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Il codice dei contratti pubblici Codice dei contratti pubblici o degli appalti pubblici: risultato, fiducia, accesso al mercato, sostenibilità e digitalizzazione

Codice dei contratti pubblici

Codice dei contratti pubblici aggiornato al 2025

Il panorama normativo degli appalti pubblici in Italia ha subito una significativa evoluzione con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 36/2023, il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, destinato a modernizzare e semplificare le procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture.  Di recente sono state apportate diverse modifiche al testo da parte del “correttivo” al Codice Appalti (D.Lgs. 209/2024), del Decreto PA n. 25/2025, dalla Legge n. 42/2025 e dalla Legge n. 40/2025, che riguarda la ricostruzione post-calamità.

Principi fondamentali e obiettivi del codice degli appalti

Il Codice dei contratti pubblici, o Codice degli appalti, si basa su una serie di principi cardine volti a garantire la concorrenza, la trasparenza, l’efficienza e l’economicità nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Tra questi spiccano:

  • il risultato: l’affidamento e l’esecuzione dei contratti pubblici devono perseguire il risultato concreto, misurabile e rispondente al fabbisogno della collettività;
  • la fiducia: l’azione amministrativa nel settore dei contratti pubblici è improntata alla reciproca fiducia tra stazioni appaltanti e operatori economici;
  • l‘accesso al mercato: si promuove la massima partecipazione degli operatori economici, nel rispetto dei principi di parità di trattamento, non discriminazione e trasparenza;
  • la sostenibilità: negli affidamenti si tiene conto di criteri ambientali, sociali ed economici, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile;
  • la digitalizzazione: l’utilizzo di strumenti elettronici è incentivato in tutte le fasi del ciclo di vita del contratto.

Le novità introdotte dal D.Lgs. 209/2024, dal dl n. 25/2025 e dalla l. n. 42/2025

Le recenti modifiche legislative hanno introdotto importanti integrazioni e chiarimenti al Codice degli Appalti.

D.Lgs. 209/2024 (Correttivo al Codice Appalti): questo decreto, in vigore dal 31 dicembre 2024, ha apportato modifiche significative al Codice, intervenendo su diversi aspetti:

  • equo compenso: maggiore tutela dell’equo compenso nelle gare di progettazione;
  • revisione dei prezzi: meccanismi di revisione dei prezzi più chiari e definiti;
  • digitalizzazione e BIM: razionalizzazione dei requisiti tecnici per la redazione digitale dei documenti e ridefinizione delle regole per l’utilizzo di metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (BIM);
  • incentivi per funzioni tecniche: eliminata l’esclusione del personale dirigenziale dai beneficiari degli incentivi;
  • subappalto: chiarimenti e possibili modifiche alle condizioni di subappalto;
  • RUP (Responsabile Unico del Progetto): possibilità per le stazioni appaltanti con carenza di organico qualificato di individuare il RUP tra il personale di altra pubblica amministrazione;
  • termini procedurali: riduzione dello stand still a 32 giorni.
  • contratti di manutenzione: semplificazione dell’iter.

Decreto PA (D.L. 25/2025): questo decreto-legge focalizza le modifiche all’allegato I.11, al fine di rendere più efficiente il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP) attraverso la semplificazione dei requisiti per la presentazione di progetti e  dei documenti di fattibilità delle alternative progettuali e con l’introduzione di un contributo economico per la verifica tecnica. In pratica, si alleggerisce la burocrazia per ottenere i pareri del CSLP e si finanzia la sua attività di controllo tecnico.

Legge n. 42/2025: sebbene il suo focus principale non siano i contratti pubblici in generale, questa legge contiene disposizioni che possono avere un impatto indiretto, ad esempio, sul trattamento economico del personale del comparto difesa e sicurezza che svolge funzioni tecniche nelle procedure di affidamento.

Struttura e articolazione del Codice dei contratti pubblici

Il Codice dei contratti pubblici, si articola in diverse parti, dedicate a disciplinare in modo organico le varie fasi del ciclo di vita di un contratto pubblico:

  • principi generali: definiscono i principi fondamentali e gli obiettivi del codice;
  • disciplina dei contratti pubblici: regolamenta le procedure di affidamento, distinguendo tra contratti di lavori, servizi e forniture e definendo le diverse tipologie di procedure (aperta, ristretta, competitiva con negoziazione, negoziata senza pubblicazione, ecc.);
  • esecuzione del contratto: disciplina le modalità di esecuzione, le responsabilità delle parti, le modifiche contrattuali e le procedure di collaudo;
  • contenzioso: regolamenta le procedure di risoluzione delle controversie in materia di contratti pubblici;
  • disposizioni transitorie e finali: definiscono le modalità di passaggio al nuovo regime normativo e abrogano la precedente normativa.

Focus sulle procedure di affidamento

Le procedure di affidamento rappresentano il cuore del codice degli appalti. Le modifiche del 2025 hanno ulteriormente delineato e semplificato le diverse tipologie, con un maggiore ricorso a procedure negoziate, soprattutto per i contratti di importo inferiore alle soglie europee. La trasparenza e la tracciabilità rimangono elementi centrali, con l’obbligo di pubblicazione degli atti di gara e l’utilizzo di piattaforme telematiche.

Codice del contratti pubblici: impatto e prospettive future

Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, così come aggiornato dalle leggi del 2025, rappresenta uno strumento fondamentale per la modernizzazione della pubblica amministrazione e per la ripresa economica del Paese. La semplificazione delle procedure, la maggiore attenzione alla qualità e alla sostenibilità, e la spinta alla digitalizzazione sono elementi chiave per rendere il sistema degli appalti pubblici più efficiente, trasparente e al servizio delle esigenze della collettività. Tuttavia, la piena attuazione del codice e delle sue recenti modifiche richiederà un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti, dalle stazioni appaltanti agli operatori economici, per garantire che i principi e gli obiettivi del legislatore si traducano in risultati concreti e duraturi.

 

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