esenzione ticket sanitario

Esenzione ticket sanitario Esenzione ticket sanitario 2025: cos’è, tipologie, procedure per la domanda, perdita dell'esenzione, sanzioni e verifica

Cos’è il ticket sanitario

Prima di addentrarci nell’argomento dell’esenzione da ticket sanitario, occorre chiarire che il  ticket è una compartecipazione alla spesa sanitaria richiesta al cittadino per alcune prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), come visite specialistiche, diagnostica strumentale, esami di laboratorio e farmaci. In determinati casi, lo Stato riconosce l’esenzione totale o parziale da tale obbligo.

Cos’è l’esenzione dal ticket sanitario

L’esenzione dal ticket sanitario rappresenta un’importante misura di tutela per i cittadini che si trovano in condizioni economiche o sanitarie particolari. Consente di usufruire gratuitamente di visite specialistiche, esami diagnostici, prestazioni ambulatoriali e farmaci, nei limiti previsti dalla normativa vigente.

Nel 2025, le regole per ottenere l’esenzione sono state confermate con aggiornamenti agli importi dei limiti reddituali. Di seguito una guida completa per capire chi ha diritto all’esenzione, quali documenti servono e come fare domanda.

Tipologie di esenzione ticket sanitario

Le esenzioni si distinguono in due macro-categorie:

1. Esenzione per condizione economica (reddito e status sociale)

Queste esenzioni si basano sul reddito annuo del nucleo familiare fiscale e/o su particolari condizioni personali.

Nel 2025, le principali categorie sono:

Codice

Tipologia

Requisiti reddituali 2025

E01

Minori di 6 anni e over 65

Reddito familiare annuo ≤ € 36.151,98

E02

Disoccupati e familiari a carico

Reddito familiare annuo ≤ € 8.263,31 (aumentato a € 11.362,05 con coniuge, + € 516,46 per ogni figlio a carico)

E03

Titolari di assegno sociale

Nessun limite aggiuntivo oltre al trattamento

E04

Titolari di pensione minima over 60 e familiari a carico

Reddito complessivo ≤ soglia E02

NB: I limiti reddituali sono aggiornati ogni anno sulla base degli indici ISTAT.

2. Esenzione per motivi sanitari

Sono previste anche esenzioni legate allo stato di salute:

  • Per patologie croniche (es. diabete, ipertensione) – codice esenzione da 001 a 056.
  • Per malattie rare – codici specifici stabiliti dal Ministero della Salute;
  • Per invalidità civile, di guerra o per servizio – in base alla percentuale riconosciuta esenzione farmaci + prestazioni).
  • Gravidanza – prestazioni gratuite secondo i protocolli previsti.
  • Prevenzione (es. screening oncologici) – esami gratuiti secondo i piani regionali.

Come richiedere l’esenzione ticket nel 2025

La procedura da seguire per la richiesta di esenzione è diversa a seconda che l’agevolazione venga richiesta per reddito o per patologia.

Esenzione per reddito (E01, E02, E03, E04)

La procedura è automatizzata tramite l’Agenzia delle Entrate e il Sistema Tessera Sanitaria (STS). I soggetti aventi diritto risultano già inseriti negli elenchi regionali.

Come verificare o autocertificare:

  1. Accedere al sito del Sistema Tessera Sanitaria: sistemats1.sanita.finanze.it
  2. Inserire il codice fiscale e i dati richiesti.
  3. In caso di assenza nei dati pre-caricati, è possibile presentare un’autocertificazione presso:
    • l’ASL di competenza;
    • gli sportelli CUP (Centro Unico di Prenotazione);
    • i medici di medicina generale, abilitati ad aggiornare l’anagrafica esenzioni.

La dichiarazione ha validità annuale e deve essere rinnovata ogni anno entro il 31 marzo.

Esenzione per patologia o invalidità

In questo caso è necessaria la certificazione medica attestante la condizione:

  1. richiesta del certificato di esenzione presso la propria ASL;
  2. presentazione di documentazione sanitaria e verbale di invalidità (se applicabile);
  3. rilascio del codice di esenzione con registrazione sulla Tessera Sanitaria.

Chi può perdere l’esenzione

Secondo le disposizioni vigenti, l’esenzione decade automaticamente qualora vengano meno i requisiti reddituali, sanitari o anagrafici. Il cittadino ha l’obbligo di comunicare tempestivamente all’ASL eventuali variazioni. In caso contrario, può incorrere in sanzioni amministrative e nel recupero delle somme indebitamente non versate.

Cosa succede se si presenta una falsa autocertificazione?

La presentazione di una dichiarazione mendace costituisce reato ai sensi dell’art. 76 del d.P.R. 445/2000. Oltre alla revoca dell’esenzione e alla richiesta di rimborso delle prestazioni, è possibile l’apertura di un procedimento penale.

