Cittadinanza italiana per matrimonio: acquisto
L’acquisizione della cittadinanza italiana per matrimonio è una delle modalità previste dalla legge per diventare cittadini italiani. Si tratta di una procedura amministrativa regolata dall’articolo 5 della Legge 5 febbraio 1992, n. 91, che consente al coniuge di un cittadino italiano di ottenere la cittadinanza a determinate condizioni di residenza, convivenza e regolarità giuridica.
Normativa di riferimento
La cittadinanza per matrimonio è disciplinata da:
- Art. 5 della Legge n. 91/1992 (“Nuove norme sulla cittadinanza”);
- Regolamento di attuazione DPR n. 572/1993;
- Modifiche introdotte dal D.L. n. 113/2018 (Decreto Salvini), convertito in L. n. 132/2018;
- Circolari ministeriali e aggiornamenti disponibili sul sito del Ministero dell’Interno.
Questa forma di acquisizione è facoltativa e subordinata alla presentazione di un’apposita istanza da parte dell’interessato, che deve dimostrare il possesso dei requisiti richiesti.
Chi può richiederla
Può richiedere la cittadinanza italiana per matrimonio:
- il coniuge straniero o apolide di un cittadino italiano (anche naturalizzato), se il matrimonio è regolarmente trascritto nei registri di stato civile italiano;
- il coniuge legalmente residente in Italia o all’estero.
Requisiti per ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio
I principali requisiti per presentare l’istanza sono:
- Durata del matrimonio:
- se i coniugi risiedono in Italia, è necessario che siano trascorsi almeno 2 anni dalla celebrazione del matrimonio;
- se risiedono all’estero, il termine è di 3 anni;
- questi termini sono dimezzati ( 1 anno o 18 mesi) in presenza di figli nati o adottati dalla coppia.
- Residenza legale o iscrizione AIRE:
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- il richiedente deve essere regolarmente residente in Italia.
- Validità del matrimonio:
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- il vincolo matrimoniale deve essere ancora in essere al momento del giuramento;
- non deve essere intervenuta la separazione legale, l’annullamento o il divorzio.
- Assenza di condanne penali gravi e di pericoli per la sicurezza della Repubblica.
- Conoscenza della lingua italiana
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- A partire dal 4 dicembre 2018, il richiedente deve dimostrare una conoscenza della lingua italiana almeno di livello B1, mediante certificazione rilasciata da enti riconosciuti (es. Università per Stranieri di Perugia o Siena, Dante Alighieri, CILS).
Presentazione dell’istanza
L’istanza deve essere presentata online tramite il portale del Ministero dell’Interno (ALI – https://portaleservizi.dlci.interno.it);
Va corredata da documentazione anagrafica, penale, certificato di conoscenza linguistica, versamento del contributo di 250,00 euro e marca da bollo di 16,00 euro.
Tempi per ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio
La normativa prevede che il procedimento si concluda entro 24 mesi, prorogabili fino a 36 mesi nei casi più complessi, come stabilito dall’art. 9-ter della L. 91/1992 per le domande presentate dopo il 21 dicembre del 2020. l conteggio parte dalla data di completa ricezione della documentazione, non da quella di invio della domanda.
Tuttavia, nella prassi, i tempi possono risultare variabili, soprattutto in base alla Prefettura competente, alla completezza dell’istanza e all’eventuale necessità di integrazione documentale.
Fasi della procedura:
- presentazione dell’istanza online sul portale ALI;
- verifica dei documenti da parte della Prefettura (se residente in Italia) o del Consolato (se all’estero);
- istruttoria ministeriale e verifica dei requisiti;
- decreto di concessione della cittadinanza;
- giuramento di fedeltà alla Repubblica, da effettuare entro 6 mesi dalla notifica del decreto presso il Comune di residenza o l’autorità consolare.
Cause di rigetto della domanda
L’istanza può essere rigettata nei seguenti casi:
- intervenuta separazione o scioglimento del matrimonio;
- presenza di condanne penali rilevanti;
- documentazione incompleta o falsa;
- mancata conoscenza certificata della lingua italiana;
- motivi di sicurezza dello Stato (parere negativo dei servizi di intelligence).
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