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Bonus biciclette: la guida Bonus biciclette 2025: cos’è, come funziona, requisiti necessari per fare domanda, come richiederlo, come trovare i bandi attivi

Cos’è il Bonus biciclette 2025

Il Bonus biciclette 2025, anche noto come incentivo mobilità sostenibile, è una misura volta a favorire l’acquisto di bici tradizionali, e-bike e cargo bike da parte di cittadini e imprese, nell’ottica di una mobilità urbana più ecologica ed efficiente. Questo contributo economico mira a ridurre l’inquinamento, il traffico urbano e a incentivare stili di vita salutari.

Il bonus bici è un’agevolazione economica che può consistere in:

  • un rimborso parziale sulla spesa sostenuta per l’acquisto;
  • un credito di imposta;
  • oppure un contributo diretto calcolato come percentuale sul prezzo del mezzo acquistato.

A seconda della Regione o Comune, possono essere attivati ulteriori bandi locali con condizioni specifiche.

La normativa di riferimento

Il bonus biciclette nazionale è stato originariamente introdotto con il Decreto Rilancio (D.L. 19 maggio 2020, n. 34), art. 229, convertito in L. 17 luglio 2020, n. 77, come misura emergenziale in seguito alla pandemia da COVID-19. Il successo dell’iniziativa ha portato a successive estensioni e nuove edizioni, anche a livello regionale e comunale.

Nel 2025, il bonus bici non è previsto in forma unitaria a livello nazionale, ma è attivo tramite iniziative regionali, comunali e fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), con variazioni significative da territorio a territorio.

A chi spetta il bonus biciclette

Il Bonus biciclette 2025 può essere richiesto da:

  • persone fisiche residenti in Italia;
  • famiglie a basso reddito (in alcuni casi con limiti ISEE);
  • aziende e partite IVA che acquistano bici cargo o mezzi a pedalata assistita per uso professionale o consegne;
  • residenti in comuni che attivano bandi locali per la mobilità sostenibile;
  • soggetti che rottamano un vecchio veicolo inquinante (in base al singolo bando).

I requisiti variano in base all’ente che eroga il contributo (Ministero dell’Ambiente, Regioni, Comuni, o enti locali), pertanto è essenziale consultare il sito dell’ente di appartenenza.

Cosa si può acquistare con il bonus bici

L’incentivo può essere utilizzato per acquistare:

  • bici muscolari (tradizionali);
  • bici elettriche o a pedalata assistita (e-bike);
  • bici cargo, anche a uso professionale;
  • accessori per la mobilità ciclabile (solo se previsti dal bando);
  • in alcuni casi, anche monopattini elettrici, handbike o mezzi per persone con disabilità.

Il mezzo deve essere nuovo, conforme alla normativa europea e acquistato presso rivenditori autorizzati.

Qual è l’importo del bonus

L’importo del Bonus bici 2025 varia in base al tipo di incentivo attivato:

  • contributo percentuale del prezzo, con tetti massimi stabiliti (es. Euro 500 – Euro 1.000);
  • credito di imposta (es. fino a Euro 750 detraibili dalla dichiarazione dei redditi, se previsto da leggi statali);
  • bonus rottamazione per chi dismette un vecchio veicolo inquinante.

Per il bonus e-bike 2025, alcune Regioni e Comuni (es. Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Bologna, Firenze) hanno già pubblicato o stanno predisponendo bandi con importi che variano da Euro 200,00 a Euro 1.500,00 in funzione del modello, della finalità (uso personale o professionale) e della disponibilità del fondo.

Come ottenere il bonus biciclette 

Le modalità per richiedere il Bonus biciclette cambiano a seconda dell’ente erogatore. Generalmente, la procedura prevede:

  1. Registrazione sul portale dedicato del Ministero dell’Ambiente (se nazionale) o della Regione/Comune;
  2. Inserimento della domanda online, con:
    • copia del documento d’identità;
    • codice fiscale;
    • ISEE (se richiesto);
    • fattura o scontrino parlante;
    • eventuale dichiarazione di rottamazione del veicolo inquinante.

Alcuni bandi prevedono l’invio prima dell’acquisto (prenotazione del contributo), altri consentono di chiedere il rimborso dopo l’acquisto.

Attenzione: i fondi sono spesso limitati e distribuiti secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino a esaurimento.

