TARIP: cos’è e come funziona TARIP: la tariffa puntuale sui rifiuti che in più di 1.117 Comuni ha rimpiazzato la TARI e che tiene conto della produzione reale di rifiuti
TARIP: cos’è la nuova tariffa sui rifiuti
La TARIP, acronimo di Tariffa Puntuale sui Rifiuti, rappresenta un’evoluzione della tradizionale TARI. Si tratta di un sistema di calcolo più equo e sostenibile, che tiene conto della reale produzione di rifiuti di ogni utente. Questo modello premia i cittadini più virtuosi, incentivando comportamenti ecologici e responsabili.
Differenze con la TARI
La TARI si basa sulla superficie dell’immobile e sul numero di persone che vi abitano e non considera la quantità effettiva di rifiuti prodotti.
La tariffa puntuale, invece, segue il principio “Pay As You Throw” (paga per ciò che getti). Il calcolo dipende dal volume o peso reale dei rifiuti conferiti. Chi produce meno rifiuti o differenzia di più, paga meno.
Come si calcola la Tariffa
La TARIP si compone di due quote:
- quota fissa: determinata dalla superficie dell’immobile
- quota variabile: basata sul numero di svuotamenti effettuati. Ogni utente ha un numero minimo di svuotamenti annuali inclusi. Gli svuotamenti extra comportano un sovrapprezzo.
Il monitoraggio avviene tramite chip installati sui contenitori. Questi dispositivi registrano il numero di svuotamenti e consentono un calcolo preciso della tariffa.
Vantaggi della TARIP
La TARIP offre numerosi benefici:
- favorisce la sostenibilità ambientale, riducendo i rifiuti e aumentando la raccolta differenziata;
- supporta gli obiettivi dell’Unione Europea, come il 55% di riciclo dei rifiuti urbani entro il 2025;
- assicura maggiore equità economica: chi inquina meno, paga meno;
- migliora il servizio di raccolta, grazie al monitoraggio continuo.
Nei Comuni dove è adottata, la percentuale di raccolta differenziata raggiunge il 79,1%, contro la media nazionale del 61,3%.
Aspetti critici della TARIP
Nonostante i vantaggi, la TARIP presenta alcune problematiche:
- la quota fissa per servizi condivisi non dipende dall’utente;
- il numero minimo di svuotamenti obbligatori potrebbe risultare superiore alle necessità reali;
- non è ancora chiaro se la TARIP debba essere soggetta a IVA.
Dove si applica
La TARIP è attiva in 1.117 Comuni italiani, soprattutto al Nord. La Regione Veneto detiene il primato con il 44% dei Comuni passati a questo sistema.
La TARIP rappresenta un passo verso una gestione dei rifiuti più responsabile ed efficace, incentivando cittadini e amministrazioni a tutelare l’ambiente e risparmiare.
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