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IMU: guida breve all’Imposta Municipale Unica IMU, imposta municipale unica: cos’è, chi sono i soggetti tenuti al pagamento, in quali casi è prevista l’esenzione, quando e come si paga

IMU

IMU: cos’è

L’IMU, o Imposta Municipale Unica, è un tributo locale italiano istituito nel 2012, che colpisce il possesso di immobili situati nel territorio dello Stato. L’IMU sostituisce in gran parte l’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) ed è parte delle misure di riforma fiscale introdotte per migliorare il bilancio pubblico. Il presupposto dell’imposta è rappresentato dal possesso dell’immobile che sia detenuto a titolo di proprietà o di altro diritto reale.

Chi deve pagare l’IMU

Sono quindi tenuti al pagamento dell’IMU i proprietari di immobili, i titolari di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie sugli stessi, i concessionari in caso di concessione di aree demaniali, i locatari di immobili in virtù di un contratto di leasing, il genitore assegnatario della casa familiare.

Qualora l’immobile sia detenuto in comproprietà, ogni comproprietario è responsabile singolarmente del pagamento dell’imposta sulla propria quota.

Gli immobili soggetti a IMU

L’IMU si applica a diverse categorie di immobili, tra cui:

  • le abitazioni principali di lusso (categorie catastali A/1, A/8, A/9);
  • le seconde case;
  • gli immobili commerciali;
  • i terreni agricoli e le aree edificabili;
  • gli immobili produttivi (cat. D)

Esenzioni e riduzioni

La legge prevede forme di esenzione in ragione della tipologia di immobile o in ragione di particolari requisiti dei contribuenti.

Non sono infatti soggetti all’IMU:

  • le abitazioni principali non di lusso e le relative pertinenze (civili abitazioni nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7);
  • i fabbricati rurali ad uso strumentale;
  • gli immobili posseduti da anziani o disabili ricoverati in modo permanente in case di riposo, a condizione che non siano locati;
  • i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati (beni merce).

Per l’anno 2024 valgono ancora le riduzioni relative alle seconde case e alle abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito dai genitori ai figli. Oltre a queste agevolazioni sono previste riduzioni particolari per gli immobili di interesse storico artistico, per gli immobili inagibili o inabitabili non utilizzati, per le abitazioni concesse in locazione a canone concordato, per le proprietà di pensionati che risiedono in uno Stato diverso da quello italiano e che siano titolari di pensioni in virtù di convenzioni internazionali con l’Italia.

IMU: come si calcola

Il calcolo dell’IMU si basa sulla rendita catastale dell’immobile, rivalutata del 5% e moltiplicata per un coefficiente variabile a seconda della categoria catastale dell’immobile. L’importo così ottenuto viene moltiplicato per l’aliquota IMU stabilita dal comune, che può variare entro certi limiti fissati dalla legge.

Aliquote IMU

Le aliquote base sono stabilite dal governo, ma i comuni possono deliberare variazioni, entro limiti prefissati. Per il 2024, le aliquote e gli incrementi comunali sono i seguenti:

  • per le abitazioni principali di lusso e le pertinenze l’aliquota base è dello 0,5% con incremento comunale fino allo 0,6% o riduzione fino all’azzeramento;
  • per gli altri immobili, inclusi i terreni fabbricabili, l’aliquota base è dello 0,86 %, i comuni possono incrementare fino alla percentuale dell’1,06% o ridurre fino all’azzeramento;
  • per gli immobili ad uso produttivo del gruppo D l’aliquota base è dello 0,86%, i comuni possono incrementare fino all’1,06% o ridurre fino alla percentuale minima dello 0,76%;
  • per i terreni agricoli la percentuale base dello 0,76%, con possibilità di incremento fino all’1,06% o riduzione fino all’azzeramento
  • per i fabbricati rurali ad uso strumentale l’aliquota base è dello 0,1% ma i comuni possono ridurre l’aliquota fino all’azzeramento;
  • Per i fabbricati merce non locali l’aliquota base dello 0,1% con possibile incremento da parte dei comuni fino allo 0,25%

Dal 2025, in virtù del decreto del 7 luglio 20 23, i comuni potranno stabilire aliquote IMU personalizzate per diverse categorie di immobili.

Scadenze e modalità di pagamento

L’IMU si paga in due rate:

– prima rata (acconto): entro il 16 giugno (che slitta al 17 perché il 16 cade di domenica);

– seconda rata (saldo): entro il 16 dicembre.

È possibile pagare l’intero importo annuale in un’unica soluzione entro il 16 giugno. Il pagamento può essere effettuato tramite modello F24, presso banche, uffici postali, o online attraverso i servizi di home banking.

Sanzioni e interessi

In caso di mancato o insufficiente pagamento dell’IMU, sono previste sanzioni amministrative e interessi di mora. Le sanzioni possono essere ridotte mediante ravvedimento operoso, se il contribuente regolarizza spontaneamente la propria posizione entro un certo periodo.

Dichiarazione IMU

I contribuenti devono presentare la dichiarazione IMU nei casi in cui siano intervenute variazioni rispetto a quanto dichiarato precedentemente (es. acquisto, vendita, variazione della destinazione d’uso dell’immobile) entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui è avvenuta la variazione.

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