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Tabella Unica Nazionale: risarcimento danni non patrimoniali Tabella Unica Nazionale risarcimento danni non patrimoniali: approvato il regolamento che uniforma i criteri per i danni da lesione

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Tabella Unica Nazionale: approvato il regolamento

Approvata la Tabella Unica nazionale per il risarcimento dei danni non patrimoniali da lesioni gravi conseguenti a sinistri stradali e responsabilità sanitaria. Dopo quasi vent’anni di attesa e dibattiti, l’Italia si avvia così verso una regolamentazione più equa e uniforme dei risarcimenti per i danni non patrimoniali gravi.

Con l’approvazione definitiva, il 25 novembre 2024, del Regolamento recante la Tabella Unica Nazionale (TUN), il panorama normativo in materia di danno non patrimoniale subisce una significativa trasformazione.

La TUN, ossia la Tabella Unica Nazionale, prevista dall’articolo 138 del Codice delle Assicurazioni (D.Lgs. n. 209/2005), punta a uniformare i criteri di risarcimento per le lesioni fisiche e psico-fisiche gravi derivanti da sinistri stradali e responsabilità sanitaria.

L’introduzione della Tabella Unica Nazionale segna un passo fondamentale verso una maggiore equità e uniformità nel sistema risarcitorio italiano.

Sebbene ci siano ancora aspetti da perfezionare, la TUN rappresenta un esercizio di civiltà giuridica che offre nuove certezze sia ai danneggiati che agli operatori del settore.

Con questo strumento, si apre infatti la strada a una gestione più razionale e sostenibile dei risarcimenti, ponendo fine a decenni di disomogeneità e contenziosi.

Il nuovo sistema sarà applicabile ai sinistri verificatisi dopo l’entrata in vigore del regolamento, garantendo chiarezza nei tempi di attuazione.

Iter normativo: l’intervento del Consiglio di Stato

L’elaborazione della TUN ha incontrato diversi ostacoli, tra cui una sospensione significativa lo scorso febbraio, quando il Consiglio di Stato ha sollevato critiche su aspetti tecnici e giuridici del testo. Questi rilievi hanno spinto il Governo a rivedere il regolamento, senza però stravolgerne l’impianto originario.

Il risultato è un sistema tabellare che concilia i criteri previsti dall’articolo 138 con la consolidata giurisprudenza in materia di danno non patrimoniale. Il Consiglio di Stato, pur approvando il testo rivisto, ha evidenziato la necessità di mantenere un equilibrio tra la tutela dei diritti dei danneggiati e la sostenibilità economica per le imprese assicurative.

Obiettivi della Tabella Unica Nazionale

L’introduzione della TUN risponde a molteplici obiettivi.

  1. Superare le disomogeneità delle tabelle attualmente in uso, come quelle dei Tribunali di Milano e Roma.
  2. Garantire risarcimenti proporzionati e adeguati alle lesioni, riducendo disparità territoriali.
  3. Offrire parametri certi per la liquidazione dei danni, favorendo soluzioni stragiudiziali.
  4. Fornire uno strumento chiaro per avvocati, giudici, medici legali e compagnie assicurative.

Limiti delle tabelle preesistenti

Fino a oggi, l’assenza di un sistema unitario ha portato all’adozione di tabelle differenti a seconda della giurisdizione, con disallineamenti significativi, soprattutto per le lesioni più gravi. Ad esempio, mentre la tabella del Tribunale di Roma tende a riconoscere somme più alte, quella di Milano gode di un primato di applicazione grazie a un’ampia accettazione da parte della Cassazione.

Contenuti della Tabella Unica Nazionale

Il Regolamento introduce un sistema basato su coefficienti precisi che tengono conto de seguenti aspetti:

  • punti di invalidità: ogni punto, da 10 a 100, è associato a un valore economico progressivo;
  • età del danneggiato: il valore del punto diminuisce con l’aumentare dell’età;
  • danno morale: previsti incrementi percentuali in base alla gravità della lesione e alle particolari circostanze personali.

Il regolamento prevede inoltre la possibilità di personalizzare il risarcimento fino al 30% nei casi di specifiche incidenze sulle attività quotidiane o relazionali.

Allegati: strumenti di calcolo

Il Regolamento comprende allegati che dettagliano i parametri per il calcolo dei risarcimenti:

Allegato I: definisce i coefficienti moltiplicatori per determinare il valore economico di ogni punto di invalidità;

Allegato II: include tabelle che indicano il risarcimento totale, considerando età, danno biologico e morale.

Ad esempio, il valore del primo punto di invalidità per lesioni lievi è fissato a 939,78 euro (dato aggiornato al 2023). Questo importo viene poi adeguato in base ai coefficienti relativi all’età e alla gravità delle lesioni.

TUN: impatto sul sistema risarcitorio

L’approvazione della TUN introduce benefici significativi, perché un sistema tabellare unico limita le discrezionalità nelle decisioni giudiziarie, la presenza di parametri chiari agevolano la risoluzione stragiudiziale delle controversie, una maggiore prevedibilità dei costi contribuisce alla stabilità del mercato assicurativo.

Criticità e prospettive

Nonostante i progressi, permangono alcune sfide. La valutazione del danno morale e la sua correlazione con il danno psichico o relazionale possono sollevare dubbi interpretativi. Inoltre, restano da definire tabelle specifiche per le macro-invalidità superiori al 10%, un passo necessario per completare il quadro normativo.

Un’altra criticità riguarda il danno parentale, che non è stato ancora oggetto di regolamentazione uniforme. Questo aspetto potrebbe rappresentare il prossimo capitolo nella riforma del risarcimento dei danni non patrimoniali.

 

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