Come verificare l’esenzione sul proprio profilo sanitario

Ogni cittadino può controllare lo stato dell’esenzione registrato sulla Tessera Sanitaria:

  • tramite il proprio Fascicolo Sanitario Elettronico regionale;
  • chiedendo al proprio medico di famiglia o specialista;
  • presso gli sportelli ASL o CUP.

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TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio)

TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) Trattamento sanitario obbligatorio (TSO): cos'è, come funziona e quali sono i diritti della persona

Cos’è il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio)

Il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) è un intervento sanitario previsto dall’ordinamento italiano che può essere disposto in modo coercitivo nei confronti di una persona affetta da disturbi mentali, quando essa si rifiuta di sottoporsi volontariamente alle cure necessarie e ricorrono precise condizioni di pericolo per sé o per gli altri.

Trattasi di un misura eccezionale e residuale, finalizzata alla tutela della salute mentale del paziente e alla sicurezza pubblica, ma deve essere sempre esercitata nel pieno rispetto dei diritti costituzionali. La sua applicazione è vincolata a rigidi requisiti normativi e a un rigoroso controllo giudiziario, a garanzia dell’individuo.

La base normativa del TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) si trova nella legge n. 833/1978, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, e in particolare agli articoli 33, 34 e 35, che ne disciplinano la procedura, i presupposti e le garanzie.

Requisiti per il TSO: quando può essere disposto

Secondo l’art. 34 della legge 833/1978, il TSO può essere adottato esclusivamente quando:

  1. sussistono alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici;
  2. non è possibile attuare tempestivamente e adeguatamente interventi extraospedalieri;
  3. la persona rifiuta le cure necessarie.

Questi tre presupposti devono coesistere e vanno accertati da almeno due medici, di cui uno deve appartenere alla struttura sanitaria pubblica.

Chi può richiedere il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio)

La richiesta di TSO parte da un medico, che può essere anche un medico di base o del pronto soccorso, e deve essere convalidata da un secondo medico, appartenente a una struttura pubblica.

La proposta, accompagnata dal certificato medico, viene inviata al Sindaco, in qualità di autorità sanitaria locale, che può emettere ordinanza motivata di TSO. Successivamente, il provvedimento deve essere convalidato dal Giudice Tutelare entro 48 ore.

Come funziona il TSO: la procedura

  1. Accertamento sanitario: redazione della proposta da parte del medico, convalidata da un secondo sanitario pubblico.
  2. Emissione dell’ordinanza del Sindaco: deve indicare il tipo di trattamento e le sue modalità.
  3. Esecuzione del TSO: normalmente presso un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC).
  4. Convalida del Giudice Tutelare: entro 48 ore dalla comunicazione, il giudice convalida o meno il provvedimento.
  5. Durata: il TSO ha una durata iniziale massima di 7 giorni, prorogabile per ulteriori 7 giorni su proposta medica convalidata.

Tipi di TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio)

  • TSO in regime di ricovero: il più comune, comporta il trasferimento del paziente in un reparto psichiatrico ospedaliero.
  • TSO ambulatoriale (meno diffuso): può consistere in cure somministrate fuori dal contesto ospedaliero, sotto condizioni specifiche.

Diritti della persona sottoposta a TSO

La persona sottoposta a TSO conserva pienamente i propri diritti fondamentali, tra cui:

  • il diritto a essere informata sul trattamento e sui motivi dell’intervento.
  • il diritto alla tutela giurisdizionale, mediante ricorso.
  • il diritto alla riservatezza e al rispetto della dignità personale.
  • il diritto di comunicare con familiari e avvocati durante il trattamento.

Ricorso contro il TSO

L’interessato o chiunque vi abbia interesse può proporre ricorso al Giudice Tutelare contro la convalida del TSO. Il giudice è tenuto a decidere in tempi rapidi, garantendo il contraddittorio.

È possibile altresì proporre reclamo ex art. 737 c.p.c. o ricorso straordinario al Tribunale civile nei casi in cui emergano profili di violazione dei diritti fondamentali.

Conseguenze del TSO

Il TSO non comporta automaticamente limitazioni permanenti ai diritti civili o alla capacità giuridica, ma può essere valutato ai fini di:

  • provvedimenti di amministrazione di sostegno, interdizione o inabilitazione (oggi superati dalla figura dell’ADS);
  • decisioni in ambito lavorativo o previdenziale, con eventuale riconoscimento di invalidità;
  • limitazioni alla capacità di possesso e uso di armi, ai sensi del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS).

Normativa di riferimento

  • Legge 23 dicembre 1978, n. 833, artt. 33-35 – Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale.
  • Codice Civile, artt. 414 ss. (istituti di protezione come interdizione, inabilitazione e incapacità naturale).
  • Legge 180/1978 (cd. Legge Basaglia), abrogata ma integrata nella legge 833/1978.
  • Costituzione italiana, artt. 13 e 32 – Libertà personale e diritto alla salute.
  • Codice Deontologico Medico, in relazione all’obbligo di rispetto della volontà del paziente salvo i casi di TSO.

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