabilità e tempi certi per il rimborso. Obiettivo: ridurre i conflitti familiari e tutelare meglio i figli.
Vediamo nel dettaglio:
Cosa copre l’assegno di mantenimento
L’assegno di mantenimento comprende tutte le spese ordinarie, quali:
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vitto;
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abbigliamento ordinario (inclusi i cambi stagione);
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spese per la casa (affitto, utenze, condominio);
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materiale scolastico ricorrente;
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medicinali da banco.
Quando è difficile per il genitore convivente ottenere il consenso dell’altro o il rimborso delle spese, l’assegno può comprendere anche voci normalmente considerate straordinarie.
Spese straordinarie: quando serve il consenso
Le spese che richiedono l’accordo preventivo tra i genitori devono essere documentate e riguardano, ad esempio:
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cure dentistiche, oculistiche, omeopatiche e psicologiche private;
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tasse scolastiche per istituti privati, corsi extra universitari e master;
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attività extrascolastiche (lingue, sport, musica, viaggi di studio, patente, cellulare).
Spese straordinarie senza necessità di accordo
Sono ammesse senza consenso preventivo, ma sempre documentate:
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visite specialistiche prescritte dal medico;
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ticket e farmaci prescritti;
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tasse scolastiche pubbliche, libri, dotazione informatica;
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mensa scolastica, trasporti pubblici;
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baby sitter fino alla scuola media, doposcuola, centri estivi.
Disposizioni specifiche per i figli con disabilità
Le nuove linee guida si adeguano al D.Lgs. n. 62/2024, prevedendo che non richiedano accordo spese come:
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presidi sanitari, ausili per la deambulazione;
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supporti nutrizionali o abbigliamento su misura;
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assistenza domiciliare;
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attività sportive e centri diurni;
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veicoli adattati, patente e assicurazione;
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cani guida.
Procedura per la richiesta e il rimborso
Il genitore che richiede una spesa straordinaria soggetta ad accordo deve ricevere eventuale dissenso motivato per iscritto entro 10 giorni; in assenza, si presume il consenso.
Le spese anticipate devono essere documentate e trasmesse all’altro genitore entro 30 giorni, il quale è tenuto al rimborso entro i successivi 15 giorni.
Quando una spesa supera il 10% del reddito netto mensile di uno dei genitori, essa va sostenuta da entrambi, secondo le percentuali previste dall’accordo o stabilite dal giudice.