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Decreto liste d’attesa: legge in vigore La legge di conversione del decreto liste d’attesa in vigore dal 1° agosto 2024 istituisce una piattaforma nazionale delle liste di attesa e per ridurre i tempi prevede visite ed esami nei weekend

Decreto liste d’attesa, legge in vigore dal 1° agosto

La legge n. 107/2024 di conversione del decreto liste d’attesa (dl 73/2024) è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 luglio per entrare in vigore il 1° agosto 2024.

Il testo, che reca le misure necessarie per ridurre i tempi delle liste d’attesa in ambito sanitario è aveva ricevuto il via libera dal Senato il 18 luglio e il sì definitivo della Camera il 24 luglio 2024.

Tante le novità per rendere più efficiente il sistema sanitario, compreso il superamento del tetto di spesa destinato al personale sanitario a partire dal 2025, la piattaforma nazionale per le liste d’attesa e la previsione in agenda per il CUP delle prestazioni offerte dal settore pubblico e privato convenzionato. Visite ed esami potranno essere effettuati anche durante il weekend.

Vediamo più in dettaglio le misure più importanti.

Prenotazioni delle prestazioni sanitarie

Gli erogatori dei servizi sanitari pubblici e quelli privati accreditati avranno come punto di riferimento per le prenotazioni il CUP, che è unico a livello regionale o infraregionale.

Incentivata l’adozione di soluzioni digitali da parte delle regioni e delle province al fine di agevolare la prenotazione delle visite e il pagamento dei ticket in autonomia da parte dei pazienti.

Sanzioni mancato rispetto prenotazioni

Presso i CUP è prevista l’attivazione di un sistema di disdetta delle prenotazioni per ricordare la data dell’erogazione e consentire al paziente di confermare o cancellare l’esame o la visita da remoto almeno due giorni prima.

Per garantire il rispetto delle prenotazioni sarà possibile applicare, salvi casi di impossibilità sopravvenuta o forza maggiore, una sorta di sanzione che corrisponderà alla quota ordinaria di partecipazione al costo.

Visite ed esami anche nei weekend

Per ridurre i tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie le visite diagnostiche e specialistiche saranno effettuate anche il sabato e la domenica e la fascia oraria potrà essere prolungata. Prevista la possibilità di effettuare aperture straordinarie anche dei centri trasfusionali nel pomeriggio e nei giorni festivi. Il decreto mira inoltre a garantire il corretto equilibrio tra attività istituzionale e  libero professionale all’interno delle aziende sanitarie ospedaliere.

Nasce la piattaforma nazionale delle liste d’attesa

Istituita la piattaforma nazionale delle liste dattesa al fine di realizzare l’interoperabilità tra le varie piattaforme regionali e delle province autonome. Questo strumento di governo delle liste di attesa vuole realizzare il potenziamento del portale della trasparenza, come richiesto dal piano nazionale di ripresa resilienza.

Grazie alla piattaforma si potrà garantire maggiore efficienza del monitoraggio a livello nazionale, la piattaforma inoltre potrà orientare la programmazione dell’offerta attraverso il controllo aggiornato delle agende disponibili e di quelle accessibili alla prenotazione tramite il CUP.

Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria

Il provvedimento istituisce l’Organismo di verifica e controllo sullassistenza sanitaria presso il Ministero della salute. Tale organismo svolgerà  le proprie attività sulla base di una programmazione annuale e potrà avvalersi del supporto del comando dei Carabinieri per la tutela della salute tramite l’accesso alle aziende e agli enti del servizio sanitario nazionale, alle aziende ospedaliere universitarie, ai policlinici universitari, agli erogatori di servizi sanitari privati e agli istituti di ricovero e cura di carattere scientifico per verificare eventuali disfunzioni emerse dal controllo dell’agenda di prenotazione. Quanto emergerà dai controlli verrà comunicato al responsabile unico regionale dellassistenza sanitaria che deciderà le modalità di intervento.

Il Ruas

A livello regionale sarà il Ruas ad avere la responsabilità del rispetto dei criteri di efficienza stabiliti per l’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie e sul funzionamento della gestione delle liste di attesa e dei piani per il recupero delle liste stesse. Ogni tre mesi il Ruas dovrà redigere e inviare un rapporto di monitoraggio delle prestazioni critiche e delle liste d’attesa all’Organismo segnalando le problematiche e indicando gli interventi effettuati.

Assunzione personale sanitario

Nel 2024 e fino all’adozione di decreti specifici l’importo di spesa per il personale delle aziende e degli enti del servizio sanitario nazionale delle regioni già autorizzati per il 2023 saranno incrementati ogni anno del 10% dell’incremento del fondo sanitario regionale rispetto all’anno precedente, e su richiesta di un ulteriore 5%.

Dal 2025 con uno più decreti verrà definita una metodologia per individuare il fabbisogno di personale degli enti che compongono il servizio sanitario nazionale. Alle regioni spetterà il compito di predisporre il piano dei fabbisogni triennali.

Più assistenza e più attenzione alla salute mentale

Per le regioni destinatarie del Programma Nazionale Equità nella Salute 2021-2027, il Dl Sanità definisce un piano che si pone l’obiettivo di rafforzare le capacità di erogazione dei servizi sanitari e incrementare i servizi sanitari e sociosanitari sul territorio.

Detto piano d’azione individua, in relazione ai servizi sanitari e sociosanitari erogati presso il domicilio o in ambulatorio e alle attività svolte dai Dipartimenti di salute mentale, iniziative destinate al rafforzamento e all’ammodernamento dei servizi dedicati alla cura della salute mentale e agli screening oncologici.

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