Dove trovare bandi attivi

Per sapere se il tuo Comune o Regione ha attivato il bonus biciclette:

  • consulta il sito ufficiale del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica;
  • accedi ai siti istituzionali delle Regioni e dei Comuni;
  • verifica eventuali bandi su Decathlon, LaBicicletteria.eu, o piattaforme specializzate in mobilità sostenibile;
  • chiedi informazioni presso CAF, patronati o rivenditori autorizzati.

 

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decreto ambiente

Decreto Ambiente: cosa prevede la legge Dalla semplificazione della VIA alla siccità sino alla promozione dell'economia circolare ecco tutte le novità del Decreto Ambiente convertito in legge in vigore dal 17 dicembre 2024

Decreto Ambiente: in vigore la legge

Il Decreto Ambiente, diventato legge dopo che il 10 dicembre il ddl di conversione ha ricevuto l’ok definitivo della Camera con 141 voti a favore, 80 contrari e 3 astenuti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 dicembre per entrare in vigore il 17 dicembre 2024.

La nuova legge (n. 191/2024) rafforza la tutela delle acque per intervenire contro i fenomeni crescenti di siccità, modifica i sistemi dei gestione degli imballaggi e dei rifiuti, così come disciplinati dal Codice dell’Ambiente e promuove l’economia circolare.

Questi sono solo alcuni dei temi affrontati dalla legge di conversione del decreto contenente “Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico”.

Testo Unico Ambiente

Il testo va a riformare il TUA, il Testo Unico Ambiente, che racchiude le principali norme in materia di tutela ambientale e gestione dei rifiuti. La legge entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.

Vai al testo coordinato del decreto Ambiente e della legge n. 191/2024

Le misure del DL Ambiente

Le misure introdotte, in base alle volontà espresse dal Governo nel comunicato del 10 ottobre 2024 hanno lo scopo di semplificare i procedimenti relativi alle valutazioni ambientali, dare impulso alle bonifiche e al contrasto al dissesto idrogeologico, rafforzare la tutela delle acque e promuovere leconomia circolare”.

Il testo, modificato nel corso del passaggio in Senato:

  • modifica la normativa in materia di valutazione ambientale condizionando la verifica di assoggettabilità alla VIA, in relazione ai progetti di competenza statale e regionale alle regole del decreto legislativo che si occupa della disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • sancisce che il rilascio dell’AIA ossia della Autorizzazione Integrata ambientale spetti al direttore generale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica;
  • affida a un decreto il compito di definire progetti strategici per raggiungere gli obiettivi del PNIEC;
  • in presenza di esigenze contingenti motivate si consente l’assegnazione dei progetti spettanti alla Commissione tecnica PNRR-PNIEC alla Commissione tecnica VIA-VAS;
  • per i progetti di produzione di energia da fonte fotovoltaica, solare termodinamica, a biomassa, a biogas e di produzione di biometano, il proponente del provvedimento di VIA deve allegare una dichiarazione sostitutiva di certificazioni o di atto di notorietà che attesti la legittima disponibilità della superficie su cui realizzare l’impianto;
  • il Ministero della difesa potrà definire un programma di interventi per la transizione energetica di siti, infrastrutture e dei beni del demanio militare presenti sul territorio nazionale e disciplinare l’eventuale procedimento di valutazione o autorizzazione ambientale del programma o dei singoli interventi;
  • vieta la concessione dei permessi di ricerca e di concessioni di coltivazione di idrocarburi liquidi sul territorio nazionale e nel mare, fatte salve specifiche eccezioni;
  • previene i fenomeni siccitosi e prevede la realizzazione interventi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque;
  • promuovere leconomia circolare, anche attraverso la modifica della legge n. 60 del 2022, che contiene disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne;
  • incentiva le operazioni di recupero dei rifiuti e di riutilizzo dei materiali di prossimità provenienti dalla realizzazione degli interventi relativi al tunnel sub-portuale e alla diga foranea di Genova;
  • consente il raggiungimento, entro le scadenze previste, degli obiettivi PNRR di bonifica e riqualificazione dei siti orfani;
  • istituisce una struttura di supporto al Commissario straordinario per l’attuazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito di bonifica di interesse nazionale (SIN) di Crotone – Cassano e Cerchiara;
  • prevede misure finalizzate ad attuare interventi per difendere il suolo e mitigare il dissesto idrogeologico;
  • Introduce disposizioni per le amministrazioni operanti nei settori dell’ambiente e della sicurezza energetica (SNPA, ISPRA, ISIN) e garantisce le funzionalità del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

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