PMI in borsa

La decisione di quotazione La decisione di quotazione in borsa, una delle scelte più difficili da intraprendere nel corso di vita di una società

la decisione di quotazione

Decisione di quotazione in borsa

La decisione di quotazione in Borsa è una delle scelte più difficili e importanti da intraprendere nel corso di vita di una società, in quanto tale procedimento può creare valore per gli azionisti e influire positivamente su tutti gli aspetti di gestione ordinaria dell’attività d’impresa.

Opportunità per le aziende

Secondo una visione convenzionale, tale processo è una fase da perseguire ai fini di crescita aziendale. La quotazione in Borsa rappresenta da sempre un’opportunità per le aziende che hanno l’ambizione di crescere. Del resto, non è possibile affermare che una società abbia necessariamente bisogno di quotarsi in Borsa per espandersi. Basti pensare al contesto italiano attuale, nel quale, tra le tante piccole imprese familiari, si osservano alcune imprese di grandi dimensioni e longeve – anche queste principalmente a conduzione familiare –, che dispongono di un capitale chiuso. Come dato di fatto, è possibile affermare che, secondo Pagano et al., «Nei Paesi Europei, come la Germania e l’Italia, le società quotate sono l’eccezione invece che la regola, e molte società private sono molto più grandi rispetto alla media delle società quotate».

Il panorama italiano

A favore di ciò, è possibile osservare alcuni dati del mondo italiano: parte delle più grandi società italiane non è quotata in Borsa. Tra queste, è possibile ricordare la storica Ferrero, fondata nel dopoguerra dall’omonima famiglia, che ha chiuso il bilancio consolidato 2022/2023 al 31 agosto 2023 con un fatturato di circa 17 miliardi di euro; un’altra società italiana famosa in tutto il mondo che presenta un capitale chiuso è la Barilla. La multinazionale conta circa 10 mila dipendenti in tutto il mondo e un fatturato di circa 4,872 miliardi di euro al 2023. Ancora, altra grande azienda italiana non quotata è Lavazza, con 3,06 miliardi di euro di fatturato al 2023.

Per quel che riguarda le società quotate, al 30 settembre 2024, i mercati di Borsa Italiana ne contano 426, di cui, 339 sono costituite da un Market Cap inferiore a 1 miliardo di euro e sono considerate PMI. Ciò fa comprendere il grande lavoro che sta svolgendo Borsa Italiana Spa, Gruppo Euronext di invogliare sempre più imprese ad accedere al mercato dei capitali di rischio nonostante queste siano considerate medie e piccole da un punto di vista dimensionale, cercando di confrontarsi con il contesto internazionale e anche intercontinentale. Il contesto italiano sta cercando di incentivare le aziende con alto potenziale di crescita a quotarsi per fare in modo che queste crescano e favoriscano lo sviluppo del mercato dei capitali italiano, meno efficiente di altri mercati intercontinentali.

Quotazione in borsa e crescita aziendale

Anche se la quotazione in Borsa non è un fattore cruciale per la crescita aziendale, l’aspetto dimensionale può in parte influire sulla decisione di quotazione: più la società è grande e maggiore sarà la probabilità che questa si quoti in Borsa per aprire il proprio capitale (Pagano et al., 1998).

Ciò aprirebbe un divario tra il modello societario degli Stati Uniti e quello italiano: la differenza sostanziale, che ora si sta cercando di ridurre, come dimostrano i numerosi incentivi degli ultimi anni (si consideri il D.L. 50/2017 a favore della quotazione delle PMI), è che, mentre nel primo contesto è possibile trovare società che si quotano anche nelle prime fasi di vita, nel secondo, come già osservato, le imprese affrontano un viaggio molto lungo prima di arrivare alla quotazione e, certe volte, può essere una scelta da non voler prendere in considerazione.

Comprendere il perché di questa discrepanza significherebbe dover analizzare una serie di fattori contestuali per ambo i modelli: l’efficienza del mercato dei capitali, il contesto legale (alta protezione degli investitori vs. bassa protezione degli investitori), la struttura proprietaria (proprietà frazionata vs. alta concentrazione proprietaria), la presenza dello Stato nella proprietà delle società e tanti altri aspetti. In ogni caso, è possibile affermare che l’aspetto dimensionale di una società può influire sulla scelta di quotazione in Borsa, poiché tutti i costi relativi a tale procedimento non aumentano proporzionalmente, dunque, peserebbe di più sulle società più piccole.

 

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