Le categorie protette Categorie protette: cosa sono, normativa, requisiti, iscrizione al collocamento mirato, obblighi, tutele e vantaggi per le aziende
Cosa sono le categorie protette
Le categorie protette rappresentano una specifica fascia della popolazione tutelata dalla legge per favorirne l’inserimento e l’integrazione nel mondo del lavoro. Il riferimento normativo principale è la legge n. 68 del 12 marzo 1999, recante “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, che disciplina le modalità di assunzione, gli obblighi per le aziende e i criteri per l’iscrizione negli appositi elenchi.
Per categorie protette si intendono quei soggetti che, a causa di disabilità, condizioni sociali o personali particolari, incontrano ostacoli nell’accesso al mercato del lavoro. La legge prevede per loro misure agevolative e prioritarie nell’inserimento lavorativo, sia nel settore pubblico sia in quello privato.
Normativa di riferimento
La disciplina contenuta nella legge 68/1999, che ha sostituito la precedente legge n. 482/1968, ha introdotto il collocamento mirato, un sistema che tiene conto delle abilità residue della persona e delle caratteristiche del posto di lavoro. La legge è stata successivamente integrata da vari interventi normativi, tra cui il d.lgs. n. 151/2015 (Jobs Act), che ha semplificato le modalità di assunzione e rafforzato i controlli.
Chi rientra nelle categorie protette
Secondo l’art. 1 e l’art. 18 della legge 68/1999, fanno parte delle categorie protette:
Disabili (art. 1)
- persone con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
- invalidi del lavoro con grado di invalidità superiore al 33% accertata dall’INAIL;
- non vedenti o sordomuti;
- invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio.
Altri soggetti tutelati (art. 18)
- Orfani e coniugi superstiti di deceduti per causa di guerra, servizio o lavoro;
- Profughi italiani rimpatriati;
Requisiti iscrizione liste categorie protette
Per poter accedere ai benefici previsti dalla legge, è necessario:
- essere in età lavorativa (indicativamente tra i 15 e i 67 anni);
- avere stato di disoccupazione al momento dell’iscrizione (anche per chi ha un reddito inferiore al limite previsto per legge);
- essere in possesso del certificato di invalidità o della documentazione rilasciata da INAIL, Ministero della Difesa, o altro ente competente;
- presentare la domanda presso il Centro per l’impiego territorialmente competente.
Come iscriversi al collocamento mirato
L’iscrizione avviene tramite i Centri per l’impiego, dove il soggetto interessato presenta:
- il proprio documento d’identità;
- il certificato di invalidità riconosciuta;
- il certificazione di disoccupazione (DID);
- il modulo di iscrizione alle liste del collocamento mirato.
Dopo la valutazione dei requisiti, l’utente viene inserito in apposite graduatorie provinciali, distinte per tipo di invalidità e per qualifica professionale. In alcune regioni è attivo un servizio online tramite il portale del lavoro regionale.
Obblighi per le aziende
Le imprese, in base alla dimensione della forza lavoro, sono tenute ad assumere lavoratori appartenenti alle categorie protette:
- 1 lavoratore se l’azienda ha da 15 a 35 dipendenti;
- 2 lavoratori se l’azienda ha da 36 a 50 dipendenti;
- 7% della forza lavoro per le aziende con oltre 50 dipendenti.
Le aziende possono adempiere a tale obbligo tramite:
- assunzione diretta;
- convenzioni con il Centro per l’impiego;
- richiesta nominativa o numerica;
- convenzioni di tirocinio o formazione.
Quali tutele per i lavoratori delle categorie protette
Una volta assunti, i lavoratori delle categorie protette godono di specifiche tutele:
- divieto di licenziamento discriminatorio;
- valutazione delle capacità residue nella mansione assegnata;
- eventuali adattamenti del posto di lavoro;
- accesso a percorsi personalizzati di formazione e riqualificazione.
Vantaggi per le aziende
Le imprese che assumono lavoratori appartenenti alle categorie protette possono beneficiare di:
- incentivi economici (contributi a fondo perduto o sgravi contributivi);
- accesso a convenzioni personalizzate;
- supporto da parte dei Servizi per l’impiego e dei referenti regionali del collocamento mirato.
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