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Bonus Natale: 100 euro in tredicesima L'ex bonus Befana verrà erogato su richiesta, a chi ne ha diritto, in tredicesima già a partire dal 2024. Per il Codacons: "Mancetta vergognosa"

Bonus Natale (ex bonus Befana) in tredicesima

Bonus Natale nel mese di dicembre, al posto del bonus Befana che riceve un colpo di spugna grazie ad un emendamento al Dl Omnibus in questi giorni all’esame delle commissioni bilancio e finanze del Senato.

Si tratterà in sostanza di 100 euro netti senza effetti sulla tassazione che entreranno in vigore il primo gennaio 2025.

In cosa consiste

L’indennità di 100 euro per il 2024 è destinata ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo non superiore a 28mila euro e con coniuge o almeno un figlio fiscalmente a carico.

L’indennità “non concorre alla formazione del reddito complessivo del lavoratore”, per cui i 100 euro saranno netti. L’una tantum sarà riconosciuta su richiesta del lavoratore, “che attesta per iscritto di avervi diritto”.

Tra le condizioni richieste il lavoratore deve avere un coniuge “non legalmente ed effettivamente separato e almeno un figlio, anche se nato fuori dal matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato”, che siano fiscalmente a carico, oppure “almeno un figlio” fiscalmente a carico in presenza di un nucleo familiare monogenitoriale.

Nella determinazione del reddito complessivo, non si terrà conto del reddito dell’immobile adibito ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze.

Spetterà ai sostituti d’imposta, ossia ai datori di lavoro, verificare in sede di conguaglio la spettanza dell’indennità e, qualora non si rilevi spettante, provvedere al recupero del relativo importo.

Le critiche

Se Confesercenti si mostra relativamente soddisfatta sulla misura “certamente positiva, che offre un aiuto immediato a chi è maggiormente in difficoltà e una piccola spinta alla spesa delle famiglie meno abbienti, anche se di lieve entità” sottolineando tuttavia che “è necessario fare di più e andare oltre gli interventi ‘spot’”, non altrettanto fa il Codacons che invece va giù duro parlando di “mancetta vergognosa”.

”Bonus una tantum come questo sul Natale rappresentano una misura spot poco utile, una strada già tracciata dai precedenti governi che si è dimostrata fallimentare sul fronte dei consumi e del sostegno ai nuclei in difficoltà – spiega il Codacons – Con 100 euro in più in busta paga, somma peraltro riconosciuta solo a chi ha figli a carico, condizione che rappresenta già una discriminazione a danno dei lavoratori senza figli, al massimo si potrà acquistare qualche panettone in più durante le prossime festività, o pochi biglietti del cinema, oppure un maglione e al massimo una sola scarpa, nemmeno un paio, ovviamente non di marca”.

In vista di un Natale di rincari, servirebbero invece, conclude l’associazione “misure strutturali davvero efficaci sul fronte del contenimento dei prezzi al dettaglio, in grado di proteggere il potere d’acquisto dei cittadini e sostenere i consumi, abbandonando la strada dei bonus una tantum”.