Penale

Emergenza suicidi in carcere: stanziati 5 milioni di euro Il decrfeto firmato dal guardasigilli Nordio assegna per il 2024 5 milioni di euro per il potenziamento dei servizi trattamentali e psicologici negli istituti

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“Al fine di prevenire e contrastare il drammatico fenomeno dei suicidi nell’ambito della popolazione detenuta, ho firmato un decreto che prevede per il corrente anno l’assegnazione di 5 milioni di euro all’Amministrazione penitenziaria per il potenziamento dei servizi trattamentali e psicologici negli istituti, attraverso il coinvolgimento di esperti specializzati e di professionisti esterni all’amministrazione”. Questa la dichiarazione del ministro della giustizia Carlo Nordio dando atto dello stanziamento annuale “più che raddoppiato” destinato “alle finalità di prevenzione del fenomeno suicidario e di riduzione del disagio dei ristretti, a conferma dell’impegno da parte del governo nella pronta adozione di misure necessarie per migliorare le condizioni detentive negli istituti penitenziari, anche in vista di un intervento più strutturato e duraturo nel tempo da proporre come priorità nella prossima legge di bilancio”.

Servizi psicologici potenziati

Fino al gennaio scorso i professionisti ex art. 80, incaricati di monitorare i detenuti e accompagnarli nel percorso di rieducazione, ricevevano una retribuzione lorda di 17 euro l’ora. Da febbraio il compenso lordo è salito a più di 30 euro. A spesa invariata, ciò avrebbe comportato una riduzione delle prestazioni erogate. “Per questo il Ministero della Giustizia è intervenuto, come annunciato dal Guardasigilli Carlo Nordio, con uno stanziamento di ulteriori 5 milioni di euro, al fine di garantire un ulteriore potenziamento dei servizi psicologici negli istituti” ha confermato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari.

Un incremento che, per il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, “costituisce un altro importante pezzo del puzzle che si sta via via componendo per migliorare la condizione degli oltre 61 mila detenuti presenti nelle nostre carceri”.

La decisione del Ministro, “che sposa pienamente una precisa indicazione del Dap – prosegue Russo – permetterà di fronteggiare meglio il disagio che da tempo si registra negli istituti. E, non da ultimo, consentirà al personale di Polizia Penitenziaria e a tutti gli operatori di poter svolgere con maggiore serenità il gravoso impegno lavorativo che, nonostante le difficoltà, mettono quotidianamente a disposizione dei cittadini e della Nazione”.

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