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Magistrati e avvocati dello Stato: stipendi più alti Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dpcm che prevede l'incremento con decorrenza 1° gennaio 2024 degli stipendi del personale di magistratura ed equiparati in virtù delle variazioni Istat

Adeguamenti stipendi e indennità magistrati e avvocati dello Stato

Parte l’adeguamento triennale degli stipendi e delle indennità dei magistrati e degli avvocati dello Stato. Lo prevede il dpcm del 3 giugno scorso pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 giugno, in virtù delle variazioni comunicate dall’Istat.

Stipendi e indennità su del 6,69%

In particolare, l’art. 1 prevede che “le misure degli stipendi del personale di cui alla legge 19 febbraio 1981, n. 27, dell’indennità prevista dall’art. 3, primo comma, della stessa legge e dell’indennità integrativa speciale in vigore alla data del 1° gennaio 2021, sono incrementate del 6,69 per cento, con decorrenza 1° gennaio 2024, con conseguente conguaglio, con la medesima decorrenza 1° gennaio 2024, degli acconti corrisposti negli anni 2022 e 2023″.

Acconti per il triennio successivo

L’art. 2 prevede, inoltre, che l’indennità prevista dall’art. 3, primo comma, della stessa legge e l’indennità integrativa speciale in vigore alla data del 1° gennaio 2024, come determinate dall’art. 1 del decreto, “sono ulteriormente incrementate, per ciascuno degli anni 2025 e 2026, del 2,01 per cento, con decorrenza, rispettivamente, dal 1° gennaio 2025 e dal 1° gennaio 2026, a titolo di acconto sull’adeguamento triennale successivo”.

Risorse

L’art. 3, prevede infine che al relativo onere, che costituisce spesa avente natura obbligatoria, si provvede a valere sulle disponibilità dei pertinenti capitoli di bilancio delle amministrazioni interessate.

Il decreto è stato trasmesso alla Corte dei Conti e registrato l’11 giugno 2024.

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