la sostenibilità

La sostenibilità come fattore strategico per la governance La govfernance aziendal sta evolvendo verso un modello etico e la creazione di valore condiviso con un approccio che abbraccia una prospettiva strategica più ampia

Sostenibilità e governance

La sostenibilità come fattore strategico per la governance. La governance aziendale, tradizionalmente orientata al raggiungimento di obiettivi finanziari e al soddisfacimento delle aspettative degli azionisti, sta progressivamente evolvendo verso un modello che incorpora principi di gestione etica e trasparente e promuove l’impegno per la creazione di valore condiviso. Questo approccio supera la semplice attenzione alla redditività immediata, abbracciando una prospettiva strategica più ampia e lungimirante, volta a perseguire obiettivi di lungo periodo che tutelino il benessere e gli interessi di tutti gli stakeholder.

Cambiamento culturale necessario

Il cambiamento culturale necessario per promuovere questa trasformazione deve essere guidato dall’alto, instaurando una cultura aziendale in cui la sostenibilità sia riconosciuta come valore fondante e strategico. Programmi di formazione continua, anche mediante il supporto di consulenti esterni qualificati, possono rivelarsi strumenti essenziali non solo per promuovere una cultura organizzativa orientata alla sostenibilità, ma altresì per dotare il consiglio delle capacità necessarie per comprendere e valutare pienamente l’impatto dei fattori ESG sulle decisioni aziendali. Per le realtà imprenditoriali più strutturate, può risultare utile integrare funzioni aziendali specifiche con ruolo di guida e coordinamento delle iniziative ESG, come ad esempio comitati dedicati o un Chief Sustainability Officer (CSO). Questi ruoli e funzioni specializzati contribuiscono a mantenere alta l’attenzione sugli obiettivi di sostenibilità, supportando il consiglio di amministrazione nell’allineamento degli stessi con la strategia aziendale complessiva.

Strategia aziendale

Nella definizione di una strategia aziendale che incorpori valutazioni di sostenibilità, l’analisi di “doppia materialità” rappresenta uno strumento strategico di primaria importanza, consentendo al management di identificare gli impatti, i rischi e le opportunità connessi ai fattori ESG. Questo approccio valutativo esamina non solo l’impatto che l’attività aziendale esercita su ambiente e società, ma anche i rischi e le opportunità che i fattori esterni legati alla sostenibilità possono generare per le performance finanziarie dell’azienda. Attraverso una tale analisi, il consiglio di amministrazione è in grado di definire priorità chiare e di allocare risorse in maniera mirata, promuovendo scelte strategiche consapevoli e orientate al lungo termine.

È fondamentale che l’analisi di doppia materialità incorpori anche il punto di vista degli stakeholder, per identificare tempestivamente rischi e opportunità che potrebbero influenzare il futuro dell’azienda. In questo contesto, intraprendere iniziative volte al coinvolgimento degli stakeholder, come l’organizzazione di sessioni di ascolto e consultazione degli stessi in occasione del processo di pianificazione strategica, permette di assicurare che le loro aspettative siano adeguatamente considerate e integrate nelle decisioni aziendali. Tale dialogo non deve essere visto come un ostacolo, bensì come un’opportunità per ottenere una visione più completa e prospettica del contesto in cui opera l’azienda. Il confronto costante con gli stakeholder permette, infatti, di anticipare e gestire con maggiore efficacia i potenziali rischi e di cogliere opportunità che potrebbero emergere dal cambiamento delle aspettative o delle condizioni di mercato.

Integrazione della sostenibilità nella governance

Un’efficace integrazione della sostenibilità nella governance aziendale passa anche attraverso la creazione di sistemi di monitoraggio, che permettano di valutare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi ESG e di apportare le necessarie correzioni al piano strategico. Questo impegno richiede, inoltre, l’integrazione di indicatori di natura non finanziaria nei piani di incentivazione del management, sia di breve che di lungo termine, al fine di orientare e motivare i dirigenti al perseguimento degli obiettivi prefissati.

Per assicurare che la sostenibilità non sia percepita come un’iniziativa isolata, ma venga incorporata come un pilastro dell’operatività aziendale, è fondamentale che i leader aziendali comunichino chiaramente l’importanza di queste iniziative a tutti i livelli dell’organizzazione, promuovendo un dialogo continuo che favorisca il coinvolgimento e la consapevolezza tra i dipendenti. Un approccio olistico, che valorizzi il contributo di ogni funzione aziendale, contribuirà a radicare la sostenibilità come valore distintivo e orientamento strategico dell’impresa.

Integrare la sostenibilità nella governance aziendale non è un processo immediato; richiede un impegno costante, una pianificazione rigorosa e una gestione attenta delle risorse e delle competenze. Tuttavia, l’adozione di queste pratiche consente al consiglio di amministrazione di trasformare la sostenibilità in un elemento cardine della strategia aziendale, offrendo benefici concreti per la società e l’ambiente e vantaggi strategici per l’impresa. Una transizione sostenibile attuata con serietà e determinazione può, infatti, aumentare la resilienza dell’impresa, ridurre i rischi e migliorare la competitività, consolidando al contempo una reputazione di azienda responsabile, virtuosa e orientata all’innovazione.

 

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